Un anno di lavori socialmente utili, 66 posti

I percorsi di assunzione avranno inizio tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016

di letizia

Saranno complessivamente 66 i posti messi a disposizione per i lavori di pubblica utilità, della durata di dodici mesi da dividere in due parti, i cui progetti sono stati presentati attraverso una conferenza stampa. L’ente capofila è il Comune di Livorno, in collaborazione con la Provincia (che ha seguito la parte organizzativa e si occuperà della selezione dei soggetti che saranno assunti per sei mesi), Comune di Collesalvetti, Comune di Rosignano Marittimo, Casalp e Consorzio di bonifica Toscana costa. Rispettivamente saranno 28 i lavoratori impegnati per un anno (da dividere in due tranche – per un impegno totale di 20 ore settimanali) nel nostro comune, 8 in quello di Collesalvetti, 10 in quello di Rosignano Marittimo e infine 4 in Casalp e 16 nel Consorzio di bonifica.
I progetti: Nella nostra città dieci lavoratori scelti per il Comune si occuperanno della pulizia e della manutenzione straordinaria dei parchi, dieci provvederanno al riordino straordinario di archivi e al completamento del lavoro di digitalizzazione delle pratiche edilizie. Sei invece effettueranno il riordino straordinario degli archivi per il completamento del fascicolo dedicato ai fabbricati, due infine saranno impiegati nell’Ufficio abusivismo per il recupero dei lavori arretrati di carattere tecnico o amministrativo. I quattro lavoratori selezionati per Casalp si occuperanno anch’essi nel riordino degli archivi, nel recupero delle operazioni amministrativi rimasti in arretrato. Le sedici persone che saranno scelte per lavorare al Consorzio di bonifica saranno chiamati a effettuare la manutenzione straordinaria delle vie d’acqua naturali e artificiali. Nel comune di Rosignano i dieci lavoratori selezionati si occuperanno, anche in questo caso, del mantenimento straordinario per la sistemazione degli edifici scolastici e l’allestimento degli immobili comunali. Anche per quanto riguarda gli otto lavoratori che saranno temporaneamente assunti a Collesalvetti provvederanno alla manutenzione dei parchi, all’assetto degli edifici comunali e scolastici e alla messa a punto degli archivi. Per potersi candidare è necessario avere concluso il ciclo della scuola dell’obbligo, essere iscritti al centro per l’impiego ed essere disoccupati o inoccupati. Volendo garantire una rotazione nelle assunzioni, nei bandi sarà previsto che nel secondo semestre non potranno esssere nuovamente coinvolti i lavoratori che hanno prestato la loro attività nel primo. È da precisare inoltre che gli enti, per l’assunzione, intendono attingere a entrambe le tipologie di destinatari, inoccupati e disoccupati, al 50%.
I tempi: Presentati i progetti, ora si deve attendere l’approvazione da parte della Regione che ha tempo fino al 29 novembre per farlo. È perciò presumibile che i percorsi di assunzione possano avere inizio tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. “L’auspicio è che la Regione prosegua in questo percorso per attivare occasioni di occupazione – ha affermato l’assessore con delega al lavoro Francesca Martini – mi auguro però che in futuro possa apportare procedure e meccanismi che coinvolgano anche e soprattutto soggetti privati”. Tuttavia Martini non ha nascosto un certo rammarico per la mancanza di un partenariato con l’Autorità Portuale, tra i firmatari dell’accordo di programma: “Proprio sul tavolo regionale di presentazione del bando per i lavori di pubblica utilità ai sindacati e alle associazioni di categoria avevo proposto a. Gallanti di attivare percorsi in ambito portuale, direi che non sarebbe stato difficile per la Port Authority individuare lavori di straordinaria amministrazione o di recupero oppure di pulizia straordinaria. Pensiamo alla Fortezza vecchia o a progetti per i turisti e i passeggeri – ha aggiunto l’assessore – percorsi del genere potevano essere attivati anche tramite le controllate dell’Autorità, al momento la Porto 2000, ma anche l’Agenzia per il Lavoro Portuale. Credo che un progetto della Port Authority avrebbe avuto sicuramente un significato importante nell’ambito delle azioni messe in campo per Livorno come area di crisi complessa. Le misure previste infatti riguardano soprattutto il porto, presto saranno pronti i bandi, ed è in ambito portuale che devono trovare ricollocazione i lavoratori disoccupati. Spero quindi che ci sia presto una nuova occasione per aprire anche il mondo del porto ai disoccupati”

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