Giannini lancia la sua candidatura al Bar Civili

Il professore Lamberto Giannini lancia la sua campagna elettorale giovedì 7 maggio alle 17.30 dal giardino del Bar Civili, in via del Vigna. Giannini sarà capolista del collegio provinciale di Livorno per la lista Sì- Toscana a Sinistra per le elezioni regionali in programma il 31 maggio. A presentare questa candidatura ci penserà Luca Stellati. L’invito è esteso a tutti coloro i quali vorranno partecipare con tanto di “microfono libero”, per porre domande o per sostenere il professore in questa sua avventura elettorale regionale.
Stellati: “Ecco perché presento Giannini” –  Sono stato davvero indeciso se riprendere la parola in questa campagna elettorale, dopo che avevo espresso, su Pisorno, le mie preoccupazioni preliminari.

Diciamo che Sì-Toscana a sinistra è un logo elettorale, ha il pregio di essere una soluzione unitaria contingente, non è certo il punto d’arrivo di un percorso di ricostruzione, di una sinistra quanto mai necessaria.

Di questo logo elettorale mi piace soprattutto lo sfondo, le tante sfumature del rosso, dall’arancio al fucsia: uno sfondo inclusivo di un’idea di libertà, di una sinistra antiliberista, plurale, sessuata e democratica.

Ma principalmente è la mia formazione culturale che a fronte della drammatica realtà che viviamo, dello sfascio morale e politico di tutto ciò in cui ho creduto e continuo a credere, a costringermi a non restare estraneo ed arroccato alle mie riserve.

C’è la dura realtà dei numeri, che l’Istat ha rivelato l’altra settimana, numeri che svelano l’inganno del Jobs Act, l’occupazione è in calo nel nostro paese, una realtà nascosta finora da un’informazione quanto mai allineata e governativa, come neanche accadeva nel ventennio di Berlusconi. Le aziende licenziano i lavoratori e poi, bontà loro, ne riassumono una parte col nuovo contratto, senza pagare i contributi.

Una realtà che qui a Livorno conosciamo fin troppo bene, abbiamo e continuiamo ad assistere alla desertificazione industriale, i rari episodi di rinascita, ad esempio Lucchini, restano di incerta soluzione come pure le vicende della portualità. I beni comuni come acqua, scuola, sanità e trasporto pubblico, sono sotto assedio della speculazione nei processi di privatizzazione.

Basta girare per la città e osservare le saracinesche abbassate, i tanti negozi che hanno chiuso i battenti, segno di una disponibilità al consumo fortemente ridotta, e come potremmo meravigliarci se all’appello mancano oltre 20.000 posti di lavoro e relativi stipendi!

Occorre fare qualcosa per invertire la tendenza e uscire dalla rassegnazione, certo che un ventennio di queste politiche non ha raso al suolo solo l’economia di quelle famiglie maggiormente esposte agli effetti della crisi ma, aggiungerei anche le coscienze, e la morale di un intero sistema.

Il punto è: “tornare ad essere una comunità, che non rinuncia a lottare insieme per cambiare questo stato di cose! Per questo serve ancora la sinistra, certo una sinistra rinnovata che, facendo i conti con la sua storia, riparta dalla coscienza e consapevolezza che la politica deve cessare di essere un mestiere o la bottega dove poter fare carriera personale, ma tornare ad essere il luogo comune del conflitto su cui rimodellare una vera democrazia”.

Non abbiamo bisogno di populismi o nuovismi, da Craxi a Renzi ci hanno sempre condotto nello stesso posto, “in fondo a destra” come dice nel suo libro Lamberto Giannini.

Cogliamo l’occasione per tornare a parlarne, per misurarci su quanto è possibile e su quanto è necessario, per tornare alla fatica e al piacere della partecipazione, perché Livorno abbia una voce, la Toscana un’idea di ripresa che rilanci le sue innumerevoli vocazioni economiche, su un territorio da tutelare e valorizzare, il cui utilizzo deve essere finalizzato a realizzare nuovi posti di lavoro e non alla speculazione.

Un percorso ora c’è, facciamo il possibile perché diventi l’alternativa  spendibile a Rossi/Renzi e alle politiche eterodeterminate neo liberiste, questo dipende da tutti noi, da quanto torniamo a crederci e da quanto siamo disposti a spenderci per la ricomposizione di un soggetto collettivo.

Con Lamberto non la pensiamo sempre allo stesso modo, ma un punto ci accumuna, la contrarietà ai nuovismi e populismi, che troppi danni hanno prodotto anche a sinistra.

Parliamone insieme, giovedì 7 maggio alle ore 17.30, a Livorno Bar Civili in Via del Vigna, alla presentazione di Lamberto Giannini, capolista nel nostro collegio provinciale della lista Sì – Toscana a sinistra

 

 

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