Sindaco, si candida il magistrato De Carlo: “Under 35 e centro aperto al traffico”

Il programma verrà man mano pubblicato sul sito internet della lista civica Votare per Cambiare

di letizia

Ugo De Carlo e’ il primo candidato a sindaco di area centrodestra. Dopo le indiscrezioni trapelate qualche settimana fa riguardo a una sua possibile candidatura, il 7 marzo attraverso una conferenza stampa alla sede della lista Votare per Cambiare, De Carlo ha comunicato ufficialmente la sua intenzione di partecipare, come candidato sindaco, alle elezioni amministrative che si terranno tra poco più di due mesi.
De Carlo dal 1975 al 1987 ha lavorato come ufficiale alla Guardia di Finanza, entrato in magistratura, fino al 2002 è stato sostituto procuratore al tribunale di Livorno, dal 2007 al 2012 ha lavorato al Tar della Lombardia, da due anni, infine presta servizio al Tar della Toscana. La sua, come lui stesso ha tenuto a sottolineare, è una candidatura istituzionale, di servizio, da uomo che per la prima volta si avvicina alla politica attiva. Cita i libri di Hannah Arendt e di Havel, l’ex presidente della Repubblica ceco, e a chi gli chiede se non sia un’anomalia il fatto che un magistrato si presenti come candidato sindaco, risponde che non gli piacciono i giudici che usano la loro notorietà professionale in politica, quindi non trarrà alcun vantaggio dal suo lavoro e se diventasse sindaco o consigliere comunale continuerebbe comunque a lavorare, chiedendo però che gli sia affidato un incarico in un’altra regione.
Non accetta poi di essere collocato a destra o a sinistra, il suo punto di riferimento sono i progetti su cui poter convergere, ma si rivolge in particolare “agli scontenti del Pd e del centrosinistra” che invita al confronto sui contenuti. De Carlo è inoltre un estimatore dell’ex ministro Fabrizio Barca, di cui apprezza il metodo e non rinnega il suo essere cattolico, ma “non chiederò voti – ha assicurato il magistrato – non per la mia fede, ma per ciò che scriverò nel mio programma”.
Un programma che verrà man mano pubblicato sul sito internet della lista civica, attivo da pochi giorni e ancora in costruzione, dove i cittadini potranno inserire suggerimenti e proposte: sulle pagine web di Votare per cambiare verranno anche pubblicate tutte le spese che verranno fatte fino al giorno delle elezioni e tutte le donazioni che arriveranno, di cui verrà pubblicata l’entità ma non il nome di chi l’ha fatta.
Chi saranno i candidati della lista oltre a De Carlo? Al momento non sono ancora stati fatti nomi, l’unica certezza è che almeno la metà di coloro che saranno inseriti nella lista di Votare per cambiare saranno donne e con un’età inferiore ai 35 anni. E quali saranno i punti fermi del programma? Favorire gli investimenti esterni per rimettere in moto il lavoro, lasciare l’ospedale in viale Alfieri accantonando il progetto che prevede la costruzione di una nuova struttura a Montenero, puntando invece sulla medicina preventiva e l’educazione sanitaria. Estendere il porta a porta per la raccolta dei rifiuti a tutta la città e aprire il centro alla circolazione dei veicoli, chiudendo al traffico solo via Ricasoli. Va rivisto, inoltre, il sistema di assegnazione delle case popolari, da dare solo ai veri poveri: “Esiste poi una grossa fascia di popolazione – ha spiegato De Carlo – troppo ricca per la casa popolare ma povera per il libero mercato: a queste persone propongo che vengano dati alloggi secondo il meccanismo dell’affitto concordato. Per venire incontro a chi ha una situazione di morosità incolpevole, va costituito un fondo per aiutare a pagare gli affitti a chi da solo non riesce a farlo”.
Sul fronte delle alleanze, c’è tempo fino ad aprile per definire gli apparentamenti, De Carlo è ancora in attesa: “Chi non mi vuole come candidato sindaco mi spieghi il perché – chiede – in questi anni non è mai esistita una vera opposizione, anche il centrodestra ha fatto i suoi errori. Ho paura che in questa città esista anche un’oligarchia di chi vuole perdere. Io andrò avanti anche senza l’appoggio di Ncd o di Forza Italia”.
E se anche il centrodestra facesse le primarie, parteciperebbe? “Non sono contrario in astratto alle primarie – ha precisato De Carlo – per poterle fare ci dovremmo mettere intorno a un tavolo e decidere insieme le regole, ma dubito che verrà fatto”.

Riproduzione riservata ©