Idv: il nostro decalogo per una alleanza

Anche l’Italia dei Valori si prepara alle prossime elezioni amministrative, e ieri (10 gennaio), attraverso una conferenza stampa, ha presentato le prime dieci proposte, frutto anche del lavoro compiuto in questi mesi che faranno da cardine al futuro programma elettorale. “Per il confronto con le altre forze politiche, parte da questo documento, – ha detto Andrea Romano, coordinatore provinciale Idv- finora ci siamo disinteressati della discussione sulle primarie, stasera tuttavia parteciperemo all’incontro con Pd, Sel, Federazione della sinistra, Centro democratico e Partito socialista, per decidere le regole delle consultazioni per la scelta del candidato sindaco. Prima di arrivare a un nome, per noi è necessario avere un confronto sulle idee”.
Sono dieci temi, quelli scelti dall’Italia dei Valori, sui quali discutere, otto dei quali girano intorno alla questione del lavoro, che come ha ricordato Romano “l’occupazione è il primo problema della città, e come tale, ha bisogno dell’attenzione principale”. Tra le proposte che l’Italia dei Valori avanza, c’è quella di unificazione delle aziende ospedaliere di Livorno e Pisa, in modo da far nascere un’unica azienda ospedaliero-universitaria tra Pisa e Livorno, distribuendo equamente sul territorio reparti e servizi e, investendo i risparmi che ne deriverebbero sulla sanità territoriale. Per promuovere questo progetto, L’Italia dei Valori sta facendo una raccolta firme, al momento sono state raccolte circa un migliaio di adesioni, che andrà avanti fino alla fine della campagna elettorale. E sul nuovo ospedale? L’Italia dei Valori non ha mai avuto posizioni contrarie, a patto però che il nuovo presidio ospedaliero non diventi una “succursale” di quello pisano.

SANITA’: promuovere la nascita di un’unica azienda ospedaliero-universitaria tra Pisa e Livorno, distribuendo equamente sul territorio reparti e servizi ed investendo i conseguenti risparmi sulla sanità territoriale; limitare i subappalti;

RIFIUTI: estensione della raccolta differenziata porta-a-porta in tutta la Città entro due anni; applicazione della strategia Rifiuti-zero con progressiva diminuzione della tariffa e dello smaltimento in discarica e nell’inceneritore; distretto del riciclo che crei aziende e lavoro;

MOBILITA’: potenziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico attraverso bandi europei, per finanziare una tramvia urbana, corsie preferenziali e aree pedonali;

ACQUA: gestione pubblica dell’ASA con regole di efficienza e trasparenza, puntando alla diminuzione della tariffa ed alla vendita di acqua industriale a tariffe agevolate per le imprese portuali;

ENERGIA: creazione di un distretto delle energie rinnovabili a partire da una centrale eolica troposferica, per alimentare abitazioni, industrie e banchine portuali; chiusura degli impianti inquinanti;

TRASPARENZA: trasmissione su internet delle sedute della Giunta comunale; sostituzione periodica dei dirigenti comunali; commissione indipendente di cittadini esperti sorteggiati, per la verifica e il controllo dei lavori pubblici, a partire dalla manutenzione stradale;

SICUREZZA: ripristinare la figura del vigile di quartiere; potenziare l’impegno civico delle associazioni di volontariato e la promozione del controllo di vicinato; più videosorveglianza e illuminazione stradale;

COMMERCIO: sostegno al commercio di quartiere ed ai mercati rionali; bloccare l’apertura di nuovi iper o supermercati; realizzazione di progetti che dirottino parte del flusso turistico portuale all’interno della città; progetti partecipati di decoro e riqualificazione urbana;

TURISMO E CULTURA: apertura permanente delle fortezze e riqualificazione del patrimonio culturale con bandi UE, promozione turistica (musicale, sportiva, ambientalista, culturale, eno-gastronomica), coordinata in un unico organo territoriale in sinergia con gli operatori turistici;

URBANISTICA: incentivare le ristrutturazioni edilizie, l’agricoltura urbana e sociale, l’agriturismo sulle colline, il recupero partecipato di aree inutilizzate anche ai fini abitativi; vietare il consumo di territorio.

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