Maria Gloria Giani chiude la campagna con gli imprenditori Cna
La campagna elettorale a Livorno registra gli ultimi appuntamenti prima del silenzio stampa di sabato e del voto di domenica 31 maggio. Maria Gloria Giani è un’imprenditrice che da 30 anni opera nel porto di Livorno con la storica azienda di famiglia, candidata indipendente nelle liste del PD voluta dal Segretario Lorenzo Bacci come espressione di quella società civile che può rinnovare la politica e la rappresentanza nelle istituzioni.
“Questa breve campagna elettorale è stata per me un’esperienza nuova, ricca di incontri che mi hanno fatto incontrare eccellenze imprenditoriali poco conosciute e, soprattutto, la tenacia di uomini e donne che hanno affrontato la crisi senza mollare e continuano a credere nella ripresa”, sottolinea Maria Gloria Giani.
Dopo le categorie che operano in porto (spedizionieri, agenti marittimi, terminalisti, imprese nautiche), dopo le imprese della zona industriale, dopo gli agricoltori ed i commercianti, stamattina, 28 maggio, Maria Gloria Giani ha chiuso la sua campagna elettorale con alcuni imprenditori artigiani della CNA di Livorno.
Gli imprenditori hanno sottolineato che l’Italia è il primo Paese europeo per numero di occupati nel settore manifatturiero in micro e piccole imprese (MPI) fino a 20 addetti, con oltre 1.500.000 addetti, più che in Germania ed in Francia.
Molte imprese artigiane operano in porto o per il porto, non solo nella logistica, ed hanno apprezzato la posizione assunta dalla Giani a sostegno del rilancio e dello sviluppo del Porto di Livorno, il cui andamento determina lo stato di salute dell’intera economia livornese.
“Ho ascoltato e condiviso, come imprenditrice, l’orgoglio di non arrendersi alla crisi, di investire la propria vita e il proprio saper fare, nonostante tutte le difficoltà”.
Gli imprenditori artigiani chiedono che Livorno non diventi marginale, ma segnalano anche i problemi della viabilità che si trasformano in costi e danni, della burocrazia che rallenta ogni progetto, dell’accesso al credito che, nonostante i consorzi di garanzia, ha soffocato le microimprese.
“Ho sentito battere il cuore imprenditoriale della mia città e della mia comunità, persone che parlano la mia stessa lingua. In Consiglio Regionale voglio portare la voce delle imprese che creano reddito e occupazione a Livorno”, conclude Maria Gloria Giani, ricordando che la legge regionale prevede per la prima volta la doppia preferenza di genere.
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