In aula l’assalto in Prefettura, in strada il corteo

E’ andato in scena giovedì 7 maggio il corteo cittadino in solidarietà agli imputati del processo riguardante le contestazioni e gli scontri iniziati il 30 novembre del 2012 al Terminal Crociere durante il convegno con l’ex segretario Bersani e poi sfociato nell’assalto alla Prefettura il 2 dicembre (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere le foto di Simone Lanari).  Il processo è ripreso dopo una pausa di circa 2 mesi, un processo contro l’Ex Caserma Occupata e i Comitati Autonomi cittadini che vede andare alla sbarra ben 22 imputati con accuse di vario genere.
“Un processo farsa che vede imputati attivisti livornesi per reati che vanno dal danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale alla manifestazione non autorizzata e adunata sediziosa – spiegano dall’Ex Caserma- . Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad una vera e propria escalation nella repressione dei movimenti sociali: 156 procedimenti penali aperti di cui 56 solo per le occupazioni abitative. Oltre agli attivisti e militanti delle organizzazioni politiche, tra i processati, ci sono decine di famiglie che nella disperazione hanno deciso di occupare alcune strutture abbandonate e mai assegnate. 14 processati per le manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini. 10 processati per manifestazione non autorizzata e accensione di torce luminose durante i cortei. 22 attivisti a processo per le occupazioni della fortezza nuova”.

La domanda che si pongono è anche quella che ha spinto loro a scendere in piazza giovedì 7 maggio alle 17 per un corteo che li ha visti protagonisti per le strade della Venezia tra Comune e tribunale. “Da dove nasce questa “attenzione” particolare verso i movimenti e i comitati? – scrivono dall’Ex Caserma -La risposta è molto semplice: Nella nostra città ci sono dei poteri forti da difendere, poteri che non devono essere messi in discussione”. Per questo hanno sfilato mostrando uno striscione eloquente: “Due pesi e due misure, le lotte sociali non si processano. Solidarietà agli imputati”.
In aula sono stati ascoltati i primi testimoni della difesa. L’udienza è stata rinviata al prossimo 28 maggio.

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