Piano della Mobilità, piace quello di Lamberti. Più cara la sosta vicina al centro

Il nuovo piano della mobilità sarà pronto solo alla fine di quest’anno o al più tardi a inizio 2016. In sesta commissione consiliare (vivibilità urbana) doveva essere il giorno della presentazione del nuovo disegno, invece quello che l’assessore alla mobilità Giovanni Gordiani ha portato in aula è stata solamente una prima bozza: “Non vi stupirò con effetti speciali – ha affermato Gordiani – per fare un piano sulla mobilità bisogna innanzitutto avere i piedi per terra, partendo da ciò che in questi anni è stato fatto o proposto. Non possiamo dimenticare ciò che di buono è stato fatto in passato, le cose ci sono e attualizzandole si potrebbero riutilizzare, il vecchio piano della mobilità, risalente al 2000, è lo strumento normativo di base dal quale si deve ripartire”.
Ma che cosa prevedeva il documento redatto quindici anni fa dall’assessore della giunta Lamberti, Simone Maltini? Idee che trovano la piena condivisione di Gordiani come la valorizzazione del trasporto pubblico locale, la riduzione dell’utilizzo del mezzo privato, la promozione della mobilità ciclabile (una delle azioni per cui era stato previsto il progetto era la creazione di parcheggi di interscambio con la possibilità di bikesharing):”Mi ero fatto convincere del fatto che il piano fosse ormai vecchio – ha commentato l’assessore – mentre mi sono accorto che molte delle cose che intendiamo realizzare sono già contenute in quel documento”. Gordiani ha poi spiegato che con ieri è stato creato “il contenitore di un percorso che mi auguro sia di reale partecipazione, per il quale vogliamo coinvolgere residenti, commercianti, comitati e associazioni: il nostro obiettivo è arrivare non a un’enunciazione di principi, so che il ridisegno della mobilità cittadina potrebbe rivelarsi un campo minato, ma vogliamo arrivare a qualcosa di concreto. Non faremo interventi ‘spot’, la realizzazione del nuovo disegno sarà forse lenta, ma dovremo essere sicuri di ciò che faremo”. Insieme al piano della mobilità la nuova amministrazione ha intenzione di cambiare anche il piano della sosta, risalente agli anni ’90: la proposta avanzata da Gordiani, a cui stanno già lavorando gli uffici, prevede che più ci si avvicinerà ai parcheggi del centro città più si pagherà. Polemiche le opposizioni: da una parte Elisa Amato (Forza Italia) ha ammessso la sua confusione riguardo alla linea tenuta dall’amministrazione: “Più si va avanti e meno comprendo cosa si stia facendo, sono passati 13 mesi e siamo ancora fermi alla fase delle riflessioni”. Marco Bruciati (Buongiorno Livorno) ha invece chiesto se il nuovo piano della mobilità andrà nella direzione tracciata dalla ‘Campagna 10 minuti’ voluta dal Wwf e sottoscritta l’anno scorso da tutti i candidati sindaci. Marco Ruggeri (Pd) ha invece invitato l’assessore a “non separare il piano della mobilità dal piano strutturale e da una revisione del piano dei servizi”. Da Daniele Esposito (Movimento 5 stelle) è invece arrivata l’esortazione “ a chiudere il centro cittadino alle auto, altrimenti il livornese medio non cambierà la sua mentalità, facendo rimanere deserti parcheggi di scambio e piste ciclabili”. Dal consigliere Edoardo Marchetti (M5S) è giunta, infine, la proposta di chiudere alcune aree non solo al transito delle auto ma anche a quello degli scooter.

Riproduzione riservata ©