Fumata nera per il nuovo presidente del Consiglio
di letizia
Si è conclusa con una fumata nera la prima votazione per eleggere il nuovo presidente del Consiglio comunale, dopo le dimissioni, lo scorso primo dicembre, della consigliera di Buongiorno Livorno Giovanna Cepparello. Dal Movimento 5 stelle era arrivata l’indicazione di votare scheda bianca, è stato Edoardo Marchetti, in apertura della seduta, a spiegare la linea della maggioranza: “Come gruppo stiamo ancora valutando – ha affermato il consigliere – la persona che dovrà ricoprire il ruolo: stiamo vagliando se andare avanti con la strada già tracciata all’inizio, quindi se proseguire affidando di nuovo la presidenza a un esponente dell’opposizione, oppure se ritenere più opportuno assegnare l’incarico a una persona del nostro gruppo”.
Il gruppo del Pd invece, pur capendo le motivazioni della maggioranza vista “ la necessità di fare un percorso serio e condiviso quando si deve scegliere una carica così importante”, ha voluto lo stesso esprimere, attraverso il capogruppo Pietro Caruso un nome: “Noi oggi non ce la sentiamo di votare scheda bianca e per questo, dato che crediamo che all’interno di questo Consiglio ci siano persone in grado di ricoprire il ruolo di presidente, voteremo per il nostro candidato, scelto nella persona di Cristina Bini”.
A parte i cinque voti del gruppo del Pd andati a Cristina Bini, il sindaco e i consiglieri delle altre forze politiche hanno scelto tutti di lasciare bianca la scheda (in tutto le ‘bianche’ sono state 24). A margine della seduta è ancora il capogruppo del Pd ad augurarsi che il prossimo consiglio dove all’ordine del giorno ci sarà la votazione del nuovo presidente sia fruttuoso: “Auspico che al più presto sia trovata la persona giusta da eleggere, altrimenti sarebbe molto grave nei confronti della cittadinanza. Perchè se non si riuscirà a designare in breve tempo colui o colei che avrà il compito di presiedere l’assemblea – ha concluso Caruso – significa che la situazione per questo Consiglio comunale è davvero grave”.
Anche nella prossima seduta, che probabilmente si svolgerà a gennaio, serviranno i due terzi dei voti dei consiglieri, se anche da quella votazione non uscirà il nome del nuovo presidente, nella seduta successiva si dovrà scegliere fra i due nomi che hanno ottenuto più voti in quella precedente.
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