Tex Willer e Dylan Dog. Sfida a colpi di “fumetto” Nogarin-Gazzetti

di gniccolini

“Il supplizio”. E’ questo il titolo dell’album di Tex, fumetto di cui il sindaco è un vero e proprio appassionato, che il primo cittadino ha pubblicato nella sua bacheca facebook con un commento quanto mai esplicativo: “Quanto vi brucia”. Il disegno sull’albo raffigura lo stesso protagonista del comics Tex Willer che domina un prigioniero inerme mentre dietro le spalle brucia una baracca.
La battaglia a colpi di fumetto si scatena a distanza con un Francesco Gazzetti, consigliere regionale del Partito Democratico che risponde con un altro grande classico dei fumetti italiani, Dylan Dog di Tiziano Sclavi. “I segni della fine” si intitola l’album pubblicato dal consigliere Pd. E il commento è sottile ma esplicativo: “Io ho sempre preferito Dylan Dog”.
E non manca la contro replica sulla stessa pagina di Gazzetti da parte di Filippo Nogarin. “Il povero Dylan Dog in fondo all’abisso rinchiuso in una vecchia cabina telefonica con indosso la camicia rossa. E in alto l’evidenza della scritta “RISTAMPA”. Niente di più azzeccato per chi ne fa il suo emblema. Sempre più ancorati al fondo. Non dispiace…”
L’ironia corre dunque sul web e a colpi di “nuvolette d’inchiostro”.
Nel frattempo è Nogarin che pubblica, poco prima di pranzo, un post su facebook dal titolo “Tanto Rumore per Nulla”.
Ecco il contenuto integrale di quanto scritto dal primo cittadino sulla polemica scatenata a seguito del “no” ricevuto dall’assessore al Bilancio Lemmetti.

Tanto rumore per nulla

“Se fossi un osservatore esterno pure io balzerei dalla poltrona di fronte al voto contrario di tutto un gruppo consiliare di maggioranza ad uno dei documenti importanti di una giunta comunale.
Se poi facessi parte delle opposizioni mi verrebbe naturale invocare le dimissioni: è il gioco delle parti.
Ma cos’è successo in sostanza? Il Comune di Livorno è sperimentatore della nuova contabilità per gli enti locali.
Questo significa che mentre in gran parte d’Italia nel corso del 2015 si approva il consuntivo 2014 e il preventivo 2015 (già in corso d’opera), comuni come Livorno hanno approvato il preventivo 2015 già a dicembre 2014.
Non solo: questo tipo di contabilità presuppone l’armonizzazione del bilancio comunale con quello delle partecipate.
E’ intervenuto ad un certo punto il decreto legislativo 78, divenuto pochi giorni fa legge, a disciplinare i cosiddetti crediti inesigibili. Nel caso di A.AM.P.S. sono stimati crediti inesigibili per circa 11 milioni su 26 complessivi prevedendo che questi vadano “ribaltati in bilancio” e quindi in tariffa.
Dal momento che una parte importante di questi 11 milioni probabilmente non lo sono davvero, viene fatto ogni sforzo possibile affinchè si evitino riflessi drammatici per le famiglie e le imprese.
Non armonizzare il bilancio del Comune con quello di A.AM.P.S. sarebbe significato votare un atto fittizio, sul quale si sarebbe dovuto tornare necessariamente stravolgendolo.
Il termine del 30 settembre per la presentazione del bilancio consuntivo e non necessariamente la sua approvazione. Questo infatti è uno degli obblighi al quale è tenuto il Comune di Livorno in quanto ente sperimentatore.
Ieri in Consiglio Comunale il bilancio è stato effettivamente presentato, ovviando a questa strana previsione normativa che, nel Paese delle Deroghe (PD), non prevede nessuna sanzione salvo la necessità di rispondere alla Corte dei Conti sul perché di questo empasse il voto negativo del gruppo consiliare del M5S era già arrivato in sede di Commisisone. Il voto negativo del gruppo di maggioranza non inficia quindi questo percorso”.

Filippo Nogarin

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