Deflazione record. “Gestioni sbagliate”
Livorno città record per deflazione. Lo ha detto l’Istat pubblicando questa speciale graduatoria delle prime dieci città che riportano i più alti indici di malessere causati dalla crisi.
Ecco il commento integrale del sindaco Nogarin a questa notizia – “Guardo con attenzione ai dati Istat che, per il secondo mese consecutivo, assegnano alla nostra città un dato record di deflazione, passando dallo 0,5% del mese di giugno allo 0,7% del mese di luglio. Se ci si sofferma solamente a questo elemento di valutazione non può essere certo rassicurante che il trend dei consumi viaggi quasi in tutto il Paese sotto lo zero; ad un calo dei consumi si accompagna conseguentemente un calo della produzione innescando un’ulteriore spirale recessiva.
Tuttavia non si può non tenere conto di quanto i livornesi abbiano una propensione, soprattutto nei momenti di difficoltà, a “mettere fieno in cascina”, risparmiando pure quando anche con il calo dei prezzi avrebbero la possibilità di potere spendere.
Politicamente viene da domandarsi a quanto sia effettivamente servita la misura degli “80 euro”, e se la riduzione del carico fiscale, necessaria a recepire tali risorse, anziché configurarsi come uno stimolo per i consumi, in realtà abbia solo comportato minori trasferimenti verso gli enti locali, con inevitabili ricadute in termini di minori servizi ai cittadini, a partire da scuole e asili.
Queste riflessioni non devono ovviamente rappresentare una scusa per il Sindaco e per la Giunta per non cercare di contribuire ad arginare questo fenomeno che rischia di generare ulteriore recessione. E’ fondamentale puntare verso una complessiva riduzione delle tariffe cittadine a favore del commercio, con il passaggio da Tosap a Cosap, puntando ad una tariffa puntuale di quella dei rifiuti che generi percorsi virtuosi anche dal punto di vista lavorativo (come la nascita di distretto del riciclo).
Nel programma è previsto un rilancio dell’offerta turistica livornese, misura che, accompagnata dalla complessiva riqualificazione cittadina, sappia valorizzare le ricchezze artistiche, culturali, enogastronomiche, ludico-sportive.
La difesa dell’occupazione, viste le molte vertenze, è sicuramente una condicio sine qua non perché questo fenomeno deflattivo non si acuisca ulteriormente, su questo versante il Comune di Livorno è impegnato con la nuova amministrazione.
E’ chiaro che il rilancio economico produttivo generale della città rappresenta lo snodo su cui, come Comune, nell’ambito delle nostre competenze, focalizzeremo la nostra attenzione.
Pur senza polemica mi sembra però che sia oggettivo rilevare come il dato di giugno e quello di luglio rilevino una specificità negativa della nostra città che evidentemente risente di anni politiche sbagliate.
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