“BuongiornoLivorno c’è”. Bruciati nuovo capogruppo
“Noi vogliamo essere qualcosa di diverso rispetto allo scontro tra i due blocchi costituiti da Pd e Movimento 5 stelle, vogliamo agire in modo diverso, a prescindere dalle bandierine”
di letizia
Dopo l’uscita, due settimane fa, di Andrea Raspanti e Giovanna Cepparello, ieri attraverso una conferenza stampa BuongiornoLivorno è voluto tornare a dire la sua. “Dopo il turbinio politico che ci ha coinvolto – ha affermato la presidente Silvia Giuntinelli – ci siamo stabilizzati e siamo tornati a concentrarci non più sulle dinamiche interne al nostro gruppo, quanto sui temi della città”. “Noi vogliamo essere qualcosa di diverso rispetto allo scontro tra i due blocchi costituiti da Pd e Movimento 5 stelle, vogliamo agire in modo diverso, a prescindere dalle bandierine”. “Con oggi vogliamo dimostrare che Buongiorno Livorno c’è – è il messaggio che viene dal capogruppo Marco Bruciati – continueremo a voler anteporre gli interessi del territorio a quelli di parte. Non è vero che se non metti i bastoni tra le ruote sei automaticamente per i Cinque stelle”.
L’idea, ripetono ancora da BuongiornoLivorno, rispetto a tre anni fa, quando è nata l’associazione, rimane la stessa: ovvero quella di essere un progetto di sinistra alternativo e “ancora oggi, come nel 2014, condividiamo il progetto insieme alle liste che formavano la coalizione che si è presentata alle amministrative”.
Il disegno di alternativa ai partiti tradizionali fa subito venire alla mente il percorso fatto a Napoli (e in parte anche quello di Sesto Fiorentino) da Luigi De Magistris che domenica scorsa è stato rieletto sindaco di Napoli e che gli esponenti di BuongiornoLivorno vorrebbero riuscire a portare a Livorno per la metà di settembre.
Ma quali sono gli atti che BuongiornoLivorno presenterà nel prossimo futuro in Consiglio comunale?
“A breve abbiamo in mente di proporre – ha spiegato Bruciati – atti e documenti che riguardano l’emergenza abitativa. La nostra volontà è quella di essere propositivi, senza portare avanti una politica del no. Il tutto ovviamente se ci sarà dato lo spazio di partecipazione necessario per poterlo fare”.
Aamps e ospedale sono stati due temi che, ancora una volta, hanno tenuto banco durante questa settimana: “Stiamo ancora attendendo di sapere quale sarà il piano di concordato giudiziario – ha detto il capogruppo – solo quando sarà presentato potremmo finalmente parlare di temi concreti come l’eventuale aumento della tariffa, la qualità del servizio e del recupero dei crediti, andando al di là di guerre politiche e di atteggiamenti talvolta strumentali”. Mentre sull’ospedale la presidente invita a fare fronte comune contro l’idea della Regione che nonostante il referendum e le elezioni di due anni fa, per la giunta di Rossi sia ancora in piedi l’idea dell’ospedale nuovo e la non volontà di farlo da parte dell’amministrazione rimane per Firenze una ferita aperta. Secondo il vicepresidente Stefano Romboli invece per andare oltre alla posizione dell’assessore alla sanità Stefania Saccardi è necessario pensare a una ‘terza via’ che prescinda dalla ristrutturazione di viale Alfieri o dalla costruzione del nuovo presidio a Montenero.
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