Lavoro, servizi e quartieri. Cannito presenta il programma e apre alle alleanze

di ARABEL PADOVAN

E’ iniziata con la presentazione del programma di Cittá Diversa, che propone Marco Cannito come sindaco, la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative comunali di maggio. Città Diversa è una lista civica “non è un’unione estemporanea tra persone, cittadini o politici, che si riuniscono in prossimità delle elezioni – ha sottolineato Giuseppe Ranucci presentando, il candidato a sindaco Cannito – come accade spesso in prossimità delle elezioni comunali. Città diversa, in questi anni ha costruito il suo percorso politico ed amministrativo sul territorio, praticando la partecipazione attiva dei cittadini, come una misura e uno strumento dell’impegno quotidiano e istituzionale. Città diversa, mai è stata, un circo elettorale costruito attorno alla figura di un leader, ma ha lavorato dando ascolto ai cittadini, per realizzare quel decentramento amministrativo, purtroppo spesso in questi anni mortificato anche in consiglio comunale dalla logica delle maggioranze autosufficienti”.
“Per questo – continua Ranucci –  si propone Marco Cannito come sindaco, per il suo valore aggiunto, rappresentato da esperienza, abnegazione e responsabilità politica. Marco Cannito è per noi la speranza che questa città possa cambiare, che Livorno si possa svegliare dal torpore degli ultimi anni, si risollevi dalla sua decadenza e che finalmente ritorni a sognare”.
Un programma quello di Città diversa, costruito sulle istanze emerse dal contatto diretto con i cittadini, con dei punti programmatici precisi e puntuali, ma che nei prossimi sessanta giorni sarà in progress, cioè aperto ad accogliere ulteriori contributi da parte della cittadinanza. Alberto Pacini, segretario di Città diversa, ha sottolineato il lavoro svolto, in questi cinque anni, da Cannito in sede di consiglio comunale all’opposizione, lavoro che ha portato a delibere consiliari come quella “Rifiuti Zero” o quella che ha introdotto la trasmissione in streaming delle sedute del Consiglio.
“Un’iniziativa quest’ultima – ha sottolineato Cannito stesso – osteggiata inizialmente da chi oggi se ne prende i meriti”. “Città diversa è una lista, caratterizzata dalle diversità e dalla competenza, che vuole ascoltare i cittadini, in una realtà, in cui troppo spesso si è dibattuto per interposta persona. Ma democrazia – dice Cannito – è partecipazione e potere ai cittadini, nelle varie forme, per questo la loro opinione diventa fondamentale. Questa città è stata maltrattata per troppo tempo, non solo dal suo sindaco (a cui ora si vogliono addossare tutte le colpe), un sindaco non è mai solo.”
Il riferimento agli errori delle giunte degli ultimi anni, ai rimpasti è stato esplicito nel corso di tutta la conferenza stampa svoltasi all’Hotel Gran Duca. “Abbiamo raccolto la sfida delle nuove competenze, diverse persone, giovani e meno giovani, sono al mio fianco – ha continuato Cannito – cittadini competenti già pronti ad assumere incarichi amministrativi, il cui impegno propositivo non è sorto, come spesso accade, in occasione delle elezioni, ma mi ha affiancato in sede di consiglio all’opposizione. Tante cose non avrei potuto fare e dire, se non fossi stato supportato da loro”.
Quella che è emersa dal discorso di Cannito è la necessità di un cambiamento radicale per Livorno. Un cambiamento che parta, non da grandi opere o proposte asettiche e visionarie (che poco hanno a che fare con il concreto e con le necessità imminenti) ma bensì dai reali bisogni della città. Il discorso del candidato sindaco, ha fatto riferimento al nuovo centro commerciale, ai nuovi centri residenziali (vedasi Salviano 2), al nuovo ospedale. ”Tutti progetti le cui ragioni erano speculative e non hanno tenuto in considerazione le necessità della città e dei cittadini” collegati, come emerso dall’intervento dell’Architetto Simona Corradini, ad una nota dolente per il comune, quella del problema urbanistico.
In questi anni sono state trascurate le reali necessità dei singoli quartieri, facendo una programmazione urbanistica e un piano strutturale che pensa troppo in generale. “Un programma concreto e realizzabile dovrebbe partire dalle singole realtà dei quartieri, un piano di manutenzione straordinaria dalla città esistente (non del nuovo) tenendo in considerazione le istanze dei cittadini anche attraverso le consultazioni, per rintracciare le priorità. Così come Città diversa sta facendo per il quartiere Venezia, con un sondaggio on-line” ha spiegato la Corradini. Sempre in riferimento al progetto del nuovo ospedale a Montenero, Cannito ha sottolineato che se dovesse vincere le elezioni, questo non si realizzerebbe, sarebbe sicuramente più pratico, sia in termini economici che strutturali, fare riferimento alla struttura già esistente e alle zone immediatamente limitrofe a questa. Per Cannito “Un sindaco deve esserlo a tempo pieno, nella città e per la città, aperto all’ascolto e al confronto” come è emerso dalla stessa conferenza stampa, che all’atto dell’intervento della stampa, si è trasformata in una tavola rotonda, aperta al confronto non solo con i giornalisti, ma anche con gli altri intervenuti.

Le tre esigenze prioritarie di Livorno, in questo momento declinate in tre parole che riassumono il programma di Cannito sono: “Lavoro, servizi e quartieri”.

Riproduzione riservata ©