Raffineria Eni, resta in campo l’ipotesi vendita
di letizia
Il giorno dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, questa mattina il presidente della Provincia Alessandro Franchi, l’assessore al lavoro del Comune di Livorno Francesca Martini e il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci hanno incontrato la stampa per fornire maggiori dettagli sul confronto avuto riguardo alla delicata questione della Raffineria Eni di Stagno (clicca qui per i dettagli sul tavolo romano al ministero dello Sviluppo Economico). Come è stato anticipato nelle scorse ore sono state scongiurate le ipotesi di chiusura e di trasformazione in deposito, tuttavia rimane ancora in piedi, anche se al momento congelata, la possibilità da parte di Eni vendere lo stabilimento, a condizione di trovare un soggetto compratore che sia in grado di garantire sia un piano credibile sia lo stesso livello occupazionale. In caso di vendita l’azienda del cane a sei zampe, secondo quanto riferito ieri al Ministero dal manager di Eni Salvatore Sardo, garantirebbe la bonifica dell’area. La riunione di giovedì al Ministero si è conclusa con l’accordo di tutte le parti ad aprire tre tavoli di discussione già dai prossimi giorni: il primo, richiesto dai sindacati nazionali, sarà dedicato alla riorganizzazione del sistema della raffinazione anche alla luce dell’eccesso di offerta. Il secondo riguarderà più da vicino l’impianto di Livorno: il governo ha dato a Eni 30 giorni di tempo per spiegare quali sono le motivazioni per cui vorrebbero vendere la raffineria di Stagno e far conoscere di quali strumentazioni necessita il petrolchimico livornese per ammodernarsi. Il terzo tavolo infine si occuperà strettamente delle problematiche lavorative e della crisi occupazionale che sta vivendo oggi il territorio della provincia di Livorno. “Il presidente Rossi – ha affermato il presidente della Provincia Alessandro Franchi si è fatto interprete della volontà delle amministrazioni locali della costituzione del tavolo per poter arrivare ad un accordo di programma per far ripartire l’economia di questo territorio. È la prima volta che abbiamo verso al nostra città l’attenzione del governo: ieri avevamo qualche timore mentre andavamo a Roma, invece siamo tornati con in mano qualcosa di concreto e di positivo, anche se la situazione è ancora in divenire”. Questo relativo momento di calma secondo l’assessore comunale al lavoro Francesca Martini dovrà tuttavia essere produttivo: “Dovremo innanzitutto gestire e istruire l’accordo di programma che verrà fatto, pianificando azioni concrete e reali. Se Livorno sarà poi dichiarata area di crisi complessa dovremo individuare quei settori dove poter agire: uno di questi a nostro avviso è quello della logistica”. Lorenzo Bacci, il sindaco di Collesalvetti è fiducioso sul futuro della raffineria:” Ieri il viceministro De Vincenti ha spiegato che tra i temi più importanti inclusi nel semestre di presidenza italiana dell’Unione europea c’è quello della raffinazione. Da parte mia ritengo che si possa contare sui punti di forza della raffineria di Stagno, come la produzione di bitumi e oli combustibili che viene fatta solo qui, e su quelle del territorio: ritengo quindi di poter ipotizzare che Eni deciderà di rimanere”.
Riproduzione riservata ©