“Nogarin non sa governare”. Il Pd va all’attacco

Vista l’oscillazione della maggioranza in consiglio comunale, escono i nomi di papali nuovi sindaci (in vista di nuove elezioni): il Consigliere Regionale Francesco Gazzetti e il parlamentare Andrea Romano

di Annalisa Castagnoli

“L’intenzione era di esporre quella che doveva essere l’iniziativa politica del gruppo PD per il nuovo anno appena iniziato, ma è chiaro che siamo stati fortemente condizionati dalle dichiarazioni che il sindaco di Livorno Nogarin ha rilasciato. Considerazioni che lasciano trasparire una sensazione di disperazione, dal punto di vista dell’approccio politico, per la vicenda amministrativa della città”. Così ha aperto l’8 gennaio la conferenza stampa il segretario territoriale Lorenzo Bacci, nonché sindaco di Collesalvetti.
Il segretario si dice allibito dalle parole che Nogarin ha rivolto al gruppo PD, criticandolo di “non aprirsi al dialogo e di fare opposizione alla città”, nonostante lui sia ben disposto nei confronti di tutte le forze politiche. “Noi abbiamo sempre detto – sentenzia Bacci – fin da subito che il PD è una forza politica responsabile, che vuole il bene della città di Livorno e dei suoi cittadini e per questo siamo più che aperti al dialogo”. Continua poi citando alcuni esempi in merito ai quali “senza l’aiuto del PD non sarebbe stato possibile agire. Questioni che hanno avuto una risonanza positiva nell’interesse dei cittadini livornesi (e non del PD) che sono state possibili solo grazie al fatto che il partito democratico di Livorno ha votato positivamente in Consiglio Comunale”. E parla a proposito del piano regolatore portuale e della mancata realizzazione del Polo Tecnologico e incubatore di impresa di Livorno, specificando come fossero stati stanziati dalla Regione Toscana ben 5 milioni di euro per un progetto “espressamente voluto e rivendicato dal sindaco Nogarin e che guarda caso ad oggi manca ancora di un progetto – continua Bacci – quindi il PD il suo lo ha fatto, andando al tavolo e dialogando col M5S. Manca all’appello il ruolo del Comune di Livorno”.
Il segretario territoriale continua intervenendo sulla questione sanità, in particolare sulla proposta del nuovo ospedale: “Prendiamo atto che il progetto originario non si confà alla maggioranza del Comune, ma cerchiamo insieme una soluzione che deve essere individuata congiuntamente. Noi siamo fiduciosi sulle proposte”.
Poi ha parlato anche della questione rifiuti, questione che ha fatto il giro di tutti i quotidiani d’Italia negli ultimi mesi e che anche si è conclusa con il “ben servito” del presidente Aamps Iacomelli e del consigliere Di Gennaro: “La situazione è paradossale – afferma Bacci – considerando il ruolo di Aamps nella storia di questa città. Tutto per scelta di questa amministrazione. Tengo a sottolineare che il PD sta facendo di tutto per tenere comunque aperta la porta di Reti Ambiente ad Aamps, per tutte le centinaia di lavoratori”.
Lorenzo Bacci, in ultimo, lancia parole critiche nei confronti del sindaco Nogarin: “Non ha la capacità di amministrare Livorno. Qua si sta giocando una partita amministrativa e politica le cui conseguenze saranno pagate solo dai cittadini di Livorno, come da 18 mesi a questa parte”.

Ha concluso la conferenza il segretario comunale Pd, Federico Bellandi, aggiungendo come non ci sia affidabilità e credibilità da parte di questo sindaco: “Cambia continuamente idea, sfiduciando coloro a cui prima aveva riversato fiducia. Il problema non è quindi il PD che non gli dà fiducia. Il PD è preoccupato del fatto che Livorno sia senza una guida. Come abbiamo avuto modo di vedere anche ieri, in Consiglio Nogarin non ha più la completa fiducia, perde i pezzi della propria maggioranza. Il Pd fa responsabilmente la sua opposizione, cercando di favorire su tutti i livelli la città di Livorno”. Insomma, i segretari criticano come non ci sia una vera e propria bussola per la strategia politica del sindaco livornese.
“Il nostro sindaco ragiona in un modo tutto ideologico – aggiunge Bellandi – di conseguenza, tutto ciò che è governato in qualche modo da realtà che corrispondono al PD, non viene preso in considerazione da lui. Fa sorridere però il fatto che, dopo 18 mesi in cui si è fatto di tutto per rendere Livorno una sorta di Città-stato, si accusi il PD (che governa la Regione e lo Stato italiano) di non aver collaborato. È chiaramente il contrario. Abbiamo assistito in questi mesi ad iniziative propagandistiche (come i biglietti del bus gratis, la proposta di uno stadio nuovo, salvataggio di Aamps dichiarato alle tv nazionali e poi sfociato nel suo fallimento) ma sembra abbastanza palese che il nostro sindaco risponde a dei dettami di propaganda del M5S a livello nazionale (che vuol fare di Livorno la sua vetrina) quando nel frattempo la città va in malora e un’azienda rischia completamente il più tragico dei fallimenti”.
Vista l’oscillazione della maggioranza in consiglio comunale, i segretari pensano al futuro della città di Livorno. E dalla platea dei giornalisti presenti alla conferenza stampa non si esita a fare una domanda al riguardo dei possibili nomi per candidato sindaco alla prossime elezioni. Dall’altra parte del tavolo nessun nome e allora ci pensa una giornalista a farne due quello del consigliere regionale Francesco Gazzetti e del parlamentare Andrea Romano. Bacci e Bellandi si sono soltanto limitati a dire che “stanno facendo bene quello che stanno facendo adesso” ma che per il momento “l’argomento non è minimamente sul tavolo”.

 

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