Polo tecnologico e i 5 milioni, valzer di interventi

Intervengono anche l'assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo e il consulente del lavoro della Regione, Gianfranco Simoncini

Nogarin replica duramente al consigliere regionale Pd, Francesco Gazzetti, a proposito dei 5 milioni “inutilizzati”, come sostiene lo stesso Gazzetti, per il polo tecnologico. Nelle ore successive sono intervenuti nel dibattito anche l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo e del consulente del lavoro della Regione, Gianfranco Simoncini.

L’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo – Nessun mancato impegno da parte della Regione riguardo alla realizzazione del Polo tecnologico e incubatore di impresa di Livorno. La Regione semmai attende indicazioni dal Comune di Livorno alcuni elementi essenziali dell’accordo di programma per dare il via all’operazione: localizzazione, progetto e cronoprogramma. L’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo interviene nella querelle tra il sindaco livornese Filippo Nogarin ed i consigliere regionale del Pd Francesco Gazzetti. “Non posso che confermare – ha detto Ciuoffo – quanto già affermato in Consiglio regionale a seguito dell’interrogazione del Consigliere Gazzetti. La giunta regionale, con una delibera dell’aprile 2015, si è assunta l’impegno di mettere a disposizione i 5 milioni di euro in occasione dell’approvazione degli atti negoziali per il rilancio competitivo della città di Livorno e successivamente all’accordo di programma con il MISE relativo all’area di crisi complessa. Firmati gli atti sono stati costituiti i gruppi di lavoro con tutti i Comuni della costa livornese e, alla ripresa dei lavori dopo le elezioni gli uffici regionali, allo scopo di predisporre l’accordo di programma attuativo specifico sul Polo, il 7 settembre scorso hanno richiesto al Comune una scheda illustrativa del progetto, con un cronoprogramma di att uazione dell’intervento. In base al cronoprogramma sarebbe stato sottoscritto un accordo di programma specifico per disciplinare le modalità di attivazione del finanziamento e le obbligazioni reciproche”. Il cronoprogramma e lo studio di fattibilità, condizioni essenziali per procedere, ad oggi non sono mai stati ricevuti dagli Uffici regionali. “Sono invece arrivate – ha proseguito Ciuoffo – una bozza di accordo di programma predisposta dal Comune di Livorno e, tre giorni fa, una email della Direzione comunale con la quale si evidenzia l’impossibilità dell’utilizzo del sito dell’area dell’ex TRW e la necessità di rimandare definizione di progetto e cronoprogramma una volta definito il tipo di coordinamento tra i cinque poli esistenti. In pratica il Comune ha cambiato gli elementi essenziali per sottoscrivere l’accordo: localizzazione, ipotesi progettuale e funzionale, cronoprogramma e studio di fattibilità. Ad oggi pertanto – ha concluso Ciuoffo – manca l’annunciato progetto ma attendiamo fiduciosi, le ris orse ci sono e attendono solo una decisione del Comune”.

Il consulente del lavoro della Regione, Gianfranco Simoncini – Leggo una violenta risposta del Sindaco Nogarin a Francesco Gazzetti sulla vicenda del ‪‎Polotecnologico‬ previsto dall’‪‎accordo per Livorno‬. Senza seguire il Sindaco nella pratica di sollevare polveroni per nascondere e confondere chi legge, mi limito a riportare fatti.
1)Sono mesi che le risorse sono previste al capitolo 51765 “Finanziamento al Comune di Livorno – Interventi di acquisizione e riconversione di aree produttive dismesse finalizzate alla realizzazione di un polo tecnologico e incubatore di imprese” del bilancio regionale.
2)La regione ha chiesto a settembre, con lettera al Sindaco Nogarin, di ricevere “una scheda illustrativa del progetto, con un cronoprogramma di attuazione dell’intervento. Cronoprogramma necessario per la sottoscrizione di un accordo di programma specifico per disciplinare le modalità di attivazione del finanziamento e le obbligazioni reciproche.
3)Solo tre giorni fa è arrivata una mail del Direttore generale del Comune di Livorno che informa che il Comune aveva preso atto dell’ “’impossibilità dell’utilizzo di tale sito (exTRW), sia per i motivi di necessità di bonifica delle aree, sia causa mancati accordi con la proprietà per la cessione/vendita.” Sottolineando inoltre che era stato predisposto dal Comune il progetto con il cronoprogramma con la nuova localizzazione, e che il Comune riteneva più utile confrontarsi sul progetto anche in relazione al coordinamento regionale sui poli tecnologici.
Di tutto ciò ci sono gli atti formali che ogni cittadino può accedere, per la parte del bilancio anche direttamente su Internet. Atti che danno conto dei fatti, dei tempi e anche di decisioni che, rivedendo anche posizioni precedenti sono state assunte dallo stesso comune. E’ quindi del tutto incomprensibile una risposta così violenta ad una richiesta di chiarimento di un consigliere regionale su una vicenda importante per Livorno, tanto che era stata la richiesta più importante avanzata al tavolo dell’accordo di programma dal Comune di Livorno, subito accolta dalla Regione, che aveva trovato immediatamente la copertura finanziaria, e dalle altre istituzioni firmatarie dell’ accordo per Livorno. Ancora più incomprensibile è affermare che le risorse non ci sono, poichè è solo dire una bugia, così come dire che ci siano state sollecitazioni da parte del Comune quando le sollecitazioni sono venute dalla regione senza ricevere risposta formale.
Dispiace che la rabbia per una semplice interrogazione porti il sindaco a sparare a zero sull’accordo di programma che Stato e Regione stanno seriamente portando avanti. Solo per citare fatti che si realizzeranno a breve sottolineo che tra pochi giorni presenteremo la graduatoria per i lavori di pubblica utilità che permetterà a 66 lavoratori livornesi di avere un sostegno al reddito, e la decisione di far partire ad inizio anno un bando per un milione e mezzo di euro per la formazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi destinati alle tra aree di crisi regionali.
Sarebbe opportuno che invece di farsi prendere dall’ira si rimanesse alla concreta realtà dei fatti .Comunque la regione mantiene e manterrà i propri impegni.

L’intervento di Nogarin – “Ho appreso del comunicato stampa e dalle dichiarazioni fatte, durante il Consiglio Regionale, dal consigliere del PD Francesco Gazzetti e ne rimango esterrefatto. Ancora una volta – dichiara Nogarin – l’esponente del PD da una parte rilascia una dichiarazione falsa e dall’altra strizza l’occhio a quella stessa città che con le passate amministrazioni hanno messo letteralmente in ginocchio.
I fantomatici 5 milioni che sono stati promessi al Comune di Livorno per la realizzazione di questa opera non sono ancora stati impegnati da parte della Regione, nonostante le molte sollecitazioni fatte da parte di questa Giunta. La creazione del polo tecnologico, che una delle proposte che noi come Comune di Livorno abbiamo avanzato in sede di accordo di programma – e non il PD come si vorrebbe far credere – farebbe circuitare denaro nell’economia livornese dandole una scossa positiva. Il Comune attende ancora 3,5 milioni di euro per cantieri riguardanti la mobilità, secondo un accordo datato dicembre 2014, anche queste risorse non arrivano. Sempre il solito stile di fare annunci e poi non darne seguito: tutte chiacchere e distintivo! Questi cantieri potrebbero partire rilasciando anche questi sul territorio livornese preziose ricadute, anche dal punto di vista occupazionale. Tengo a precisare che la Regione Toscana deve al Comune di Livorno ulteriori 22 milioni di euro, che questa amministrazione ha già sollecitato anche durante gli incontri avvenuti in Regione.
La Regione Toscana così facendo costringe il Comune di Livorno ad andare in anticipazione di cassa, tenendo un comportamento irrispettoso tra istituzioni. Ancora una volta i cittadini livornesi si trovano a fare i conti non solo con il PD livornese ma anche con quello regionale.
La medesima ambiguità dove a dichiarazioni distensive e propositive che assicurano investimenti, seguono i fatti e che dimostrano che questi soldi sono come al solito un grande bluff”.
Il Sindaco prosegue parlando anche della Darsena Europa “La pioggia di milioni di euro che doveva arrivare per la realizzazione della Darsena Europa non è mai caduta. Così è sicuramente impossibile far ripartire l’economia cittadina. Voglio anche ricordare al consigliere regionale Francesco Gazzetti che invece di raccontare queste mezze verità potrebbe interessarsi a situazioni ben più importanti come quelle della fine degli ammortizzatori sociali per centinaia di lavoratori livornesi. Gazzetti se è cosi attaccato alla città dovrebbe essere lui il primo a sollecitare la regione perché i soldi che devono arrivare al comune arrivino in tempi celeri per poter rilanciare il tessuto economico cittadino”.

L’intervento di Gazzetti – “La risposta della Giunta regionale alla nostra interrogazione sulle prospettive del Polo Tecnologico di Livorno ci dimostra come ancora una volta la Regione abbia mantenuto gli impegni presi, destinando cinque milioni di euro per la realizzazione del polo, mentre il comportamento del Comune di Livorno non possa, purtroppo, che suscitare stupore ed interrogativi. Ad oggi, infatti, la Regione non ha ricevuto dal Comune nessuna documentazione tecnica, ma solo due giorni fa una bozza di programma e una email nella quale, tra l’altro, comunica l’impossibilità di utilizzare l’area ex-Trw, che fino a qualche tempo fa era stata al centro di molte prese di posizione, interventi e speranze da parte del Sindaco Nogarin. La cosa che desta stupore è che ci siano dunque ‎cinque milioni che attendono di essere impiegati e che, evidentemente, il Comune di Livorno, al momento, non riesce purtroppo a utilizzare. In questa vicenda del Polo Tecnologico, se avessimo davanti una lavagna e la dividessimo in due colonne, una dedicata alle cose fatte dalla Regione e l’altra a quelle fatte dall’Amministrazione Comunale di Livorno, nella colonna della Regione potremmo scrivere un gigantesco 5, come i milioni che attendono di essere utilizzati, mentre nella colonna del Comune, a malincuore, non potremmo che disegnare proprio un grande punto interrogativo.‎ Adesso dunque, ci chiediamo quali siano le intenzioni e i progetti del Comune di Livorno, anche in relazione all’ipotesi di una nuova localizzazione. Abbiamo appreso che il 5 novembre si svolgeranno ben due riunioni che speriamo possano davvero rispondere a questi interrogativi. Sono risposte che attendiamo insieme a molti cittadini di Livorno e alle tante lavoratrici e lavoratori che attendono la realizzazione di iniziative concrete che possano creare occupazione, sviluppo ed attrazione di nuovi investimenti” – ha dichiarato il consigliere regionale Pd Francesco Gazzetti, primo firmatario dell’interrogazione, nel proprio intervento in aula.
“Da parte nostra c’è la volontà e l’impegno alla realizzazione di un polo unico d’area vasta, le cui ricadute positive possano estendersi all’intera Toscana costiera – è il commento di Antonio Mazzeo, vicesegretario Pd Toscana e presidente della Commissione per la ripresa socio-economica della Toscana costiera – Vedremo se il Sindaco Nogarin vorrà ancora una volta stare dalla parte del “no a prescindere” o se vorrà finalmente utilizzare le risorse regionali in un’ottica di apertura e di sviluppo integrato della costa. Quello che proponiamo è un progetto importante per la ripresa dell’area, la creazione di un Polo Tecnologico della Costa per la ricerca e lo sviluppo, gestito da un’unica società in cui chiedere al governo di istituire vere e proprie “free tax area” per l’attrazione di investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. Una simile struttura, sono convinto, potrebbe diventare il luogo in cui giocare davvero la sfida dell’innovazione e dello sviluppo. Per questo proporrò all’ufficio di presidenza della Commissione per la ripresa della Toscana costiera, di organizzare un incontro specifico con tutti i sindaci della costa, un appuntamento al quale chiaramente anche il sindaco di Livorno sarà invitato per collaborare e dare il proprio apporto al progetto”.

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