Il Comune rinegozia i mutui: 1,2 mln in più in cassa
di letizia
Nel Consiglio dei ministri di domani dovrebbe essere approvato il decreto riguardante gli enti locali che tra i suoi punti vede la rinegoziazione 2015 dei mutui Cassa Depositi e Prestiti. Se così avverrà ci sarebbe la possibilità per i Comuni di allungare, come ha spiegato l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti il 3 giugno in Consiglio comunale, il periodo di restituzione dei soldi presi in prestito, quindi si avrebbe una riduzione della rata da pagare, la quale però sarà spalmata nel tempo. Le minori uscite che ne deriverebbero (per Livorno si parla di 1,2 milioni di euro) potrebbero essere impiegate nella spesa corrente del Comune di Livorno ed essere destinate a specifiche aree. Così facendo però la scadenza di pagamento avverebbe nel 2025. “Questa operazione sarà vincolata – ha sottolineato Lemmetti – all’approvazione dell’atto normativo sugli enti locali. e potremmo in qualche modo tamponare i fondi che non vengono erogati al nostro comune. È bene ricordare che al momento si tratta solo di un’ipotesi”. Tuttavia mancano pochi giorni per sottoscrivere la rimodulazione dei mutui (5 giugno) e per la presentazione della documentazione (12 giugno).
Elisa Amato (Forza Italia) ha chiesto, qualora queste minori uscite ci fossero, dove sarebbero destinate. Mentre il capogruppo del Partito Democratico Marco Ruggeri fa presente come “ questa operazione tra dieci anni graverà su chi governerà. Tuttavia attualmente ci sono le condizioni – ha aggiunto il consigliere – per poter utilizzare le minori risorse in uscita per sanare alcune vicende: una fra tutte i tagli al sociale, per i quali abbiamo sempre ribadito la nostra contrarietà. Parte dei soldi potrebbero essere usati per i lavori socialmente utili, giacchè il bando è appena uscito. Non usiamo quindi questi soldi per fare bella figura ma per costruire qualcosa di concreto”. Andrea Raspanti (Buongiorno Livorno) sostiene che “posto che non sarebbe considerato un atto di buona amministrazione, esistano tuttavia le condizioni per rinegoziare i mutui e usare i minori fondi che usciranno per chi è in difficoltà a causa dell’esaurimento degli ammortizzatori sociali, per il reinserimento delle agevolazioni Tari, per la marginalità sociale e la disabilità. Purtroppo sono tanti i temi in cui si potrebbe intervenire”. Alessandro Mazzacca (Movimento 5 stelle) invita però “a non illudere alcuni cittadini rispetto ad altri, visto che purtroppo i soldi potrebbero essere stanziati per varie situazioni. Come gruppo consiliare chiediamo a sindaco e giunta di presentare un piano di destinazione dei fondi in Consiglio comunale, non appena il provvedimento sugli enti locali sarà licenziato dal Governo”. Anche Marco Cannito (Città diversa) esorta alla cautela: “Va bene fare proposte su come ripartire i minori denari che usciranno, tuttavia va spiegato bene alle persone cosa stiamo facendo, e che al momento è solo un’ipotesi, in modo da non creare illusioni o peggio guerre tra poveri”. Il sindaco Filippo Nogarin ha ribadito come quei minori pagamenti darebbero ossigeno alle casse comunali: “Abbiamo oggettivamente e veramente bisogno di quei soldi da poter inserire nella spesa corrente: capisco l’invito alla cautela, da parte nostra però siamo sempre stati chiari sulle condizioni. Tuttavia serve adesso una risposta per la città adesso e quest’esigenza ci ha spinto a prendere una decisione del genere. È una possibilità che abbiamo cercato di costruire tanta è la fame, questi soldi tuttavia, dobbiamo ricordarlo, non li abbiamo ancora in tasca. Ci siamo ritrovati a dover fare un’operazione di questo tipo – ha concluso il primo cittadino – quando con lo Stato, con la Regione e con l’Asl vantiamo crediti milionari: è la prima volta che si verifica una circostanza così e va denunciata. Abbiamo bisogno di quei soldi, senza i quali non potremmo continuare a programmare le azioni dell’amministrazione”. Dal canto suo Lemmetti ha ribadito come al momento sia “prematuro dire dove saranno spesi questi fondi. La giunta però farà tesoro delle proposte fatte, ma deciderà in un secondo tempo cosa fare”. Elisa Amato invece, in qualità di presidente della commissione consiliare bilancio, ha dato la sua disponilbilità a convocare, quanto prima, una riunione che abbia come punto all’ordine del giorno la discussione su dove destinare le minori uscite derivanti dalla rimodulazione dei mutui. Al termine della seduta, la delibera con la quale si autorizza la rinegoziazione dei prestiti è stata approvata con 17 voti favorevoli arrivati dalla maggioranza e 12 astenuti (tutte le opposizioni).
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