Impianti, pronti 500mila euro. “Ma basta soldi”

"Dobbiamo sederci a un tavolo, Amministrazione, Società Sportive, privati, non fare contrapposizioni tra “buoni e “cattivi”, ma individuare soluzioni condivise"

di Irene Spagnoli

“E’ ingiusto interpretare la realtà sportiva di Livorno in termini di degrado, bensì è più giusto dire che la crisi che sta attraversando la città ha colpito anche lo sport” (leggi qui l’intervento di Buongiorno Livorno sul Campo Scuola).  Lo ha dichiarato l’assessore dello sport e del turismo, Nicola Perullo, in una conferenza stampa durante la quale, insieme al dirigente del settore Sport, Massimiliano Bendinelli, alla responsabile degli impianti sportivi Marcella Previti e al dirigente del settore Manutenzioni Mirko Leonardi, ha fatto il punto sullo stato manutentivo degli impianti sportivi di proprietà comunale, sugli interventi fatti e quelli previsti, anche alla luce di recenti polemiche sulle condizioni del camposcuola “Martelli”.
L’assessore ha annunciato che il Comune sta valutando la possibilità di poter anticipare al 2015 la spesa per gli investimenti negli impianti sportivi prevista per il 2016. Si tratta di 500 mila euro destinati alla manutenzione degli impianti comunali, escluso lo stadio che ha una voce a sé (oltre 700 mila euro per investimenti per il risanamento del cemento armato e per il miglioramento degli impianti antincendi della curva sud). In questi 500 mila euro potrebbero rientrare anche interventi per il camposcuola, ed eventualmente per dotare la tribunetta di una copertura per ripararsi quando piove.
Per far capire l’importanza dello sport a Livorno diamo la parola ai numeri: nella nostra città contiamo 11 campi di calcio, 2 da rugby, uno stadio, 3 complessi sportivi plurifunzionali, 2 complessi polifunzionali per piscine, un pala scherma, 2 palazzetti dello sport, l’ippodromo, 16 palestre alcune delle quali scolastiche, 2 piste di pattinaggio, un campo da softball e un campo da baseball. Quasi undicimila persone utilizzano impianti sportivi e al campo scuola circa 1000 persone transitano ogni giorno. “Dunque – ha voluto sottolineare Perullo –  eventuali “carenze” negli impianti non dipendono dalla cattiva volontà o dalla mancanza di attenzione, ma anzi, c’è l’intenzione di poter rilanciare il settore, possibilmente creando delle sinergie e collaborazioni. Non è più il momento delle vacche grasse in cui si diceva “Comune, trovaci i soldi”. Ora dobbiamo sederci a un tavolo, Amministrazione, Società Sportive, privati, non fare contrapposizioni tra “buoni e “cattivi”, ma individuare soluzioni condivise come dovrebbe fare una comunità per far fronte alla carenza di risorse economiche”. E a questo proposito l’assessore ha voluto fare un inciso sul camposcuola, oggetto  di recenti polemiche. “E’ vero, si tratta di un impianto vetusto, ma nella sua vetustà mantiene una dignità sul piano della funzionalità e della pulizia”.
L’assessore, insieme ai funzionari, ha voluto precisare che il camposcuola non è un impianto trascurato: il costo di gestione annuale per il Comune è di circa 200 mila euro tra personale utenze e manutenzioni ordinarie, e a questo va aggiunto che sono stati spesi nel 2014 150 mila euro per la realizzazione della nuova pista di atletica, omologata per le gare regionali, mentre in precedenza era omologata solo per le competizioni provinciali. La responsabile del settore ha voluto smentire che la nuova pista si allaghi, precisando che è stato un problema che si era effettivamente manifestato alla fine dei lavori, ma che è stato risolto con accorgimenti tecnici.
Per quanto riguarda possibili investimenti, come sulla gabbia,“invitiamo la Federazione di Atletica a sedersi con noi a un tavolo – ha detto l’assessore –  per individuare soluzioni, tenendo conto che non può essere il Comune a far fronte a tutto. Se hanno proposte le prenderemo in considerazione”.
Il professor Perullo ha voluto evidenziare che il Comune ha a che fare con un patrimonio di impianti sportivi assolutamente significativo sul piano dei numeri e assai oneroso da mantenere (nonostante lo sport non sia una tra le funzioni obbligatorie dei Comuni), ricordando anche il forte impegno economico recentemente sostenuto per la rifunzionalizzazione delle piscine. Lo stadio in particolare è costoso e impegnativo, e “abbiamo fatto una riunione con la società B Futura che analizza criticità e costi per ristrutturazione o rifacimento totale degli stadi, vedremo se è possibile strutturare un progetto”.
Oltre agli impianti che gestisce direttamente, quali il camposcuola e lo stadio, il Comune possiede e deve mantenere, circa altri 60 impianti sportivi, che vengono gestiti da società con affidamento tramite gara. Tra questi, 11 campi di calcio, 2 da rugby più uno stadio di rugby,3 impianti polifunzionali per calcio, pallavolo,pattinaggio,microracing e tennis, 2 polifunzionali con piscine, 1 palascherma, 2 palazzetti per lo sport, il Modigliani Forum per gli eventi, 1 ippodromo, 16 palestre scolastiche utilizzate il pomeriggio da società sportive, 3 piste di pattinaggio, 1 campo da softball, 2 impianti per il baseball e da ora un impianto per il golf. Le gare di affidamento prevedono che le società volturino le utenze,si occupino della manutenzione ordinaria, della custodia del bene e della gestione dell’attività sportiva. Il bilancio dell’Ente, per la concessione degli impianti sportivi registra annualmente entrate pari a circa 550 mila euro e spese dirette per manutenzioni e contributi a sostegno delle stesse società pari a circa 760 mila euro. “Questo, per far capire quanto oneroso è l’impegno del Comune – ha concluso il professor Perullo – e senza polemica, come sia ingiusto accusare l’Amministrazione di trascuratezza senza tener conto del contesto, appunto quello dei tagli al bilancio, in cui l’ente si deve muovere”.

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