Sì ad un fondo solidarietà per le bollette di gas e luce

Un fondo di solidarietà per l'anticipo dei pagamenti delle utenze di gas e luce a soggetti e famiglie in difficoltà. Ecco la proposta discussa in commissione consiliare

di letizia

Un fondo di solidarietà per l’anticipo dei pagamenti delle utenze di gas e luce a soggetti e famiglie in difficoltà. È questo il contenuto della mozione presentata, sostenuta anche dal gruppo di Livorno libera, dal consigliere di Città diversa Marco Cannito di cui si è discusso ieri all’interno della quinta commissione consiliare (politiche sociali). Esponenti della giunta, dirigenti di aziende partecipate, consiglieri comunali e cittadini potranno versare una quota, il tutto in forma volontaria e anonima.
“Questo vuole essere un percorso parallelo di sostegno – ha chiarito Cannito – per coloro che attualmente si trovano in una difficile condizione economica, tuttavia non vuole essere sostitutivo dell’autonomo sostentamento delle famiglie”.
“Non possiamo che leggere positivamente questo nuovo strumento che potrebbe configurarsi come una variazione di bilancio – ha affermato l’assessore al sociale Ina Dhimgjini – Dal canto nostro stiamo valutando i contributi del 5 e dell’8×1000 e posso dire che anche quest’anno parteciperemo al bando agevolazioni di Asa riservato alle fasce più deboli per un numero massi di 1500 persone”.

Il dibattito – D’accordo con la proposta di Cannito è il consigliere di Buongiorno Livorno Marco Bruciati, utile, a suo dire, per dare sostegno a quei cittadini in difficile situazione economica: “Tuttavia chiederei di affrontare con attenzione la questione riguardante la regolamentazione: servirebbe a mio avviso un database dove siano inseriti tutti i fondi di solidarietà sia pubblici sia privati, in modo da incrociare tutti i dati e vedere se c’è qualcuno che prende già più di un sussidio”. Anche il gruppo di maggioranza, attraverso Mirko Barbieri, fa sapere di essere favorevole all’idea avanzata dal consigliere di Città diversa: “Bisognerà decidere – ha detto – dove convogliare le risorse”.
Elisa Amato (Forza Italia) sebbene non contraria alla proposta, prima di votarla favorevolmente vorrebbe sapere chi gestirà il fondo, chi deciderà a chi dare i soldi, facendo poi presente che “la giunta ha già Reset, i consiglieri di maggioranza un’altra associazione, mentre i dirigenti destinano delle quote a un altro fondo. Iniziativa lodevole, ma che non vorrei rimanesse solo per i consiglieri di opposizione e i cittadini”. Lo stesso dubbio che ha Marco Valiani (Livorno bene comune): “Solo se unissimo i vari proventi potremmo fare qualcosa di realmente concreto”. Contrario invece è il Partito Democratico:”Pur apprezzando lo spirito dell’iniziativa – ha dichiarato Cristina Bini – riteniamo però che debba essere l’amministrazione a dover investire maggiormente sul sociale, invece di fare tagli, così come già è stato fatto durante questi due anni di mandato”. Nicola Meschinelli (M5S) propone invece che con le risorse del fondo non siano pagate le bollette nella loro interezza, bensì “ne dovrebbe essere pagata solo una parte, dal momento che potremmo correre il rischio che qualcuno se ne approfitti”.
Ciò nonostante la dirigente Barbara Cacelli ha messo in guardia sulla non facile strada dell’istituzione del fondo, che porta dietro di sé alcuni problemi, soprattutto legati al fatto che non avrà un budget fisso: “Ci sarà da capire se poterlo utilizzare mensilmente, – ha spiegato – bisognerà poi comprendere come poterlo attivare, per non rischiare di farlo essere un contenitore vuoto. Saranno questioni da affrontare con la Ragioneria e col settore del Sociale”.
Adesso prima di far arrivare in Consiglio, dove dovrà esser approvato anche il regolamento, la mozione (ancora suscettibile di emendamenti e cambiamenti) tornerà una seconda volta in commissione, dove sarà discussa con la parte tecnica.

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