Sos Lavoro, il portale del Comune che viene incontro ai giovani
di Arabel Padovan
Sono tre i risultati concreti raggiunti dal progetto Sos Lavoro presentato 11 dicembre dall’assessore al lavoro e alla semplificazione Darya Majidi. Il progetto si colloca all’interno di un altro programma, “Innovare Livorno” e del protocollo firmato con tutte le associazioni datoriali cittadine (Confindustria, Cna, Confartigianato), che hanno scelto di investire sui giovani, per un’azione mirata all’incremento della competitività del territorio cittadino e provinciale. Ai giovani è stata appunto dedicata una sezione del tavolo “Innovazione del Comune di Livorno”, indirizzata alla realizzazione di iniziative per l’innovazione nelle aziende, nelle scuole e sul territorio. Obbiettivo principale è l’inserimento e l’accompagnamento dei giovani nel mondo del lavoro.
I risultati del progetto “S.O.S. Lavoro” e di questa sinergia di intenti sono stati:
• La nascita del portale “Sos Lavoro” (soslavoro.comune.livorno.it). Un sito pensato per i giovani e progettato con la collaborazione degli studenti degli istituti superiori. Giovani che ne hanno scelto il logo (un faro) e il nome (S.O.S), a sottolineare l’emergenza che essi respirano su questo tema così importante. Il portale presenta – attraverso dei link messi a sistema – tutti quei progetti e quelle agevolazioni offerte da enti vari (comune, provincia, regione) destinate ai giovani; informazioni nazionali ed estere, prima di ora sparse sul web e non così immediate.
• Altro risultato, la sottoscrizione di un protocollo tra il Comune di Livorno e la Scuola Superiore Sant’Anna, che ha come obbiettivo, quello di creare un ponte tra il mondo dell’università è quello delle scuole, per la diffusione dell’innovazione sul territorio, sia come sistema imprenditoriale, che come sistema di apprendimento. I ricercatori del Sant’Anna collaboreranno con gli studenti delle scuole cittadine e con i loro insegnanti, per creare dei paradigmi di apprendimento. Il primo di questi progetti è quello della “Robotica Educativa”, che coinvolgerà nove classi e più di duecento ragazzi delle scuole superiori. Gli studenti lavoreranno “gomito a gomito” con i ricercatori del Sant’Anna e attraverso il divertimento e la creatività dei “Laboratori didattici di innovazione”, finalizzati alla creazione di robot, conosceranno un nuovo metodo di comunicazione e apprendimento. La realizzazione del progetto è stata supportata e finanziata dalla Camera di Commercio di Livorno.
• La concretizzazione del progetto della Regione “GiovaniSì”, programma per l’autonomia dei giovani, che si struttura in sei macro-aree (Tirocini, Casa, Servizio Civile, Fare impresa, Lavoro, Studio e formazione). Il progetto su Livorno si è servito di “un braccio operativo”, l’info-point (sito in via Terreni, 7), che ha permesso di realizzare, attraverso tutte le informazioni necessarie, i seguenti risultati: 673 giovani – di fascia d’età tra i 18 e i 29 anni – si sono rivolti all’info-point fra giugno 2011 e novembre 2013; sono stati effettuati 466 tirocini; finanziate 97 imprese su territorio provinciale; assegnati tutti i posti a bando per il Servizio civile. Tra i ragazzi che hanno effettuato il tirocinio, diversi sono stati assunti a tempo indeterminato.
Moriel Ascione e Hanna Prugger, giovani studenti del Liceo Artisico Cecioni, coinvolti attivamente nella costruzione del look del sito “S.O.S. Lavoro”, hanno raccontato la loro esperienza di stage, attraverso il progetto “Scuola lavoro”, che ha portato appunto alla costruzione del portale. “Il logo del faro che illumina e la parola S.O.S., oltre a rappresentare la nostra città – dicono Morie e Hanna – stanno a indicare la necessità di informazione e di un punto di riferimento per noi giovani, di fronte ad un mare di notizie e ad un problema concreto”.
L’Ingegnere Enza Spadoni, della Scuola Sant’Anna, ha voluto sottolineare l’importanza di un tavolo a cui fossero presenti rappresentanti dell’università, della scuola e delle istituzioni, tutti elementi fondamentali per la crescita del nostro Paese. ”Come rappresentante del mondo universitario, sostengo l’importanza della tecnologia e del contatto con la scuola. Siamo la quinta potenza manifatturiera nel mondo e la seconda in Europa – ha evidenziato la Spadoni – ma ciò che ci manca, è la cultura del fare, la tecnologia e la robotica possono colmare questo gap, partendo dai giovani delle scuole superiori e da nuovi metodi di apprendimento, con creatività”. La Robotica in classe è stata portata dal Sant’Anna per la prima volta in Val D’Era, attraverso un patto di “Comunità educante”, che ha coinvolto e reso il cittadino consapevole dell’importanza dell’innovazione e della tecnologia. Lo stesso progetto si vuole portare a Livorno, per creare un “ Nuovo modello toscano dell’innovatore”, dando ai ragazzi la possibilità di avere un sistema e un metodo, perché possano dar vita a qualcosa di solido per se stessi e per gli altri.
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