M5S: “Sì, hanno ancora fiducia in noi”
di letizia
“A distanza di un anno non ci siamo pentiti di aver vinto, ci stiamo facendo carico di responsabilità delle azioni compiute dalle amministrazioni che ci hanno preceduto e anche del governo Renzi”. Così ha risposto il 21 luglio la vicesindaco, Stella Sorgente, alla domanda di Gianni Barbacetto, durante il dibattito organizzato dal Fatto Quotidiano alla Fortezza Vecchia, che le chiedeva se dopo questi primi dodici mesi di governo si fossero ricreduti sul risultato uscito dalle urne nel maggio 2014. “A livello nazionale – ha proseguito la vicesindaco – siamo dopo Parma un esperimento politico. Stiamo amministrando nel segno della discontinuità: il primo atto di grande coraggio che abbiamo avuto è quello di dare all’opposizione il ruolo di presidente del consiglio comunale, cosa che a Parma invece non è successa”.
E dopo un anno, è stata ancora la domanda di Barbacetto, credete che i cittadini ripongano in voi la stessa fiducia? “Ritengo che in buona parte i cittadini – ha detto ancora Sorgente – siano ancora fiduciosi nel mandato che ci hanno affidato, basti vedere il risultato ottenuto alle elezioni regionali, dove è però anche da non sottovalutare l’ampio astensionismo”. Poi una stoccata nei confronti di Stato e Regione: “Oggi noi ci troviamo con le casse comunali in difficoltà: ciò si deve al fatto che dallo Stato aspettiamo di ricevere, dal fondo di solidarietà, 17 milioni, mentre dalla Regione ne attendiamo 20. Si tratta, questa, di una questione inedita, dal momento che l’anno scorso, in questo periodo, il Comune aveva già ricevuto parte dei fondi”.
La vittoria del Movimento 5 stelle di contro segnò la sconfitta del Partito Democratico, che in questi ultimi mesi è stato contraddistinto, non solo a livello locale, da vari cambiamenti. Uno dei quali è sicuramente l’uscita dal partito del deputato Stefano Fassina, oggi passato al gruppo misto e presente all’incontro del Fatto, il quale però ha rivelato di stare lavorando a un progetto politico “che auspico si possa concretizzare entro la fine dell’anno. Nel Pd sono dell’idea che stiamo assistendo all’abbandono. Ne sono un esempio le ultime elezioni regionali e anche quelle in Emilia Romagna, di una parte significativa di coloro che prima credevano nel partito. L’obiettivo ora è la costruzione di un soggetto nuovo creato non col solo intento di entrare in Parlamento e di fare gruppetto di testimonianza, ma che sia in grado di dare risposte radicalmente alternative al Pd di Matteo Renzi e a ciò che il Governo ha fatto in questo ultimo anno. Questa è l’intenzione, dovranno poi essere gli elettori a farci capire se andremo nella direzione giusta”. Secondo il senatore Andrea Marcucci la disaffezione alle urne “parte da lontano, tuttavia gli ultimi dati sull’affluenza dimostrano che i cittadini non trovano tra i partiti oggi esistenti chi li rappresenti davvero”. Nonostante ciò il senatore Pd rivendica quanto fatto dalla sua parte politica e dal governo Renzi:” Noi vogliamo che il paese funzioni e per consentire che ciò accada abbiamo scelto di cambiare la legge elettorale e avviare la riforma costituzionale, senza dimenticare i cambiamenti intrapresi per rivedere il mercato del lavoro e la pubblica amministrazione”.
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