Aumento tassa sui rifiuti, Confesercenti alza la voce

Marini, Confesercenti: "Il tributo è oggettivamente esoso: non possiamo accendere prestiti per pagare la Tari"

Dopo mesi di richieste di incontro, non ultima quella inoltrata in modo congiunto con Confcommercio, la Confesercenti è stata chiamata a partecipare ai lavori della 2° Commissione Bilancio e Patrimonio del Comune di Livorno per discutere della Tari.
Per Confesercenti era presente il responsabile provinciale sindacale Massimo Marini (nella foto sotto a quella principale). Un risultato raggiunto anche grazie alla preziosa e sensibile collaborazione della Presidente della 2° Commissione Elisa Amato che ha convocato al tavolo dei tecnici i rappresentanti delle associazioni di categoria.

“La nostra Associazione – spiega Confesercenti in una nota – nel ringraziare l’Assessore Lemmetti per questa possibilità di confronto, ha potuto anche esprimere le perplessità sia di tipo sostanziale (calcolo della tariffe) sia di tipo procedurale (questa convocazione arriva oggettivamente con grande ritardo rispetto alle richieste da noi avanzate già nel corso del 2014 e soprattutto rispetto alla data di scadenza entro la quale devono essere deliberate le tariffe, ovvero il 28 febbraio) che rendono complicata la vicenda delle aliquote della Tari”.

Nel suo intervento Massimo Marini ha voluto sottolineare, tra le altre cose, come a fronte di un numero seppur elevato di “piccoli” evasori ci sia un numero ridotto di “grandi” evasori che però, da un punto di vista di mancati introiti, contano molto di più degli altri, invitando a riflettere l’amministrazione su questo punto prima di procedere a definire aumenti che rischierebbe solo di fiaccare ulteriormente il settore del piccolo commercio già profondamente penalizzato da un’economia sia nazionale che locale in piena crisi.

“Per il 2015 è stato annunciato un aumento della Tari dal 14% al 18% che, sommato al 6% del 2014 ad al 5% 2013, fa un totale di quasi il 30% di aumento in un solo triennio su una base che era già tra le più d’Italia – ha detto Massimo Marini della Confesercenti -Il tributo è oggettivamente esoso, e seppure non possiamo certo invitare all’evasione del pagamento, non possiamo nemmeno metterci nella condizione di arrivare a suggerire ai nostri operatori economici di accendere prestiti per mettersi nelle condizioni di pagare la Tari”.

D’altro canto è stato senza dubbio raggiunto un risultato di grande importanza: le Associazioni di categoria del commercio sono state infatti chiamate a partecipare, nel corso delle prossime settimane, ad un incontro tecnico con il dirigente di settore, durante il quale avranno modo non solo di prendere visione delle procedure con le quali vengono definiti attualmente i criteri per il calcolo delle tariffe Tari  ma anche di poter fare proposte in tal senso. “Auspichiamo – ha concluso Marini che questo possa dare agli operatori di settore una garanzia di sicurezza in più: noi faremo di certo il possibile per garantire i loro interesse”.

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