Candidato sindaco, Simoncini ci ripensa e lo annuncia su Fb: “Lascio spazio ai giovani”. E spunta la Bolognesi
"A Livorno ci sono capacità e personalità giovani che vivono e sono radicati nella nostra città che possono garantire una nuova fase del Governo locale"
Gianfranco Simoncini, attuale assessore al lavoro della Regione Toscana, ci ripensa e, utilizzando sempre Facebook, annuncia con un post delle 12 pubblicato oggi 17 gennaio che si defila dalla corsa a candidato sindaco per il Pd. Riportiamo qui di seguito il testo integrale pubblicato da Simoncini sulla sua pagina Fb.
Non si candiderò alle primarie per il sindaco di Livorno. Dopo alcuni giorni di riflessione ho deciso di non candidarmi alle primarie per sindaco di Livorno. Per due ragioni.
La prima è che ritengo giusto portare a compimento l’impegno nella Giunta regionale e la responsabilità nazionale come coordinatore degli Assessori regionali al lavoro. Nelle scorse settimane oltre all’attività ordinaria che mi vede impegnato nel seguire molti tavoli di crisi e il sostegno alle imprese, ho illustrato in Consiglio regionale i lineamenti della riforma della Formazione professionale, ho presentato alla giunta gli orientamenti per la costituzione dell’Agenzia regionale per il lavoro, abbiamo aperto il confronto con le Parti sociali sul riordino del sistema regionale del trasferimento tecnologico. Inoltre, insieme ad aver avviato la fase preliminare per una nuova legge per lo start up di impresa, si è aperto il confronto sulle bozze dei nuovi programmi del FESR e del FSE che rappresenteranno per i prossimi sette anni gli strumenti fondamentali che Regione e territori avranno a disposizione per promuovere il lavoro e sostenere lo sviluppo.
A livello nazionale come coordinamento delle regioni abbiamo, tra gli altri, aperti tavoli col Governo e le parti sociali e sindacali sulla riorganizzazione degli ammortizzatori sociali, sull’apprendistato e sul programma nazionale Garanzia Giovani. Tavoli sui quali come Toscana svolgiamo il ruolo di regia tra le regioni. La complessità di questi temi mi spinge a rinnovare, sotto l’indirizzo del Presidente Enrico Rossi che ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato in questi anni, l’impegno per portare a compimento entro la fine della legislatura il lavoro avviato. Alla luce delle molte esperienze messe in campo in Toscana, soprattutto per i Giovani, vorrei anche provare a dare un contributo al piano per il lavoro del Pd in discussione in questi giorni.
In secondo luogo ritengo, e questi tre quattro giorni di contatti mi hanno confermato nell’opinione, che ci siano a Livorno capacità e personalità giovani che vivono e sono radicati nella nostra città che possono garantire una nuova fase del Governo locale capace di ripensare ed innovare la città, ridandole il ruolo di riferimento nello sviluppo regionale e nazionale che merita. Giovani che è giusto che si misurino in prima persona alla guida della città. E’ l’ora che a queste energie si dia spazio e che chi, come me, ha e ha avuto importanti ruoli istituzionali ed amministrativi si metta al servizio, a supporto di una nuova generazione di amministratori dando loro spazio e non togliendolo.
Queste sono le riflessioni molto razionali che mi portano alla decidere di non candidarmi, nonostante il richiamo del cuore alla sfida di mettersi in campo per il governo della città nella quale vivo.
Ringrazio coloro che in questi giorni, da giovedì scorso, mi hanno apprezzato e sostenuto nella riflessione sull’opportunità di candidarmi, assicurando loro che non mancherà il mio impegno a supporto per il futuro della città, a partire dal lavoro per la definizione del programma e soprattutto per l’affermazione del Centrosinistra e del Pd al governo della città per i prossimi cinque anni.
Intanto spunta l’ipotesi Marida Bolognesi, livornese del 1952, laureata in lettere e docente di scuola media superiore ed ex parlamentare . Il suo nome è circolato in queste ultime ore come possibile candidata per la poltrona di sindaco del Pd.
Riproduzione riservata ©