Verso il registro dei testamenti biologici

di letizia

In Italia manca ancora una legge sul testamento biologico, ma alcuni Comuni, oltre cento, in attesa che il vuoto normativo venga colmato, hanno provveduto a istituire un registro comunale dei testamenti biologici, strumento di cui anche Livorno si vorrebbe dotare.
Va detto però che, come ha spiegato ieri nella commissione congiunta politiche sociali e pari opportunità Barbara Cacelli, responsabile staff della segreteria generale, già nel novembre 2010 la giunta Cosimi aveva approvato l’introduzione del registro di comunicazione di deposito dei testamenti biologici che consentiva, come si legge nella delibera 435, l’iscrizione nominativa, attraverso un’autocertificazione, di tutti i cittadini che hanno redatto una dichiarazione di trattamento, che poteva essere revocata o modificata (a cui si erano iscritti 35 cittadini).
Man mano che arrivavano le registrazioni il Comune provvedeva a comunicarle all’Asl 6 e all’assessorato alla sanità della Regione Toscana. Dopo oltre quattro anni la nuova amministrazione vorrebbe andare oltre a quel provvedimento e permettere che le dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari possano essere consegnate direttamente e conservati presso l’ufficio comunale di stato civile, come già è stato fatto in altre città quali Modena, Ferrara, Torino, Parma, Milano e recentemente anche Roma.

“Oltre all’aspetto che riguarda il Comune bisogna considerare poi – ha affermato l’assessore al sociale e alla sanità Ina Dhimgjini – il coinvolgimento dell’Asl per l’inserimento delle informazioni riguardanti il biotestamento nella tessera sanitaria elettronica. Inoltre ci siamo messi in contatto con la Regione per essere coinvolti nel progetto ‘Una scelta in comune’, partito in via sperimentale nei comuni di Firenze, Rosignano e Sorano, che prevede la possibilità di comunicare al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità la volontà di donare i propri organi”. Andrea Raspanti, Buongiorno Livorno, appoggia pienamente il progetto: “ Da parte nostra avrete il massimo sostegno in questa battaglia di civiltà, spero poi che se verrà portata a compimento sia fatta anche un’adeguata campagna di conoscenza di questo strumento”. Maria Cristina Mileti (Movimento 5 stelle) lancia l’idea di mettere il registro dei testamenti biologici in rete; favorevole anche il Partito democratico che con Marco Martelli propone di coinvolgere, come canale di diffusione del registro i medici di famiglia. Contraria invece Elisa Amato (Forza Italia): “In questo momento non mi sento di appoggiare un provvedimento come questo poiché ritengo per adesso che il testamento biologico sia una forma mascherata di eutanasia. Gradirei che su questo tema ci fosse un maggiore approfondimento, tanto più che ora ci troviamo in una situazione di vuoto normativo, per cui ritengo una perdita di tempo parlare di testamento biologico senza una legge vigente”.

Cancellazione Unioni civile Christian e Roberto: Risale al 12 dicembre l’annullamento da parte del vice-prefetto dell’unione civile di Christian Rocchi e Roberto Rodriguez e ieri la vicesindaco Stella Sorgente ha annunciato durante l’ottava commissione che il comune di Livorno è ricorso al Tar del Lazio sia contro il decreto del prefetto che ha cancellato l’atto di matrimonio sia contro la circolare del ministero degli interni Alfano: “La decisione di appellarci al Tar – ha dichiarato la vicesindaco – è stata presa in accordo con Roberto e Christian, come amministrazione comunale auspichiamo che a breve si possa arrivare a ottenere una risposta da parte del tribunale amministrativo uguale per tutti coloro che hanno fatto ricorso, che ponga fine a una situazione, di cancellazione da parte di un’istituzione di una registrazione fatta da un ufficiale di stato civile, che per certi versi definirei ridicola”.

Riproduzione riservata ©