AmiAmo Livorno: “Ecco le domande che avremmo posto a Ruggeri”

A due giorni dal voto, in assenza di un confronto elettorale diretto con Andrea Raspanti, #AmiAmo Livorno – Democratici per Andrea Raspanti presenta le domande concrete che avrebbe voluto porre al candidato sindaco Marco Ruggeri

Un confronto elettorale è alla base di una campagna elettorale. Dovrebbe essere un indiscusso tavolo per chi accetta una candidatura a Sindaco di una città come Livorno, che vanta un indisturbato governo del PD e una assoluta continuità di operato da parte di chi ha governato Livorno negli ultimi 20 anni.

Aldilà dello slogan invece, esempio del migliore marketing politico a cui la poltica nazionale ci ha assuefatti nell’ultimo ventennio, duole notare come di discontinuità non ci sia neanche l’ombra. Non solo nella figura del rappresentante principale della coalizione del PD, la cui continua presenza nel percorso storico che ha portato Livorno ai livelli fallimentari che sono sotto gli occhi di tutti è ben nota, ma anche tra gli alleati scelti per le amministrative in corso. Tra le candidature non può passare inosservata quella del precedente Sindaco di Livorno Gianfranco Lamberti, la cui presenza, in caso di loro vittoria, fa presagire ben altro che una discontinuità dal passato e pone la questione del riciclaggio dei candidati politici, di cui ci vediamo strumentalmente accusati, nella prospettiva in cui merita.

Visto che il confronto, piu’ volte richiesto da tutta la colizione che si è stretta intorno alla candidatura di Andrea Raspanti, a questo punto non ci sarà, AmiaAmo Livorno presenta alcune domande concrete che avremmo voluto porre a Marco Ruggeri. A queste domande, in assenza del caldeggiato contraddittorio tra i candidati Sindaci, l’ufficio stampa deputato può evitare risposte di prassi.

· Come conta Marco Ruggeri di diminuire il tasso di disoccupazione di Livorno che è doppio di quello toscano in ogni fascia di età e di genere, causato dalle politiche messe in atto dal suo partito su Porto, turismo e commercio? Di quanti punti percentuali pensa che possa essere ragionevolmente ridotto in un prossimo mandato? Con quali incentivi intende attrarre gli investimenti privati ed europei?
· Come pensa di portare avanti il Nuovo Ospedale di Montenero, che tutta la cittadinanza e tutte le parti politiche di questa campagna amministrativa avversano apertamente? Dove troveranno le risorse per un recupero architettonico e funzionale dell’attuale Ospedale di Via Alfieri?
· Cosa farà di temi quali la riscostruzione di Piazza del Luogo Pio e su quale ulteriori scempi architettonici della parte storica di Livorno storica dobbiamo contare durante il suo eventuale mandato?
· Come intende gestire aree nevralgiche per la crescita culturale di Livorno e della sua identità attraverso un inesistente piano culturale, emergenziali politiche sociali, la mancata inclusione di politiche di genere e di valorizzazione delle donne nelle posizioni di responsabilità?
· Come intende rendere la macchina amministrativa snella, efficiente e trasparente e che tipo di partecipazione propone alla cittadinanza ? Perchè queste politiche, se ora in pectore, non sono stato oggetto di attuazione in passato?

Chi si presenta con uno slogan ambizioso come “Punto e a capo.” dovrebbe avere già in tasca le risposte, gli antidoti ai precedenti mali.

Ultima e forse piu’ importante domanda: quale demiurgo potrebbe dare sostegno al progetto di governo della città che il PD livornese ha in mente se neanche il vertice nazionale del proprio partito appare, con i fatti, supportarlo in questi ultimi giorni di campagna elettorale?

“AmiAmo Livorno-Democratici per Andrea Raspanti”

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