Tari, torna l’esenzione per basso reddito
di letizia
Nella decisione di Giunta numero 126 datata 28 aprile era stato stabilito di azzerare lo stanziamento previsto per le agevolazioni Tari 2015, decidendo di usare quei fondi per i contributi in conto affitto. Giovedì 14 maggio, però, il Consiglio comunale ha chiesto alla Giunta, con un atto di indirizzo votato all’unanimità, firmato anche dalla presidente del Consiglio comunale Giovanna Cepparello, di ritirare il provvedimento. Non solo, i consiglieri di tutti i gruppi chiedono anche – si legge nel documento – che siano individuate le risorse necessarie per il finanziamento della misura sul contributo in conto affitti e di sospendere, in attesa dell’emissione del bando attraverso il quale sarà determinato chi ha diritto alle esenzioni e alle riduzioni della tassa sui rifiuti, la riscossione dell’importo dovuto limitatamente a quei soggetti che ne avrebbero beneficiato, senza che siano applicate more o sanzioni. “La delibera di giunta avrebbe come conseguenza – ha affermato Elisa Amato (Forza Italia), promotrice dell’atto di indirizzo che è poi è stato firmato da tutti i capigruppo – la creazione di un enorme disagio alle 1880 famiglie che l’anno scorso erano state esentate dal pagamento, e che si ritroverebbero adesso costrette a pagare l’imposta per intero”.
“Anche i 432.094 euro stanziati l’anno scorso non erano sufficienti a coprire tutte le domande di esenzione o riduzione – ha affermato Marco Ruggeri (Pd) – tuttavia credo che queste risorse vadano trovate. Noi abbiamo già fatto la nostra battaglia già in sede di bilancio, quando avevamo detto che saremmo arrivati a questo, oggi però il nostro obiettivo è quello di trovare una soluzione a questo problema, cercando di capire con gli assessori Lemmetti e Dmingjini come reperire i fondi”. “Questo Consiglio comunale – ha dichiarato Marco Cannito (Città diversa) – deve impegnare il sindaco e la giunta a recuperare i finanziamenti: ci sono alcune cose che devono essere condivise da tutti come la tutela delle persone in difficoltà”. Sulla stessa linea si è posto anche Andrea Raspanti (Bl) che ha sottolineato come chi l’anno scorso avesse la riduzione o l’esenzione adesso difficilmente “ sarà in grado di pagare. Quindi – ha chiesto il consigliere – troviamo ora quei soldi, che tanto non entrerebbero lo stesso nelle casse comunali e che dovrebbero essere comunque trovati”.
Per il capogruppo del Movimento 5 stelle Giuseppe Grillotti “è ovvio che se la somma per le esenzioni ci fosse stata sarebbe stata messa a disposizione, ma purtroppo così non è. Dal canto mio spero che si possano recuperrare fondi, per cui anche io ritengo che sia giusto sospendere i pagamenti in attesa di trovare le risorse. Confido che ciò che sarà recuperato sia messo in gioco, tuttavia credo che allo stato attuale non sia possibile fare miracoli”.
A oggi, come ha spiegato l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti, nei documenti di bilancio è ancora presente il capitolo riservato alle agevolazioni della Tari, nella decisione di giunta era stato ipotizzato lo spostamento nel fondo dei contributi in conto affitti, tuttavia non possono essere né la giunta né i singoli assessori a decretarne il trasferimento, che spetta solo al Consiglio comunale. “Tornare indietro sulla questione comporterà – ha detto Lemmetti – le modifiche delle emissioni per la seconda rata della Tari. La proposta del dirigente Alessandro Parlanti di sospendere i pagmanti per cercare nuovi fondi fa sì che siano trovate nuove risorse sia per le agevolazioni Tari sia per il conto affitti. Al momento i finanziamenti o sono da una parte o sono dall’altra”.
Su questo l’assessore al sociale Ina Dmingjini si è presa l’impegno, a nome di tutta la giunta, di trovare una soluzione per garantire entrambi i contributi: “ritengo che possano essere trovati i denari sia per la Tari sia per il conto affitti, con la speranza di riportarli ai livelli dell’anno scorso e magari superarli”.
Una decisione dovrà essere presa al più presto, visto che tra pochi giorni, il 18 maggio, scadrà la prima rata della Tari, quando è fissata una riunione di commissione dalla quale dovrebbero emergere novità a riguardo.
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