Cosimi torna da ex in Comune “Tutta la verità su Aamps”
L'ex primo cittadino: "Avevamo un piano preciso: rafforzare Aamps in modo da non farla essere una Cenerentola"
di letizia
Con l’audizione dell’ex sindaco Alessandro Cosimi si sono chiusi ieri i lavori della commissione speciale d’indagine su Aamps. A distanza di un anno e mezzo dalla vittoria del Movimento 5 stelle alle elezioni amministrative del 2014, Cosimi è tornato per la prima volta nella sala del Consiglio comunale. Tre ore di commissione, dove si è parlato del passaggio dalla Tarsu alla Tia, dell’approvazione del bilancio 2013 fatta senza il parere favorevole dell’allora collegio dei sindaci revisori. “Sono due i fini per i quali sono venuto qui – ha affermato l’ex primo cittadino – in prima istanza per difendere le persone che hanno lavorato con me, secondariamente per difendere i lavoratori di Aamps, di un’azienda che fino a oggi ha tutelato la città. Sono venute a dare risposte serie, nel rispetto di un consesso dove per dieci anni sono stato il sindaco”.
Andando più nel concreto Cosimi ha poi spiegato che il passaggio da Tarsu a Tia ha deliberato che “il servizio dovesse essere coperto per intero con quello che veniva riscosso dai cittadini. L’amministrazione allora per evitare il decadimento dell’azienda – ha continuato – furono stanziati quasi 6 milioni di euro, fu ceduta la sede di via Bandi e furono date risorse per il revamping dell’inceneritore, elemento a mio avviso di valorizzazione industriale, che va messo in relazione con la volontà di non voler fare a Livorno un’altra discarica. Nessuno cita mai la grande crisi del 2008, quando riuscimmo a mantenere gli impianti e non avere nessuna crisi igienica”.
È nel periodo 2006-2012 che iniziano a diventare sempre più i milioni di crediti Tia da riscuotere, quelli che oggi sono i ‘famigerati’ crediti inesigibili: “Io tuttavia non parlerei di crisi dei crediti inesigibili – ha proseguito ancora Cosimi – semmai di pagamenti che hanno difficoltà a essere riscossi. Esiste infatti una problematicità a parlare di transazione nel pubblico”. La sofferenza di Aamps è scemata quando si è passati da Tia a Tares, nel 2013, con alle spalle pesanti perdite che si ripercuotono ancora oggi sulla situazione dell’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti: “Il recupero di un credito difficilmente esigibile – ha chiarito ancora l’ex sindaco – non lo si può fare con una pistola, ma attraverso una procedura precisa. Ritengo che non ci sia stato lassismo o incapacità da parte di Aamps, è evidente però che ci fosse una crisi, altrimenti nel 2012 non avrei deciso di chiamare Angelo Rosi”.
Il consigliere di Livorno Libera Alessandro Mazzacca ha fatto presente come negli ultimi tre anni siano 25 i milioni di crediti non riscossi, di cui dieci solo quest’anno. “Serve fare quindi un’azione violenta, andando ad affrontare il tema dei crediti – è stata l’esortazione di Cosimi – se poi saranno recuperati 5-6 milioni potrà essere fatto il punto della situazione. È necessaria un’aggressione estrema a quei crediti in modo da avere risultati, il Comune è in grado di poter provare a riscuotere”. Successivamente ha toccato lo spinoso tema dell’approvazione del bilancio 2013: “Non si approva un bilancio contro o a favore di qualcuno, se scelsi di farlo – è stata la difesa dell’ex primo cittadino – è perché sussistevano le condizioni tecniche per compiere un’azione di questo tipo. Nessuno avrebbe commesso un reato per una tornata elettorale. Abbiamo scelto di votare il rendiconto con l’intenzione di aiutare l’azienda e coloro che sarebbero venuti dopo di noi. Avevamo un piano preciso: rafforzare Aamps in modo da non farla essere una Cenerentola”.
Il consigliere di Città diversa Marco Cannito ha prima ringraziato l’ex sindaco “per essere venuto in commissione, a differenza di altri che si sono negati e questo le fa onore”, per poi passare a una riflessione che riguarda la stretta attualità di questi giorni: “I sindacati che ieri (martedì, ndr) sono venuti in quest’aula hanno in parte addossato la responsabilità per la condizione dei 39 precari“. “Se non avessimo internalizzato il servizio di raccolta – è stata la risposta di Cosimi – quelle persone non avrebbero alcun diritto. Credo che averli internalizzati, anche se con contratti a tempo determinato sia stato un modo per agganciarli al futuro dell’azienda”. Infine un invito ai 5 stelle riguardo all’ingresso in RetiAmbiente: “Vi chiedo di fare attenzione, l’isolamento non consentirà di avere lo stesso servizio. Vi prego di farlo per l’azienda e i per lavoratori. Non voglio dire cosa dovete fare ma vi invito a stare attenti”. Nessuna domanda o intervento sono arrivati dai banchi della maggioranza durante tutta la commissione, se non le strette di mano di alcuni dei consiglieri del Movimento 5 stelle all’ex sindaco Cosimi al termine della seduta.
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