Verso la delocalizzazione della “Caserma Polmare”
Si è tenuta nei giorni scorsi in Prefettura di Livorno, una importante riunione relativa all’Accordo di Programma per lo sviluppo e la trasformazione urbanistica degli ex Cantieri navali Orlando di Livorno e delle aree portuali limitrofe, e cioè l’accordo per Porta a Mare e Porto Turistico stipulato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il 1 agosto 2007. Alla riunione, convocata dal prefetto Tiziana Costantino, erano invitati i rappresentanti di Comune di Livorno, Questura di Livorno, Direzione Marittima di Livorno, Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima di Livorno, Autorità Portuale di Livorno, Agenzia del Demanio di Livorno. Per il Comune erano presenti l’assessore all’Urbanistica, Alessandro Aurigi, ed il dirigente tecnico architetto Riccardo Maurri.
Nell’accordo di programma del 2007 erano previste le modalità per la ricollocazione di uffici o strutture pubbliche aventi sede in immobili o aree del demanio marittimo o del demanio statale, al fine di una successiva assegnazione degli immobili e delle aree liberate a Porta a Mare S.p.A.
Le strutture, in base all’accordo, devono essere ricostruite in aree al di fuori della Porta a Mare, senza oneri per le amministrazioni pubbliche di riferimento, utilizzando i finanziamenti pubblici messi a disposizione dell’Autorità Portuale nell’ambito dell’operazione Porta a Mare.
In particolare, per quanto riguarda il Ministero dell’Interno, è interessata la “Casermetta Polmare”, nella quale sono allocati gli uffici della Polizia di Frontiera Marittima e della Squadra Nautica, e l’hangar adibito a ricovero dei natanti. Per queste due strutture l’accordo prevede la delocalizzazione su aree demaniali del Porto Mediceo che la Capitaneria di Porto ha appositamente affidato in gestione all’Autorità Portuale.
L’Autorità Portuale ha recentemente manifestato la disponibilità a partire con le opere per la realizzazione della rimessa natanti e della nuova “casermetta”, con una parte della palazzina destinata alla “Reggenza Fari” della Marina Militare. Durante l’incontro in Prefettura è emersa la necessità di rivedere alcuni aspetti relativi al posizionamento del nuovo edificio “Casermetta Polmare” e al suo assetto planimetrico, relativamente alla distribuzione degli spazi tra le due funzioni previste, riguardo, da un lato, alla richiesta avanzata dalla nuova Amministrazione comunale di rispettare il piano particolareggiato vigente relativo a quell’area, e, dall’altro, alla necessità di tenere in conto le esigenze funzionali della Polizia Marittima e della “Reggenza Fari”.
Al termine della discussione è stata fatta presente dal prefetto Tiziana Costantino, e convenuta da tutte le parti coinvolte, l’opportunità di aprire un tavolo tecnico specifico per affrontare rapidamente tutti gli aspetti progettuali ancora in attesa di soluzione, in modo da consentire quanto prima l’avvio delle procedure per la realizzazione delle opere.
Riproduzione riservata ©