Cannito: “Necessario un piano della delocalizzazione delle aziende pericolose”
Gli abitanti dei quartieri nord chiedono all'amministrazione di aprire una tavola rotonda sulla questione Alpakero
di letizia
La mancata delocalizzazione delle industrie ad alto rischio ambientale e la situazione in cui da tempo versano i quartieri nord per il consigliere comunale di Città Diversa Marco Cannito sono facce della stessa medaglia.
“Da anni si parla del trasferimento di aziende come la Lonzi Metalli o la Ra.Ri – ha detto Cannito – ma poi nel concreto non si fa niente per trasferirle. L’unica informazione certa che possediamo è sulla Lonzi, il cui spostamento probabilmente avverrà nel 2015”.
Da parte sua la lista civica Città Diversa chiede da tempo un cronoprogramma e una comunicazione, l’ultima il 10 luglio scorso, da parte del Sindaco, in Consiglio comunale sulla delocalizzazione che ormai sono divenute necessarie, anche alla luce dell’incendio di due settimane fa in via dell’Ecologia che ha coinvolto l’intera città.
“Su questi temi, tuttavia – ha continuato Cannito – abbiamo ricevuto solo indifferenza da parte dell’amministrazione capace solo di fare annunci. Se l’amministrazione illustrasse cosa vuole fare a riguardo, ne trarrebbero benefici sia i cittadini sia gli imprenditori che vivono e lavorano in quelle zone”.
Ma i problemi dei quartieri nord, non riguardano solamente le aziende di smaltimento dei rifiuti, come ha raccontato Eliano Borghini del comitato dei quartieri Nord: ogni giorno i residenti di via Provinciale Pisana, via Russo e via Don Minzoni si trovano a dover convivere con esalazioni di sostanze tossiche. Come il benzene proveniente dalla Alpakero, azienda che vende combustibili, “Più volte abbiamo fatto richiesta, anche attraverso una petizione, all’amministrazione comunale – ha spiegato Borghini – di fare entrare i camion e le auto non più da via Provinciale Pisana ma dall’Aurelia, ma non abbiamo avuto risposta. Come cittadini non contestiamo la legittimità della ditta e delle sua attività, ma ci sentiamo perseguitati e abbandonati a noi stessi, nel dover affrontare da soli una situazione che va oltre ogni aspettativa. Per questo chiediamo all’amministrazione, l’apertura di una tavola rotonda che coinvolga anche Arpat e Assessorato all’ambiente del Comune per risolvere una volta per tutte la situazione”.
Da troppo tempo ormai, non solo le zone nord della città sono vittime del degrado” non c’è più un quartiere che non sia in sofferenza, anche il centro città viene penalizzato”. Non più investimenti per la riqualificazione del centro e dei borghi ma finanziamenti che favoriscono invece il nuovo ospedale, la porta a terra e quella a mare, “Quelli che vengono fatti sono interventi slegati da un’idea di rilancio complessivo della città – ha concluso Cannito – per esempio anche i soldi dell’Olt potevano essere usati in altro modo, non per lo stadio che invece poteva essere ristrutturato per esempio chiedendo l’intervento del Credito sportivo”.
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