Ufficiale: niente albero. E nemmeno i “fòi”
"Quest'anno, vista l'emergenza dell'istituto Mascagni che ci ha costretti a stanziare 130mila euro, siamo stati obbligati a taglire i soldi per le festività passando da 50 a 22mila"
In tanti se lo erano domandati guardando il calendario (leggi qui della luminaria comprata dai residenti). Perché quest’anno, in piazza Grande, non è ancora stato allestito l’albero di Natale? Vuoi vedere che salta? Solitamente era tradizione collocarlo lì in occasione dell’Immacolata, per l’appunto. A precisa domanda sul perché di questo ritardo una risposta altrettanto precisa, al momento, non era stata possibile averla. Contatto a tal proposito nei giorni scorsi, l’assessore Nicola Perullo non confermava, né smentiva: “Stiamo facendo proprio in queste ore una valutazione dei costi, sia dell’albero che di altre iniziative. Tuttavia, potrò essere più preciso fra qualche giorno”.
L’11 dicembre l’assessore ha confermato, purtroppo, che l’albero non si farà: “Abbiamo dovuto tagliare il budget delle festività. Lo scorso anno era di 50mila euro. Quest’anno, vista l’emergenza dell’istituto Mascagni che ci ha costretti a stanziare 130mila euro, siamo stati obbligati a effettuare un taglio sui soldi per le feste, passando così da 50 a 22mila. Questi soldi ci serviranno per coprire la festa di fine anno che si terrà alla Terrazza. Tuttavia, non siamo riusciti a salvare neanche i fuochi di artificio. Lo spettacolo pirotecnico, dunque, non ci sarà”. L’albero? Fra installazione e luci sarebbe costato fra i 7 e gli 8mila euro.
Niente albero, la giunta illustra il perché – “Questa decisione è stata necessaria, seppure a malincuore, a causa dell’emergenza che si è venuta a creare nelle ultime settimane specialmente in relazione al rischio di commissariamento dell’Istituto Mascagni e in relazione ad altre voci del settore sociale che rischiavano di essere indebolite (in particolare i contributi alle famiglie). Il Sindaco e la Giunta intendono risanare, come è loro preciso compito e dovere, i conti e le finanze della città; arrivati a giugno, la situazione che ci si è parata di fronte si è progressivamente svelata come più critica di quanto si potesse pensare, ed in questa fase è stato necessario, per il bene della città nel suo complesso, fare dei sacrifici per rispetto di alcune priorità fondamentali, tra cui certo vi è la vita di un’eccellenza livornese come il Mascagni, al quale abbiamo garantito un ulteriore contributo di 130 mila euro, e l’emergenza sociale. Il budget per le feste natalizie si è trovato così decurtato, per la quadratura del bilancio, di oltre il 50%: da 50 mila euro stanziati nel 2013 siamo dovuti passare a 22 mila euro, una cifra che consente solo l’allestimento e lo svolgimento della festa di fine anno alla Terrazza, che abbiamo ritenuto prioritaria per il suo evidente fine, anche dal punto di vista sociale. Purtroppo, dunque, albero e relativi addobbi sono stati sacrificati: l’anno prossimo torneranno più belli di sempre, ma siamo sicuri che i cittadini capiranno questo gesto che ha consentito, in extremis, il salvataggio del nostro glorioso Istituto Musicale”.
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