Tavolo per il lavoro. C’è l’ok del Consiglio

Con 22 voti favorevoli approvata in Consiglio l'istituzione di un tavolo di lavoro per la gestione delle vertenze occupazionali. Ma non sono mancate le polemiche

di letizia

Con 22 voti favorevoli e un astenuto è stata approvata in Consiglio l’istituzione di un tavolo di lavoro per la gestione delle vertenze occupazionali del territorio. Prima della ratifica dell’atto tuttavia non sono mancate polemiche tra la maggioranza e l’opposizione. “L’obiettivo principale della creazione del tavolo – ha affermato Andrea Raspanti (Buongiorno Livorno) che insieme al collega Marco Bruciati ha firmato la proposta – è quello di rendere reale la parola partecipazione, in modo di realizzare un canale di comunicazione tra il Comune e i lavoratori. A Livorno da anni ormai manca una conoscenza dettagliata della situazione del territorio, coinvolgendo chi conosce da vicino ciò che accade, potrebbe essere utile anche sulle decisioni da prendere. Ritengo che l’attivazione di questo strumento sia fondamentale”. Marco Cannito (Città diversa) ha richiamato le due precedenti mozioni approvate all’unanimità dal Consiglio comunale con le quali si impegnavano il sindaco e la giunta a costituire un tavolo interistituzionale per seguire le varie vertenze occupazionali: “Mi chiedo – ha affermato il consigliere – perchè non siano state attuate. Nel vostro programma elettorale veniva citato poi un piano straordinario per il lavoro, che fine ha fatto?”.
L’assessore al lavoro Francesca Martini dal canto suo ha risposto di non avere niente in contrario “a fare un altro tavolo, devo dire però che ne esistano già altri. Mi pare comunque che il Comune stia mettendo grande impegno nel seguire le vertenze, in ogni caso sono convinta che l’organo migliore per rapportarsi coi lavoratori siano le commisioni. Non capisco quindi la richiesta di costituire un tavolo al quale le opposizioni non sarebbero presenti”. Il capogruppo del Partito democratico Marco Ruggeri ha rintuzzato la responsabile al lavoro ribattendo che “il tavolo sulle vertenze non è la terza commissione consiliare, ma si tratta di uno strumento dove è giusto che ci sia il sindaco o un suo delegato e non le forze politiche. Secondo noi la verità è che non volete farlo perchè avete paura del confronto con l’esterno. Non ci potete più prendere in giro, se la mozione sarà approvata il tavolo dovrà essere fatto”.
Alessio Batini (Movimento 5 stelle) difende invece quanto è stato fatto dalla maggioranza durante questo primo anno di legislatura: “Abbiamo audito in commissione tutti coloro che ce lo chiedevano, sono stati compiuti sopralluoghi, non si può dire che non sia stato fatto niente”. La mozione di Buongiorno Livorno è stata approvata infine con due emendamenti del gruppo di maggioranza, che ha chiesto la trasmissione in streaming delle riunioni del tavolo sulle vertenze e che ciò che emergerà dalla discussione passi dalla terza commissione consiliare.

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