Terme del Corallo, le immagini amarcord
Il video è stato montato da un nostro lettore e esperto del settore, Marco Sisi, con le immagini dell'istituto Luce
Nel 2014 si rinnova un appuntamento biennale di grande importanza per il FAI, il censimento de “I Luoghi del Cuore”, un’iniziativa promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo attraverso la quale si chiede ai cittadini di soffermarsi a riflettere su quale luogo del proprio territorio abbia un posto speciale nel loro cuore, un luogo al quale sono emotivamente legati e che vorrebbero fosse protetto, e di segnalarlo attraverso la propria firma. Tra i candidati ci sono anche le Terme del Corallo.
Tutti i cittadini potranno trovare le schede di raccolta firme nei punti FAI “Libreria Belforte” in via della Madonna 31 e “Antichità il Quadrifoglio” posto in via Enrico Mayer 66, oltre alla nostra sede nel Museo di Storia Naturale di Villa Henderson sito in via Roma 234. I cittadini potranno anche segnalare il bene a questo indirizzo internet, oppure potranno scaricare la applicazione per smartphone “I Luoghi del Cuore” disponibile su App Store e Google Play. “Inoltre – spiega il presidente Fai Livorno, Emanuele Guidotti – durante i principali eventi della stagione estiva e presso gli stabilimenti balneari i volontari e delegati della nostra Fondazione o delle Associazioni che decideranno di collaborare a questa iniziativa si impegneranno per incontrare i cittadini che potranno così chiedere le informazioni che desiderano e naturalmente firmare per il monumento”.
“Il progetto Fai – prosegue Guidotti – ha l’obiettivo di coinvolgere concretamente tutti i cittadini, di qualsiasi età e nazionalità, di sensibilizzarli nei confronti del nostro patrimonio artistico e paesaggistico e di favorire l’aggregazione e la collaborazione fra comunità e istituzioni al fine di proteggere e valorizzare tale patrimonio”.
Per ogni altra informazione: www.fondoambiente.it. Mail: [email protected] e Facebook: https://www.facebook.com/fai.delegazionedilivorno. Nell’auspicio che questo possa essere il primo passo di un percorso di recupero di tutti i beni della nostra città.
Il servizio del Tg2 – Le Terme del Corallo sono state al centro di un servizio in onda al Tg2, domenica 15 giugno, nell’edizione serale delle 20,30. (guardalo qui dal minuto 20,10). Nel corso del servizio è stata intervistata Silvia Menicagli (nella foto) che ormai da anni segue le sorti delle Terme, tanto da aver fondato un’associazione onlus e una pagina Fb. Nel servizio Sono intervenuti anche due dirigenti del Comune, Riccardo Maurri e Massimo Patania, che hanno messo in evidenza il fenomeno del vandalismo e hanno spiegato gli interventi – molto costosi – che sono in corso per la messa in sicurezza dell’edificio (attualmente è in corso un intervento nella Sala Mescita). Staremo a vedere se questo servizio servirà ad accelerare i tempi di riqualificazione della struttura.
La troupe della Rai ha effettuato il servizio su segnalazione proprio di Menicagli in merito alle nuove agevolazioni fiscali per chi investe in beni storici, varate con il decreto Franceschini. “Il Tg2 – dice la promotrice della onlus – vuole creare un database di beni da salvare da proporre ai nuovi “mecenati” e tra questi ci saranno le Terme. Con l’occasione ho voluto, inoltre, promuovere a livello nazionale la campagna Fai dei “luoghi del cuore” la cui delegazione livornese ha decretato per il 2014 incentrata sulle Terme del Corallo. La campagna terminerà il 30 novembre e per quella data dovremmo aver raccolto 70.000 firme”.
Le Terme nello “Sblocca Italia” – Sono le Terme del Corallo la struttura comunicata dal sindaco Filippo Nogarin al premier Matteo Renzi, in relazione al decreto Sblocca Italia, provvedimento, com’è noto, teso a far ripartire opere ferme o ancora da mettere in cantiere anche con il concorso dei privati. “Segnaliamo questo meraviglioso complesso monumentale – si legge nella nota del Comune di Livorno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – nella convinzione che il Governo possa contribuire non soltanto allo sblocco dei finanziamenti regionali finora richiesti dal Comune, ma anche mettendo in campo provvedimenti specifici capaci di attrarre investimenti di capitali pubblici o privati per un suo definitivo restauro e riuso, con conseguente accrescimento dell’identità culturale della nostra Città e del nostro Paese”.
Danneggiato gravemente nel 1968 da un incendio, l’antico stabilimento termale delle “Acque della Salute”, splendida struttura liberty attiva fino alla Seconda Guerra Mondiale, fu acquisito al patrimonio comunale nel 2009.
Il Comune ha finora restituito ai cittadini il parco, 4 mila metri quadri di area a verde, riportandolo al suo aspetto di inizio Novecento. L’intervento ha comportato una spesa di 459 mila euro, comprensiva degli arredi (panchine, giochi, recinzioni), degli impianti (illuminazione, fognario e irriguo) e di opere di messa in sicurezza delle alberature oltre a nuove piantumazioni di perenni fiorite. L’inaugurazione è avvenuta nel giugno 2013. Ha inoltre avviato i lavori di rifacimento del padiglione delle Mescite, quale primo intervento di messa in sicurezza (168.796 euro) degli edifici monumentali e di tutti gli apparati decorativi presenti all’interno.
Gli interventi finora eseguiti dal Comune sono stati candidati, nel luglio 2013, al bando regionale denominato “Investire in cultura” (di cui al Decreto Regione Toscana n.2439 del 17.6.2013), chiedendo un contributo di circa 350.000 euro da poter reinvestire in altri interventi di messa in sicurezza del complesso monumentale. Purtroppo, per motivi probabilmente legati al Patto di Stabilità, la Regione non si è ancora pronunciata relativamente all’assegnazione dei contributi di questo bando. Nell’ottobre 2013, nell’ambito dell’iniziativa del FAI denominata “6° censimento de I luoghi del cuore”, il Comune ha candidato il progetto di restauro degli infissi del Salone delle Mescite per un importo di 30.000 euro. Purtroppo senza ottenere il risultato sperato.
Cenni storici – Il complesso delle Terme della Salute, la cui costruzione iniziò nel 1903 su progetto dell’ing. Angiolo Badaloni, fu inaugurato il 31 luglio 1904. La struttura ebbe subito un notevole successo, incrementando la fama turistica della città, all’epoca all’avanguardia in Europa per le villeggiature legate ai bagni di mare. Il grande stabilimento, in stile liberty, costituito da un padiglione principale, collegato agli adiacenti fabbricati da un porticato e da altre piccole costruzioni sparse nel grande parco, fu attivo fino alla vigilia della seconda guerra mondiale. Il progetto delle opere a verde è attribuibile a un giardiniere che in quel periodo lavora per il Comune di Livorno, Pietro Paoletti il quale è anche l’esecutore materiale della sua realizzazione.
L’area rimane di proprietà comunale fino al 1919, quando è acquistata dalla famiglia Chayes, industriali livornesi del corallo. Negli anni ’40, lo stabilimento viene chiuso per parziale esaurimento del bacino idrico. Dopo la guerra il complesso è ceduto alla Società “Corallo Acque della Salute” che lo converte all’uso industriale, imbottigliandovi bibite ed acque minerali. In seguito diviene proprietà della Coca-Cola che produce bevande fin quando la falda non risulta inquinata. Nel 1968 un incendio devasta il grande padiglione, che da qualche tempo è stato trasformato in sala da ballo; infine nel 1982, la costruzione del cavalcaferrovia ne oscura il grande prospetto liberty, determinando il definitivo abbandono del complesso. Le aree sul retro dell’edificio principale sono usate, fino a tutti gli anni ’90, come zona di deposito e stoccaggio.
Nel 2005 un pool di costruttori livornesi acquista l’area e presenta un piano di trasformazione urbana che prevede la realizzazione di 6 stabili per civile abitazione nella parte nord del complesso con l’impegno a cedere all’Amministrazione Comunale gli edifici monumentali dell’ex-stabilimento termale, insieme ad un contributo economico per i primi interventi di messa in sicurezza delle costruzioni e del parco.
L’intervento di Aamps – Metalli, plastiche, legno, carta e cartone. Perfino estintori, bombole del gas, batterie e siringhe. I rifiuti che gli operatori di Aamps, su indicazione dell’amministrazione comunale, hanno raccolto all’interno delle “Terme del Corallo” sono presenti in grandi quantità. Tonnellate di materiali abbandonati e accatastati negli anni che saranno avviati a smaltimento per favorire la messa in sicurezza del Padiglione Mescita dell’antico stabilimento “Acque della Salute”, il cui cantiere è stato aperto recentemente, e del padiglione degli studi medici dove recentemente si è sviluppato l’incendio.
Sull’onda delle ultime notizie (che trovate negli articoli qui sotto) vi mostriamo un video relativo alle Terme che furono. Il video (come di consueto potete trovare il link in fondo all’articolo) è stato montato da un nostro lettore e esperto del settore, Marco Sisi, con le immagini dell’istituto Luce. Oltre allo stabilimento potrete vedere piazza della Repubblica e via Cairoli. Musica di sottofondo, l’intermezzo di Cavalleria Rusticana.
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