Il renziano Bacci analizza la vittoria e si ricandida sindaco di Colle

di NICOLO’ RAGUSA

E’ un esperienza che continua quella del PD – dice Lorenzo Bacci, sindaco di Colle  e capolista di “l’Italia cambia verso Matteo Renzi” – con la candidatura di Matteo Renzi per la segreteria nazionale ci aspettavamo un buon risultato da parte sua, mai avremmo pensato a tanto. Con questo risultato Renzi ci ha portato a festeggiare nei vari Comuni e nelle varie realtà provinciali.  Domenica a mente calda ho usato un termine, che confermo adesso a mente fredda: è stato un risultato eclatante. Ma non sono solo le parole a rendere grandioso il successo di Matteo Renzi, ci pensano anche i numeri a confermare quanto detto”.
A parlare è un entusiasta Lorenzo Bacci, il giovane sindaco di Collesalvetti, che davanti a un’aula gremita e soddisfatta per la vittoria del primo cittadino di Firenze annuncia che si ricandiderà sindaco del paese smentendo quindi ogni tipo di ipotesi sul suo futuro all’interno di palazzo civico qui in città al posto di Cosimi.
Poi risponde alle domande sulla vittoria del “suo” candidato alle primarie.

E’ stata la scelta giusta?
“Stando al risultato numerico, non si può certo dire il contrario, oltre a questo si è sentita davvero la voglia di cambiamento, una sorta di rivoluzione interna che fa pensare positivo! Se si pensa bene Renzi a volte sembra la contraddizione del PD, invece è solo un nuovo modo di vedere le cose, bisogna cambiare vedute, Renzi è figlio di una nuova generazione che vuole vedere lontano”.

Cosa gli ha portato la vittoria?
“Sicuramente il suo carisma e la sua voglia di stravolgere hanno fatto da padrona. E’ stato bello e quasi emozionante sentire persone più anziane che incitavano a votare Matteo Renzi, quasi come forma di protezione per i giovani”.

Quali prospettive ci sono?
“La prospettiva che non mancherà sicuramente è quella di ridare credibilità ad un partito che negli ultimi tempi non aveva le idee chiare e sembrava quasi andare in balia delle onde. La novità che è stata portata dal nuovo segretario del PD sta proprio nella segreteria, composta da sette donne e cinque uomini, tutti sotto i cinquant’anni, anche questa è una prospettiva molto positiva, una segreteria giovane con nuove idee da portare avanti”.

 

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