In 150mila a Effetto Venezia. “Un orgoglio”

Nogarin: "Livorno deve e può tornare tra le stelle. La città ha ritrovato l'orgoglio di promuoversi. Entro agosto le date di Effetto Venezia 2016"

Tempo di bilanci per Effetto Venezia a firma 5 Stelle. Il 4 agosto in Comune il sindaco (foto Gaia Guarnotta tratta da livorno-effettovenezia.it) ha tirato le somme con queste dichiarazioni: “Grandi numeri, numeri spaventosi, un successo che non era facile da ottenere. Circa 35mila le persone che hanno assistito solo agli spettacoli principali in piazza del Luogo Pio. Tra palco centrale e gli altri eventi, compresi Luminarium e spettacoli in Fortezza Vecchia, sono stati stimati circa 150mila visitatori accorsi che sono accorsi ai 5 giorni di festa. Un abbraccio che tutta la città si è data da sola. Numeri che rappresentano un buon punto di partenza per la prossima edizione a cui stiamo già lavorando…da ieri”.
Il sindaco va a ruota libera ed è un fiume in piena: “Livorno deve e può tornare tra le stelle. La città ha ritrovato l’orgoglio di promuoversi. Entro due settimane a partire da oggi vi daremo già le date di Effetto Venezia 2016 e faremo una conferenza di servizi con tutti gli operatori del settore per iniziare a programmare la prossima manifestazione“.
Una formula nuova, rinnovata in tanti aspetti che ha colto nel segno. In molti hanno apprezzato l’idea dei cinque giorni. “Ogni situazione – ha commentato il sindaco – rappresenta un’opportunità, come diceva Pino Vitiello. Così quest’anno dovendo far fronte alla perdita di alcuni sponsor anche importanti e davanti ad un budget ridotto abbiamo deciso di adottare questa formula dando qualità e meno dispersione in cinque giorni. Una formula che è piaciuta e sulla quale proseguiremo anche nei prossimi anni compreso quello che riguarda il mondo dei mercatini di qualità dell’ingegno e dell’artigianato che ha riscosso molto successo”.
I ringraziamenti si sprecano. Anche a partire dalla promozione e dalla comunicazione.
“E’ inutile fare delle belle cose se poi non lo facciamo sapere- ha commentato l’assessore al turismo e marketing territoriale Nicola Perullo – Così quest’anno abbiamo puntato molto sulla promozione dell’evento grazie ad un sito internet rinnovato (www.livorno-effettovenezia.it), un nuovo logo a cura del responsabile comunicazione Gianluigi Guarnotta, e ad una pagina facebook rivitalizzata che ha generato l’800% di accessi in più rispetto allo scorso anno. Il sito poi – prosegue Perullo -ha generato traffici importanti con picchi di seimila visite uniche al giorno grazie alle novanta news inserite, alle 28 videointerviste pubblicate, ai 65 video di eventi e curiosità che ha prodotto la redazione diretta dai giornalisti Giacomo Niccolini e Michelangelo Sarti che hanno realizzato i contenuti grazie anche all’aiuto della fotografa ufficiale della redazione Gaia Guarnotta e alle due volontarie Linda Mannucci e Veronica Barzacchi e all’attenta regia di Zaki Design, la web agency che ha curato e ridisegnato il sito internet fornendo assistenza tecnica h24″.
Promozione intesa anche come spot grazie ai video a 360 gradi realizzati da Federico De Betto e dalla onnipresente Laura Scatena che ha composto cinque clip, una per giorno, riassuntive della bellezza della festa (visibili sul canale youtube di Effetto Venezia).
Ma i numeri non si fermano qui: 12800 fan registrati sulla pagina fb ufficiale della manifestazione, 1800 commenti ricevuti, il 60% del traffico generato da persone non livornesi, 3500 condivisioni di articoli, una media di 7000 spettatori in piazza del Luogo Pio a serata per i concerti messi in piedi grazie a Toto Barbato e al The Cage, 150mila persone accorse nei cinque giorni di festa.
“Il motivo del successo? – spiega Perullo – Abbiamo unito due aspetti: scegliere un tema e far sviluppare tutto intorno a quello con una formula semplice, coerente e chiara che avesse un filo logico. Quest’anno il tema era quello dei diritti e intorno a questo si è sviluppato tutto con la sua coerenza. E poi tenere alta la qualità su cinque giorni è stato sicuramente più facile che non farlo su dieci”.
E per i prossimi anni si guarda di estendere i confini? “Già da quest’anno l’occhio era indirizzato ad una visione toscana. Ci siamo dati altri due anni per provarci il vestito regionale prima di provare ad indossare i panni di una festa nazionale a cui ci vogliamo far trovar pronti”.

 

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