Province, via libera alla riorganizzazione
Polizia provinciale e politiche del lavoro seguiranno una strada a parte. In particolare, per il lavoro la Regione ha già deciso l’istituzione di un’agenzia regionale ad hoc, ma per ora la materia è congelata in attesa dei decreti del Jobs Act. Quanto al resto delle competenze delegate alle Province, la giunta regionale ha licenziato stamani la proposta di legge che le riorganizza. L’aveva annunciato la settimana scorsa il presidente della Regione Enrico Rossi e il cronoprogramma è stato rispettato. Ora l’esame del testo passa al Consiglio regionale. “La Regione sarà un po’ meno ente solo di programmazione, come è stato dalla fine degli anni Novanta in poi, e più ente di governo diretto dei territori” sottolinea Rossi.
“Nella riorganizzazione – aggiunge l’assessore alla presidenza e alle Riforme istituzionali, Vittorio Bugli – abbiamo puntato ad accorciare la burocrazia e alle economie di scala, per far prima e meglio, viste anche le minori risorse a disposizione. Quanto al personale, i dipendenti si sposteranno in Regione o nei Comuni insieme alle funzioni. Ma anche per questi lavoratori ricercheremo, come fatto per la Regione, una ottimizzazione, estendendo al personale delle Province la possibilità di andare in pensione con le regole precedenti alla riforma Fornero per i lavoratori che ne avranno i requisiti. Così come verranno sfruttate tutte le possibilità di mobilità verso altri enti”.
Con la riforma la Regione si riapproprierà nel 2015 delle funzioni provinciali in materia di agricoltura, anche quelle delegate a Unioni di Comuni, si occuperà di forestazione, caccia e pesca, orientamento e formazione professionale (compresa la formazione degli operatori turistici), avrà competenze in materia di rifiuti, difesa del suolo, tutela della qualità dell’aria e delle acqua, inquinamento acustico ed energia, osservatorio sociale e sulle autorizzazioni come Aia, Vas, Via e Aua. Quanto alle strade regionali, progettazione e realizzazione di opere strategiche saranno regionali mentre la manutenzione rimarrà alle Province. Il Genio Civile sarà presente nei territori e competente per progettazione, manutenzione e polizia idraulica. Ai Comuni andranno invece le competenze su turismo (salvo la raccolta di dati statistici), sport, albi regionali e interventi pubblici di forestazione che erano finora delle Province.
Una riorganizzazione a parte riguarderà la Città metropolitana fiorentina, che assorbirà le deleghe altrove passate alle amministrazioni comunali e si occuperà, se i Comuni lo decideranno, anche di urbanistica e piano strutturale, mobilità, viabilità e edilizia scolastica. A seguito del trasferimento del personale saranno costituiti in ogni Provincia uffici territoriali regionali.
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