Sorpresa, al Parterre torna il cancello (8 mila euro). E fino al 24 il bando per un punto ristoro

Il cancello, in ferro battuto e nello stesso stile della cancellata posta sul muretto della recinzione, risale all’epoca di realizzazione del parco ottocentesco, pur con successive modifiche e adattamenti

E’ terminato (finalmente) il restauro del cancello dell’ingresso principale del Parco Sandro Pertini (il “Parterre di Livorno”). Nella mattinata di oggi, giovedì 5 settembre, sono iniziati i lavori di installazione, che dovrebbero concludersi al massimo entro un paio di giorni con le ultime rifiniture. Momentaneamente l’ingresso è da via della Meridiana.
Il cancello, in ferro battuto e nello stesso stile della cancellata posta sul muretto della recinzione, risale all’epoca di realizzazione del parco ottocentesco, pur con successive modifiche e adattamenti. Il cancello era stato provvisoriamente tolto dalla sua collocazione in quanto corroso e danneggiato dalla ruggine. Inoltre, essendo di tipo scorrevole, aveva bisogno di ulteriori sicurezze, non previste all’epoca della sua realizzazione. Reperiti i fondi per finanziare il restauro, il Comune di Livorno ha provveduto ad affidare l’intervento ad una impresa specializzata. La tipologia di lavori ha richiesto che il cancello fosse smontato e trasportato in ditta, dove si è provveduto alla sabbiatura, alla rimozione della ruggine, alla sostituzione delle parti scorrevoli danneggiate, al trattamento antiruggine e alla successiva verniciatura. Infine sono stati aggiunti nuovi meccanismi di sicurezza, previsti dalla normativa vigente. L’intervento è costato, complessivamente, 7.937 euro Iva compresa, ed è stato eseguito da una ditta artigiana livornese (fabbro Marco Pancaccini).

Il bando per la realizzazione di un punto ristoro
L’Amministrazione Comunale ricorda che fino al 24 settembre rimarrà aperto il bando per la realizzazione e la gestione di un punto ristoro al Parco Pertini. Il bando e il capitolato sono scaricabili dal sito del Comune: http://www.comune.livorno.it/_livo/it/default/10381/BANDO-DI-GARA-PER-LA-REALIZZAZIONE-E-GESTIONE-DI-UN-PUNTO-RISTORO-PRESSO-IL-PARCO-PERTINI.html

La concessione avrà durata trentennale. Il concessionario, secondo quanto previsto nel capitolato, dovrà installare a proprie spese, in conformità al Regolamento Edilizio e alle prescrizioni sanitarie, un chiosco (con servizi igienici) da utilizzare come bar in orario di apertura del parco. La realizzazione del chiosco dovrà avvenire entro 120 giorni dal rilascio del permesso a costruire. Il chiosco dovrà avere una superficie compresa fra i 20 e i 28 metri quadrati, dovrà avere una pianta esagonale o ottagonale, tetto a falde con pinnacolo o lanternino, tegole o lastre in materiale naturale (o dall’aspetto naturale), così come in materiale naturale (o dall’aspetto naturale) dovranno essere tavoli, sedie, ombrelloni, nei colori dal beige al marrone e senza sponsorizzazioni. La gestione comprende anche l’apertura e la chiusura del parco; la gestione dei bagni pubblici, la pulizia giornaliera dell’area circostante il chiosco.

Cenni storici
Il Parco Pertini è uno dei giardini pubblici più frequentati di Livorno. Il “Parterre”, come veniva originariamente chiamato, venne realizzato su progetto e direzione dell’architetto Pasquale Poccianti, tra il 1830 ed il 1854. Nato come giardino pubblico fu uno dei primi, se non il primo in Europa, ad essere realizzato come tale. Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento questo spazio continuò ad essere concepito, curato, come simbolo del “decoro” borghese di Livorno. Lentamente fu trasformato in giardino zoologico, pur in assenza di strutture e assistenza tecnica adeguate. Il primo dato certo sull’introduzione di animali riguarda la donazione da parte del Sindaco di Sassari di due cinghiali donati alla città di Livorno ed “esposti al pubblico nel Giardino degli acquedotti”. Alla vigilia della guerra il sovraffollamento del giardino fece registrare i primi segni di malessere all’interno dei recinti. Nel 1940 si provvide all’allontanamento in massa degli animali che vennero trasferiti nel giardino zoologico di Salsomaggiore. Il passaggio del fronte portò alla requisizione del giardino da parte del comando alleato. Nel 1950 il “parterre” tornò alla sua funzione originaria di parco pubblico e negli anni ’90 venne ampliato sulla confinante area dell’ex-fabbrica Pirelli

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