Borghezio vs Nogarin. Ma in pochi al comizio

di letizia

In un hotel Granduca presidiato da decine di agenti con le camionette che bloccavano tutti i possibili accessi alla piazza si è svolto  in un clima tranquillo il comizio, a cui hanno partecipato circa 30 persone, dell’europarlamentare della Lega nord Mario Borghezio. Non si è quindi ripetuto quanto successe nove anni fa, quando l’ex sottosegretario del primo governo Berlusconi subì una dura contestazione. Tanti i temi toccati, dalla politica nazionale a questioni più locali, a cominciare dalle polemiche scatenate dalla notizia del suo arrivo in città e dalla successiva decisione del gestore del bar Dolly di non ospitare più l’iniziativa della Lega nord: “Verso il titolare – ha affermato Borghezio – va la mia totale comprensione, ha scelto di difendere la sua attività, ha fatto quello che avrebbe fatto ogni persona di buon senso”. Parole forti ha riservato invece al sindaco Filippo Nogarin, colpevole secondo l’europarlamentare di “essersi lavato le mani di quanto accaduto al proprietario del bar. Questo è un sindaco che ricorda il Don Abbondio dei Promessi Sposi, un personaggio senza coraggio. Questo sindaco è un verme che non sa difendere gli esercenti”. E a chi gli ha chiesto se pensava che la sua presenza potesse porsi in contrapposizione con la manifestazione organizzata dal coordinamento lavoratori livornesi l’esponente della Lega ha risposto: “Io non mi sono mai messo di ostacolo al corteo dei lavoratori, in campagna elettorale ho parlato solo dei temi del lavoro e se fosse per me sfilerei con loro. I livornesi dovranno fare autocritica dei partiti votati finora”. “Io ho la coscienza pulita nei confronti di questa città – ha continuato Borghezio – Noi non ci facciamo intimidire, la Lega è una forza non xenofoba, non razzista, anzi è un partito coerente, soprattutto sulle tematiche del lavoro, visto che è stato l’unico a contrastare la legge Fornero e verso di noi dovrebbe esserci maggiore rispetto”. E riguardo alle imminenti elezioni regionali assicura che “La Lega nord intende combattere la battaglia nelle regioni che da anni subiscono la dittatura rossa, posso annunciare che il segretario Matteo Salvini sarà una presenza martellante in Toscana Il consenso per Salvini sta dilagandoe forse anche i signori della sinistra che padroneggiano questa regione iniziano a capire che il popolo sta con lui”. Anche Alessandro Scipioni, responsabile provinciale della Lega nord, è voluto tornare su quanto accaduto nella giornata di ieri: “Sembra che noi abbiamo voluto provocare Livorno, ma non è così. Dieci giorni fa siamo andati al Bar Dolly chiedendo loro di fare un preventivo per l’iniziativa e comunicando chi sarebbe stato ospite, loro ci hanno detto che avrebbero accolto tutti, sapendo che sarebbe venuto anche Mario Borghezio. Non è vero quindi che il proprietario del locale non sia stato avvertito”. Anche da parte di Scipioni non sono mancate critiche verso il sindaco Nogarin: “Come fa a dire che lo abbiamo offeso? – ha dichiarato riferendosi a quanto scritto dal primo cittadino su Facebook – Io non devo dire ciò che piace a lui. Anche io avrei partecipato alla manifestazione di oggi, ma lì nessuno ci vuole”.

Riproduzione riservata ©