Nogarin attacca: “Il Pd puzza dalle municipalizzate”. Bellandi (Pd): “Paura di essere scaricato?”
Dal blog di Beppe Grillo ecco l’attacco del sindaco di Livorno al Partito Democratico. “Il Partito democratico ci accusa di doppia morale? Non c’è accusa più falsa e ridicola – scrive Nogarin sulla sua pagina facebook- L’unica nostra morale è la legalità: non abbiamo fatto sconti agli altri e non ne faremo a nessuno, nemmeno ai nostri. Prima di emettere ‘sentenze’, però, bisogna conoscere per bene le accuse che vengono mosse al nostro assessore. Per il momento le indagini sono in corso e dunque dobbiamo aspettarne gli sviluppi. Intanto, però, volgiamo mettere in fila i fatti che hanno determinato questa situazione”.
Ecco l’articolo del primo cittadino pubblicato sul blog di Beppe Grillo:
“A Livorno stiamo assistendo a una vera e propria farsa politico mediatica. Il partito democratico sta tentando di ribaltare la realtà addossando all’amministrazione 5 stelle le responsabilità delle condizioni in cui ha versato per anni Aamps, la municipalizzata dei rifiuti.
Non intendiamo prestarci a questo sporco gioco: non vogliamo fare noi da parafulmine per le loro responsabilità. E’ bene dunque giocare a carte scoperte e mettere in fila i fatti.
Quando ci siamo insediati abbiamo ereditato una situazione drammatica: l’azienda aveva 42 milioni di euro di debiti nel 2014 verso banche e fornitori e un buco da 21,4 milioni. Un buco determinato per 11 milioni da crediti Tia – la tassa sui rifiuti – mai riscossi dai vertici aziendali, senza che il socio unico, ovvero il Comune a guida Pd muovesse un dito per recuperarli.
La situazione era drammatica: un’azienda da 300 dipendenti rischiava di fallire da un giorno all’altro in una città che già detiene il poco invidiabile record di 30mila disoccupati e col rischio che divenisse una discarica a cielo aperto.
A quel punto abbiamo deciso di percorrere l’unica strada possibile, quella del concordato preventivo. Una scelta che ha giustamente portato la magistratura a aprire un’inchiesta sulla gestione di Aamps dal 2012 a oggi.
Nella lista degli indagati al momento ci sono 9 persone: ci sono 3 esponenti della passata giunta Pd, sindaco compreso, i vertici passati di Aamps, un manager chiamato per salvare la baracca già nel 2012, un componente del cda che abbiamo revocato e l’attuale assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti.
Io e Lemmetti abbiamo firmato il bilancio 2014 contro il parere dei revisori dei conti depurandolo di 11 milioni di crediti Tia mai riscossi. Non lo avessimo fatto l’azienda sarebbe fallita e 300 persone sarebbero finite in mezzo a una strada.
Abbiamo poi deciso di assumere 33 precari storici che erano rimasti appesi al ricatto occupazionale della vecchia politica. Senza queste persone non sarebbe stato possibile rilanciare l’azienda.
L’ultimo punto è la revoca del cda. Stavano rallentando le pratiche per accedere al concordato, ignorando di fatto le linee guida del socio unico, e cioè il Comune.
Ancora oggi non sappiamo a cosa sia legato l’avviso di garanzia per il nostro assessore, perché evidentemente ci sono ancora indagini in corso e non è quindi stato reso noto. A noi non serve che si arrivi al processo o alla condanna definitiva. Non facciamo sconti agli altri e non ne faremo neanche ai nostri. Ma questi dunque sono i fatti. La magistratura giudicherà sulla bontà delle nostre scelte. Abbiamo affrontato con coraggio una situazione drammatica creata da chi ci ha preceduto e stiamo cercando di portare fuori dalla polvere l’azienda dei rifiuti. La reazione politica del Pd è invece quella di un partito che vede sgretolarsi il suo sistema di potere e clientele che gli aveva permesso di occupare per decenni questa città. Un colpo di coda cui noi reagiremo come abbiamo sempre fatto: puntando su scelte coraggiose di buon governo nell’interesse dei livornesi. In questo momento abbiamo bisogno del sostegno di tutta la comunità 5 stelle, stateci vicini”.
Filippo Nogarin, sindaco di Livorno
La risposta del segretario Comunale del Partito Democratico Federico Bellandi: “Il Sindaco si agita sparando numeri a vanvera sulla situazione di Aamps nel tentativo di passare da possibile indagato ad eroe. Ma la realtà è un’ altra. Aamps aveva dei problemi che avrebbero trovato il proprio consolidamento portandola in reti ambiente con una politica aziendale accorta, ma invece si è scelto di isolare Livorno, piazzare manager con nessuna esperienza ma con la tessera 5 stelle in tasca ai vertici dell’azienda, rifiutare un percorso graduale di ricapitalizzazione. Risultato? L’Azienda in situazione pre-fallimentare, gestione caratteristica negativa, debito cresciuto. Sindaco perché invece che alla comunità 5 stelle non si rivolge ai cittadini livornesi come la sua carica esigerebbe? Ha forse paura che i suoi colleghi del movimento la scarichino? Per quanto riguarda gli avvisi di garanzia arrivati noi non siamo mai stati dei forcaioli, la magistratura farà il suo corso e ci dirà se siano stati commessi degli illeciti anche da parte degli ex amministratori del Pd. Ma ma visto come spesso fanno loro che ad ogni avviso di indagine recapitato ad ogni membro del Pd chiedono le dimissioni e tutti a casa non capisco questo silenzio che sta avvolgendo la questione anche da parte dei vertici romani del loro movimento. E in questo caso, se gli ex amministratori Pd non sono più nelle stanze dei bottoni, Lemmetti è ancora assessore al Bilanico e ha ancora le deleghe alle partecipati. E il fatto che Nogarin scriva dal blog di Grillo chiedendo ai sostenitori del 5 Stelle di non lasciarlo solo mi sembra tanto un modo di chiedere quel giustizialismo non si scarichi a questo giro su di lui e sulla sua amministrazione”.
La replica del consigliere comunale del Pd Alessio Ciampini – Non ho commentato tutte le interviste del Sindaco uscite in questi giorni. Oggi peró un pensiero mi viene spontaneo: che stia preparando il campo per qualcosa che lo riguarda? Sembrerebbe di si. Leggo molto nervosismo e tanto trasformismo rispetto alle posizioni sugli “indagati” avute fino a poche settimane fa. Nel frattempo vorrei ricordare, pacatamente, una pagina che ieri è passata in sordina ma che oggi torna attualissima. Per l’appunto, in data odierna, Nogarin cerca dal blog di Beppe Grillo di spostare i riflettori dalle vicende giudiziarie, ritornando a raccontare una storia di Aamps tutta intrisa di tinte fosche e melma, con lui, tutto impegnato in audaci imprese. Oggi, del resto, sono 500 anni esatti dalla pubblicazione dell’Orlando Furioso. E “le audaci imprese” lui canta. Ma ad esempio, parlando di 11 milioni di debiti del Pd, che non sono del Pd ma dei cittadini e delle aziende livornesi che non hanno pagato la Tia negli anni 2008-2012, si dimentica appunto la paginetta di ieri. In quella paginetta c’è scritto che nel solo anno domini 2015 mancano all’appello 9 milioni di Tari. Che dovremmo fare? Dire che in un anno il Movimento 5 Stelle ha fatto debiti per 9 milioni? Com’è facile mescolare i piani eh? Torniamo seri. La responsabilità penale è personale, non ha niente a che vedere con fango, pesci o audaci imprese e alcuni problemi vanno affrontati con serietà, non banalizzati a fini propagandistici. I crediti inesigibili, l’evasione e la riscossione sono problemi seri.
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