732 mln per Livorno, Nogarin polemico

Enrico Rossi critica le parole del sindaco di Livorno e del candidato M5S Giannarelli a proposito della firma dell'intesa sullo sviluppo dell'area livornese. Biasimo anche da parte di Lorenzo Bacci, segretario del Pd di Livorno e sindaco di Collesalvetti

E’ stato siglato venerdì 8 maggio alle 14, all’interno delle sale della presidenza della Regione a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, l’Accordo di Programma per Livorno. Il Governo è stato rappresentato dallo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Un accordo che ha l’importante onere di rimettere in moto l’economia livornese con una serie di impegni tra istituzioni locali, regione e Governo. Presenti alla firma Giuliano Gallanti per la Port Authority, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, quello di Collesalvetti Lorenzo Bacci e il primo cittadino di  Rosignano, nonché presidente della Provincia Alessandro Franchi. Scintille a distanza tra Nogarin e Rossi (sotto il botta e risposta)
L’investimento più grosso mai fatto a Livorno. Questo quanto mette in moto l’accordo per il rilancio competitivo dell’area costiera livornese firmato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati: un’intesa da 542 milioni di euro di risorse pubbliche, alle quali vanno aggiunti altri 150 milioni di investimenti privati e ulteriori 40 milioni già stanziati da Regione e Rete ferroviaria italiana per il collegamento di porto ed interporto con la rete ferroviaria nazionale, per un totale quindi di 732 milioni di risorse che arriveranno a Livorno e sulla costa e che nel giro di quattro anni vedranno realizzate infrastrutture fondamentali per il rilancio dell’area a partire dalla Darsena Toscana. E’ in questo modo, ha spiegato il presidente della Regione, che si creano le condizioni perché si abbia una ripresa degli investimenti e una crescita dell’occupazione in un’area che è stata pesantemente colpita dalla crisi. Il governo, ha aggiunto il presidente, ha avuto orecchie sensibili, testimoniate dalla presenza in Regione dello stesso presidente del Consiglio dei ministri. Secondo il presidente è necessario avere fiducia: anche la zona costiera troverà una sua via di sviluppo. Per la Solvay di Rosignano come per le altre aziende dell’area sarà possibile entro il 2017 recuperare lo svantaggio che oggi patiscono quanto ai costi energetici. Infine, sottolineando il proprio ruolo di coordinatore del Comitato esecutivo, il presidente ha annunciato riunioni mensili per controllare che ciascuno dei soggetti coinvolti faccia la propria parte nei tempi stabiliti.

La polemica di Nogarin su Facebook (dopo la firma) – Con la firma di oggi si conclude un iter significativo per la nostra cittá: la dichiarazione di crisi complessa certifica un momento difficile per tutta l’area livornese e non è certo un’occasione di festa. Questi finanziamenti possono rappresentare un elemento importante per il rilancio del nostro territorio. Rimango tuttavia perplesso per come la promessa “pioggia di denaro” arrivi per massima parte dall’accensione di mutui che peseranno ancor di più, in ultima analisi, sulle tasche dei cittadini. Ho la speranza che qualcosa si muova ma la preoccupazione per i lavoratori e le lavoratrici livornesi che si troveranno presto senza alcun reddito rimane altissima. Avevo chiesto di inserire ulteriori emendamenti riguardanti proprio gli ammortizzatori sociali. Questa accelerata dettata dalle esigenze della campagna elettorale di Rossi hanno escluso ancora una volta proprio questi ultimi. Loro non molleranno mai ma noi nemmeno.

La polemica di Nogarin su Facebook (prima di arrivare a Roma): “Invitato solo la sera prima” – Dà da pensare come il sindaco del comune capoluogo sia stato avvisato solamente la sera prima, ma quello che stride ancor di più è che un percorso, iniziato al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, non soltanto veda la sua conclusione a Firenze in piena campagna elettorale regionale ma che per la prima volta veda protagonista il Premier Renzi. Dei 200 milioni di euro che erano stati ventilati da parte del Governo alla fine sono stati stanziati soltanto 50 per la realizzazione della Darsena Europa: la montagna ha partorito un topolino.
Del resto noi l’abbiamo sempre sostenuto che la pioggia di milioni di euro, paventata da mr Reds fosse una bufala, non finalizzata al reale rilancio occupazionale ma alla sua campagna elettorale.
Al di là della polemica ritengo il porto sicuramente un volano fondamentale per lo sviluppo ma crediamo che serva, ancor di più, stimolare lo start up di imprese innovative per rigenerare il tessuto produttivo perché la crisi dell’area livornese sia più industriale che logistica.
La crisi è soprattutto occupazionale: in più occasioni ho espresso la mia preoccupazione per le lavoratrici ed i lavoratori che nei prossimi mesi vedranno terminare gli ammortizzatori sociali.
Con la dichiarazione di stato di crisi complessa, mi aspetto che possano venire prorogati, come ho evidenziato all’assessore regionale a lavoro due giorni fa.

La risposta di Rossi: “Dichiarazioni inqualificabili” – “Le dichiarazioni del sindaco di Livorno e del candidato a presidente per il Movimento 5 Stelle Giannarelli, sono inqualificabili.

Emerge chiaramente che Nogarin non ama la sua città e che è mosso solo dall’esigenza di difendersi dalle critiche dei suoi amici di movimento. Se Nogarin ritiene davvero che questo accordo è una bufala per quale motivo è venuto a firmare a Firenze?”.
Enrico Rossi, presidente uscente della Regione Toscana e candidato alla rielezione, critica le dichiarazioni odierne del sindaco del primo cittadino di Livorno e di Giacomo Giannarelli in merito all’accordo di programma sullo sviluppo e rilancio della città e dell’area costiera livornese.

Sulle dichiarazioni di Nogarin e di Giannarelli interviene anche Lorenzo Bacci, segretario del Pd di Livorno e sindaco di Collesalvetti, oggi presente alla firma dell’accordo:
“Dovremmo tutti avere un sentimento di orgoglio e soddisfazione di fronte al più grosso stanziamento nella storia della provincia di Livorno – afferma Bacci – Vivere questo passaggio in maniera così sminuente è inspiegabile se non seguendo una sterile, se non dannosa, logica di contrapposizione politica”.

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