L’on. Meloni in città per sostenere Amadio

di Roberto Olivato

La campagna elettorale in tutta Italia è ormai nel suo pieno svolgimento ed anche Livorno vede quotidiane presenze di leader politici, dall’arrivo di Vendola per il Sel, mercoledì 30 aprile al Lem, e l’annunciata presenza sabato 3 per il Pd della giovane ministra per le Riforme Costituzionali e rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, venerdì pomeriggio 2 maggio all’Hotel Palazzo è stata la volta dell’on. Giorgia Meloni, segretaria nazionale di Fratelli d’Italia e candidata alle europee, a sostegno della candidatura a sindaco di Marcella Amadio della quale ha ricordato l’esperienza politica, la coerenza e la determinazione: “Grazie all’impegno ed al coraggio di Marcella Amadio, Fratelli d’Italia sarà presente a Livorno in un’alleanza programmatica con Udc e Lega”.
Nel ringraziare, l’Amadio ha ricordato come in vent’anni da quando è consigliere comunale, abbia ricevuto richieste d’aiuto anche da parte di persone di sinistra che “pur dichiarandomi di non votare per il mio partito, mi chiedevano aiuto perché fra tutti i politici locali si fidavano solo di me ed inconsapevolmente mi gratificavano più che se fossero stati miei elettori”.
Dopo aver presentato il programma stilato con gli alleati Udc presente il segretario comunale Renato Luparini e Lega segretario regionale Manfredi Potenti, l’Amadio ha ricordato: “Un consigliere comunale, come un qualsiasi altro politico, deve essere al servizio di tutti i cittadini, cosa impossibile per Diop Mbaye candidato nelle liste del Pd, che ha detto che se eletto difenderà gli interessi della sua comunità senegalese. Questo signore non ha capito, o i compagni del Pd non gli hanno spiegato, che se vieni eletto consigliere comunale o sindaco, devi rappresentare gli interessi di tutti i livornesi e non solo quello dei tuoi concittadini, perché questo sì che è razzismo!’’.
La Meloni ha chiesto il voto per permettere a Fratelli d’Italia di entrare in Europa: “Bisogna far valere i nostri di diritti per troppi anni germanizzati, grazie alla complicità di Monti, Letta e Renzi oggi. Un Renzi –ha proseguito la Meloni – che è bravo solo a promettere per poi realizzare opere incompiute, come la cancellazione delle province, la legge elettorale, l’annullamento del Senato e tanti altri annunci pubblicitari che rimarranno lettera morta, proprio perché, anche se simpatico, il buon Renzi consapevolmente, sa che deve rispondere ad interessi più grandi di lui, pertanto le sue proposte sono nella stragrande maggioranza dei casi, solo degli inutili spot . Annunci che non riescono a dare spessore politico all’Italia, come si vede nella vicenda dei nostri due Marò che da due anni sono in balia dei capricci indiani, senza che il nostro Paese muova un dito . Tutto ciò è inaccettabile, come inaccettabile è la costrizione a sottostare ad un sistema economico per noi penalizzante a vantaggio della Germania cui siamo sottoposti da Merkel e soci e contro il quale Monti prima, Letta poi ed oggi Renzi in un clima di piena sudditanza, non hanno avuto il coraggio di opporsi. Noi vogliamo dire basta!”.

 

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