Albero (di ferro) in piazza Cavour

Il vescovo striglia il Comune: giusto farlo. Per capodanno non ci saranno i fuochi d'artificio

L’albero di Natale si farà. Anzi si faranno. Sì perché alla fine saranno due. Il primo, quello di cui vi abbiamo dato notizia in anteprima, è arrivato in piazza Grande (nelle foto di Simone Lanari. Clicca sul link in fondo all’articolo per vedere il video). Oggi pomeriggio, giovedì 18 dicembre intorno alle 14,30, ecco i tecnici del Comune di Livorno pronti sul posto in piazza Cavour per iniziare l’allestimento del secondo albero, stavolta di ferro, che questa sera si illuminerà a festa. Giuseppe Abate, titolare dell’omonima ditta di edilizia, è colui che ha deciso di farsi carico del progetto assieme a un pool di imprese del settore (Di Gabbia, Stil, Barbini – vivaisti di Grosseto che forniranno la pianta – e Lonzi Metalli.
Abate ha avuto l’idea di farsi promotore dell’iniziativa giovedì scorso dopo che il Comune aveva annunciato la mancanza di fondi. “Abbiamo fatto 30 restaurando piazza Grande, abbiamo deciso di fare 31”, spiega l’imprenditore contattato telefonicamente in serata. “Non avere l’albero ci sembrava uno schiaffo alla città e così ci siamo messi all’opera”. Abate ha anche incontrato il vescovo. “Monsignor Giusti, che ringrazio pubblicamente – dice Abate – ci ha fin da subito appoggiato”. Nei giorni successivi Monsignor Giusti si è fatto portavoce degli imprenditori ricevendo il via libera del Comune. “Pensiamo di posizionarlo mercoledì 17 dicembre. La spesa? Tra i cinque e i diecimila euro.
Nei prossimi giorni invece sarà allestito un secondo albero in piazza Cavour, esattamente nell’area pedonale della piazza. Non sarà una pianta ma un albero di luci artificiale con illuminazione cangiante a led. L’albero verrà posizionato con il coordinamento degli attivisti del Movimento 5 Stelle che provvederanno anche, in collaborazione con la Ditta Bettarini, ad illuminare le due nuove palme di piazza Grande di fronte alla facciata del Duomo.
Un ulteriore decoro alla città arriverà da un imprenditore cittadino ( vuole mantenere l’anonimato) che provvederà a finanziare l’illuminazione in via Cairoli.

L’intervento del vescovo – Il sagrato del duomo ogni anno ha ospitato l’albero di Natale a cura del Comune. Non possiamo dimenticare la gioia del Natale, anche in un tempo di crisi ed è sempre importante mantenere vive le nostre tradizioni, se poi un albero addobbato e luminoso riesce anche a rendere più bello il centro storico e a portare lavoro agli esercizi commerciali che ci sono, perché rinunciarvi. Certo, ben vengano donazioni per realizzarlo, ma non c’è mica bisogno di esagerare…penso che poche centinaia di euro non avrebbero influito sul bilancio comunale, forse si poteva mettere una tassa in più…tanto ce ne sono tante! – afferma il vescovo Simone ironicamente – E’ sempre un peccato dover rinunciare ad un simbolo natalizio, per questo sono stato molto felice di appoggiare la ditta che si è proposta per allestirlo. La questione non è chi lo fa, né quanto farlo grande o costoso, ma farlo o non farlo, e in questi giorni difficili, un albero, simbolo di vita, pieno di colori che danno voce alla festa, è sicuramente un segno di speranza per la città.

L’albero della crisi – Dopo le polemiche seguite ai nostri articoli, che per primi hanno annunciato che quest’anno l’albero di Natale in piazza Grande non sarebbe stato allestito, la risposta (sarcastica) dei livornesi non si è fatta attendere. Davanti al Duomo, a simboleggiare il Natale, è spuntato un albero-beffa. Beffa perché è alto circa 1,50 metri, ma soprattutto è stato addobbato non con le classiche palline ma con dei piatti, alcuni con scritto “il piatto piange”, su un altro invece c’è scritto “trw”. Un segnale – inequivocabile – di come la città abbia mal digerito la decisione della giunta di tagliare su uno dei simboli della città durante le feste. Di chi è stata l’idea? Ecco, in esclusiva, la foto che mostra chi sono gli ideatori.

Dietrofront del Comune – E a sorpresa l’assessore al turismo Nicola Perullo, invitato a commentare l’iniziativa dei tre livornesi, annuncia: “Stiamo studiando soluzioni in extremis per riportare l’albero in piazza. Non saranno risorse pubbliche, è finita l’epoca dei soldi facili dal Comune, ma i fondi arriveranno da risorse alternative, come per esempio gli sponsor. La prossima settimana sapremo se ciò sarà possibile”.

I residenti si comprano la luminaria – In via Badaloni i residenti hanno deciso di autofinanziarsi acquistando quattro luminarie (leggi qui i dettagli).

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