Più di 25mila multe mai pagate: buco da 30 mln
La maggior parte degli avvisi, oltre 25 mila riguardano le violazioni al codice della strada, per un totale da incassare di 20,5 milioni di euro
di letizia
“La questione della riscossione dei crediti arretrati da riscuotere è un problema che riguarda tutta Italia, basti sapere che Equitalia debba ancora riscuotere 880 miliardi, di cui l’85% dei quali considerati difficilmente riscuotibili”. A dirlo è stato, durante la seduta della seconda commissione consiliare di venerdì, il dirigente dell’ufficio tributi Alessandro Parlanti. Anche la nostra città non sembra essere da meno, i livornesi non sembrano essere infatti quelli che si chiamerebbero ‘ottimi pagatori’: dal 2012 a oggi, cioè da quando tutte le entrate comunali sono passate sotto il controllo del Centro unico di riscossione, sono state emesse 32.000 ingiunzioni di pagamento, per un valore totale di oltre 33 milioni di euro. Di cui sono stati riscossi, ha fatto sapere Parlanti, 3,8 milioni di euro.
La maggior parte degli avvisi, oltre 25 mila riguardano le violazioni al codice della strada, per un totale da incassare di 20,5 milioni di euro: al 16 settembre, data alla quale i dati sono aggiornati, solamente il 7,16% di coloro che avevano ricevuto l’ingiunzione avevano pagato, versando poco più di 1,4 milioni. Gli altri procedimenti interessano invece i mancati versamenti dell’Ici (2.255 ingiunzioni, per un valore di 7 milioni di euro, con una percentuale di rientro del 30%, 1,894 è stata la cifra incassata), la tassa sull’occupazione del suolo pubblico (con 1587 ingiunzioni e due milioni di crediti, di cui sono rientrati 275 mila euro), la Tarsu (237 ingiunzioni e un credito di 780 mila euro), l’imposta comunale sulla pubblicità (338 ingiunzioni, con un credito di 1,33 milioni di euro), le tasse sull’edilizia, i canoni patrimoniali e quelli per i mercati.
Analisi dei crediti: Oltre il 77,2% delle ingiunzioni sono al di sotto dei mille euro, mentre il 19,2% sta tra i mille e i cinquemila euro. Il restante 3,6% si divide invece tra avvisi di pagamento che vanno da 5 a 20.000 euro ( il 3,2%) e infine oltre 20.000 euro (appena lo 0,4%).
Nuove ingiunzioni: Nei prossimi mesi, saranno inviate, ha riferito ancora il dirigente dell’ufficio entrate, saranno inviati altri avvisi di pagamento: 29.000 riguarderanno ancora le infrazioni al codice della strada (19.000 interesseranno le multe elevate dal primo febbraio 2011 al 31 dicembre 2012 e 10.000 per le contravvenzioni fatte durante l’anno 2013), e ancora 1.000 inerenti i tributi, 3.000 rette e mense scolastiche e infine 300 riguardanti somme di varia natura patrimoniale. “Già dall’inizio del 2016 – ha spiegato ancora Parlanti – abbiamo intenzione di emettere ingiunzioni di pagamento per la mancata riscossione della Tari, imposta che per il Comune genera i priblemi maggiori. Il nostro ufficio ha già provveduto a elaborare un documento sulle strategie di riscossione, che la prossima settimana sottoporremo all’assessore Lemmetti”.
Bilancio consolidato: Dopo la bocciatura dello scorso settembre da parte sia della maggioranza sia delle opposizioni, in seconda commissione si è tornati a discutere del bilancio consolidato sperimentale 2014. Nel rendiconto ora è stato inserito anche l’esercizio 2014 di Aamps, proprio a causa degli ingenti debiti dell’azienda dei rifiuti il conto economico da un attivo di 10 milioni e 140 mila euro della ‘prima versione’ a una passività di 2,6 milioni.
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