Accordo per Livorno. Pd: “Largo ai giovani”

di Jessica Bueno

732 milioni di investimenti che andranno a finanziare tre progetti finalizzati a far ripartire l’economia del territorio: il PD presenta l’Accordo di Programma per Livorno. Ecco cosa prevede il piano:

-650 milioni (250 stanziati dalla Regione, 200 dall’Autorità portuale di Livorno, 50 dalla presidenza del Consiglio e i restanti dai privati) serviranno per la realizzazione della Darsena Europa, l’infrastruttura mirata al miglioramento del porto cittadino;

-14 milioni di euro (9 a carico della Regione e 2,5 ciascuno dal Ministero dei trasporti e dalla Rete ferroviaria italiana) saranno destinati alla realizzazione di un ponte che passerà sopra la ferrovia Tirrenica, il quale permetterà un collegamento diretto tra le banchine del porto e il retroporto di Guasticce;

-25 milioni di euro (15 dalla Regione e 10 dal Ministero per lo sviluppo economico) sotto forma di facilitazioni (tra cui la disponibilità a praticare nel 2015 una riduzione dell’1,5% dell’importo dell’Irap) per le piccole e medie imprese che si insedieranno nell’area e una serie di finanziamenti diretti al progetto GiovanìSì, per cercare di migliorare l’autonomia economica dei giovani.

“Le elezioni regionali – afferma Lorenzo Bacci, segretario territoriale Pd Livorno – rivestiranno sul territorio livornese un’importanza maggiore. Tutti i livelli del nostro partito sono infatti impegnati su un’operazione che ha l’ambizione di voler far ripartire la città. Tutto questo nel solco di una continuità di azione riformatrice che il partito porta avanti a livello nazionale con Renzi e mettendo in campo misure che non sono rintracciabili negli ultimi 20 anni di politica. Abbiamo le idee chiare rispetto alle necessità del territorio. Il punto di forza è nel porto di Livorno: gli investimenti che sono stati previsti denotano che c’è una volontà di riprendersi in termini rapidi e certi. Stamani ero presente ad un’iniziativa dell’autorità portuale in cui sono state illustrate le prospettive di questi investimenti: non si limitano ad avere efficacia nel lungo periodo, ma nell’immediato. Vogliamo proiettare Livorno al centro della dimensione economica nazionale ed europea. Il progetto non prevede soltanto stanziamenti di denaro sulle infrastrutture portuali e retroportuali, sono comprese anche misure di accompagnamento per coloro che hanno perso il lavoro e una serie di incentivi per la reindustrializzazione del territorio”. “E’ chiaro – continua – che chi oggi amministra Livorno non fa altro che criticare a tempo perso chi c’era prima, si aspetta che la crisi possa perdurare e non si preoccupa minimamente dell’interesse della comunità. Questa mattina, all’incontro con l’autorità portuale, il primo cittadino ha demolito le prospettive di investimento. Noi non pensiamo che sia possibile andare avanti così. Come PD, mettendo al centro numeri, programmi e progetti, vogliamo dare un senso a tutti i cittadini. Se lo vogliamo, il territorio ripartirà”.
“Livorno – sostiene Dario Parrini, segretario territoriale PD – deve avere un posto centrale nelle preoccupazioni della classe dirigente. Crediamo che la crisi qui abbia colpito più che altrove, ma siamo convinti che ci siano margini di ripresa e ricrescita se facciamo scelte corrette. Una tra le decisioni più giuste è dare corpo agli impegni dell’Accordo di programma. Chi sputa su questo piatto supera un limite di incoscienza politica che non andrebbe oltrepassato nemmeno quando si fa del cinismo politico la propria unica idea. Il M5S si sta comportando così ovunque, sanno di poter trarre consenso solo dalla rabbia dovuta alla crisi: quando essa rientra però, c’è meno possibilità di raccogliere assensi”
“Non c’è una sola ragione – continua – per cui si debba rimanere contagiati dalla sfiducia dell’istituto Regione. Noi siamo guardati come un modello dall’esterno, grazie alla sobrietà della nostra politica. Sono spaventato dal rischio di un’eventuale ondata astensionistica. Sentiamo un senso di solitudine in questa campagna elettorale, non c’è nessuno sforzo nelle altre forze politiche di ideare proposte concrete e realizzabili. Per Livorno c’è tutta l’intenzione di farne la preoccupazione e la priorità numero uno della Toscana. Un’amministrazione che respinge gli investimenti è contro i cittadini”.

 

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