Ztl e Zsc, la petizione (656 firme) non ferma la Giunta. L’assessore Vece: “Non chiamatela tassa”

In tre anni si prevede che nelle casse comunali, con questa misura, entreranno 7,5 milioni di euro. L'assessore alla mobilità: "La misura fa parte di un pacchetto complessivo per favorire il trasporto pubblico. Prima di contestare aspettate l'intero disegno".

di letizia

L’amministrazione tira dritto sulla decisione di fare pagare per la Ztl e la Zsc. Giovedì 14 aprile infatti, durante il consiglio comunale, a seguito della presentazione di una petizione popolare (che andrà avanti anche durante questo mese) corredata da 656 firme che chiedeva il ritiro del provvedimento (che dovrebbe entrare ufficialmente in vigore tra qualche mese), si è tornati ancora una volta a discutere della questione.
“La misura fa parte di un pacchetto complessivo, che sarà presentato tra due mesi, per favorire il trasporto pubblico – ha affermato l’assessore alla mobilità Giuseppe Vece – Capisco che i cittadini, vedendo per ora solo questa nuova disposizione si siano mossi per fermarla, però dico che prima di contestarla in toto debbano aspettare l’intero disegno che abbiamo in mente per la mobilità cittadina”.
La messa a pagamento dei contrassegni tuttavia, ha riferito l’assessore, non sarebbe un’azione che riguarderebbe in maniera isolata la nostra città: “Si tratta di una misura, non è una tassa come qualcuno erroneamente dice, prevista dall’Unione europea, già adottata in altre città toscane – ha fatto sapere ancora Vece – le realtà dove sono rimasti i contrassegni gratis al momento sono poche”.
Il tagliando coinvolgerà circa 30mila livornesi. Il costo su cui si aggireranno i permessi per poter parcheggiare nella Zsc sono 60 euro per la prima auto, 100 per la seconda e 150 per la terza vettura. Il tutto dimezzato di circa il 50% per il primo anno.
Ma il provvedimento continua a non piacere alle opposizioni. Per Marco Cannito (Città diversa) “senza che siano fatte azioni organiche, la scelta di far pagare i tagliandi per la ztl e la zsc si potrebbe ripercuotere sulla qualità di vita dei residenti, essendo percepita solamente come una misura esattiva”. Giovanna Cepparello (BL) bolla l’iniziativa della giunta come iniqua: “A Parma i tagliandi sono pagati 10 euro da tutti coloro che ne fanno richiesta, mentre a Roma si è deciso di tarare la quota da corrispondere per il contrassegno facendo attenzione anche all’isee e al tipo di macchina posseduta. Invece a Livorno non è stato valutato niente di tutto questo e chi ha un suv pagherà come chi possiede un’utilitaria”.
Dello stesso avviso è anche Elisa Amato (Forza Italia) secondo la quale il provvedimento è stato pensato solo “per fare quadrare i conti del bilancio di previsione. È un espediente che colpirà non solo i cittadini ma anche le imprese, che saranno così penalizzate nel loro lavoro quotidiano”. Monica Ria (Pd) sostiene invece che prima ”di arrivare a parlare di tagliandi a pagamento, dovevano essere affrontate questioni come la messa in efficienza del trasporto pubblico o le infrastrutture”.
Dal canto suo il consigliere di maggioranza Edoardo Marchetti ha risposto alle critiche affermando che dopo questo primo anno di sperimentazione le tariffe proposte potrebbero essere modificate, riguardo alle quote da pagare ha spiegato poi che “avevamo pensato di introdurre una tariffazione progressiva a seconda del tipo di auto avuta, tenendo conto delle emissioni inquinanti. Così facendo però saremmo andati a incidere sulle auto più vecchie e paradossalmente avremmo colpito chi non può permettersi un’auto nuova”.
Mirko Barbieri (M5S) ritiene che con le entrate che verranno dall’aver messo a pagamento i contrassegni “potrebbe essere fatta la manutenzione delle strade e altre azioni per le quali il Comune non riceve più finanziamenti da parte dello Stato”. In tre anni si prevede che nelle casse comunali, con questa misura, entreranno 7,5 milioni di euro: “Mi aspetterei – è l’auspicio che viene dal consigliere di Livorno libera Giuseppe Grillotti – che una parte dei soldi fosse inserita nel bilancio partecipato”.

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