Rimborsi agli assessori, è caos su Fb
La delibera della Giunta comunale sul rimborso chilometrico agli assessori per il viaggio casa-lavoro ha scatenato non poche polemiche.
Così ecco la risposta a Marco Ruggeri dell’assessore Perullo che specifica, a fronte di quanto dichiarato dal candidato a sindaco del Pd sul fatto che la giunta del Partito Democratico non aveva mai previsto rimborsi, come sia necessario perché da quest’anno in carica ci sono assessori scelti per curriculum e quindi anche provenienti da fuori Livorno. Poi, nelle ultime ore, è sopraggiunta anche la nota, sempre affidata alle pagine facebook, dell’assessore regionale Simoncini che tira le orecchie al neo assessore allo Sport.
Ecco quanto ha scritto Perullo sulla sua bacheca
“Caro Marco Ruggeri, le giunte del PD non avevano previsti i rimborsi dei viaggi agli assessori semplicemente perché, essendo i criteri di scelta degli assessori esclusivamente su base locale – persone e funzionari di partito, scelti non per meriti curriculari ma per ristretta appartenenza a un gruppo territoriale – essi erano, di necessità, saldamente residenti in città. Questa giunta non è stata concepita su queste basi, com’è noto.
Nel mio caso personale: se io non prendessi i rimborsi treno o benzina (cercherò di venire spesso in treno, ma per lavorare come assessore serve la macchina, perché non ci sono orari né sabati o domeniche) mi resterebbero, pulite, circa 500 euro al mese. Infatti io prendo, al netto di IRPEF, circa 1200/1300 al mese (metà indennità, avendo ancora mantenuto alcuni impegni con l’Università in cui lavoro). Di rimborsi calcoliamo tra 400 e 600 euro al mese. Se ci mettiamo i pranzi e le cene fuori, a nostre spese e ovviamente NON rimborsati, si arriverebbe dunque a circa 500 euro puliti al mese. Per un servizio che non ha orari, sabati e domeniche, e che non prevede – giustamente – né contributi né vitalizi pensionistici, essendo un’indennità secca.
Credo che 1000/1100 euro puliti (togliendoci 100/200 euro al mese di pasti e altri circa 100 euro mensili che io, come tutta la giunta, donerò al Fondo Banca Etica, siano una cifra non esagerata.
Un caro saluto”
Ed ecco la risposta, a distanza di Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al credito e al lavoro della Regione Toscana
“Nel migliore dei casi solo la scarsa conoscenza della città che è chiamato ad amministrare può portare l’Assessore Perullo a dire che persone con un curriculum importante e significativo come quelli delle professoresse Colombini e Roncaglia, dell’avvocate Lessi e Bernardo, o di imprenditrici e professionisti come Majidi e Tredici,solo per stare agli ultimi anni, non avevano meriti curricolari od erano funzionari di partito. Non è bello rispondere a rilievi con frasi fatte e per di più non corrispondenti al vero. E lo dico con l’esperienza di un vecchio funzionario di partito”.
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