Cna: “Aamps paghi le imprese. E il Comune tace”
A rischio la continuità del servizio. Basta con i diritti di serie B
“Perché Aamps non paga le imprese fornitrici? Perché il Comune su questo tace totalmente?” Sono le due principali domande che il responsabile sindacale di Cna Livorno Dario Talini rivolge all’amministratore della municipalizzata Marco Di Gennaro ed al sindaco di Livorno Filippo Nogarin. “Cna – continua Talini – esprime preoccupazione e sconcerto su come la vicenda Aamps si sta sviluppando: fino ad oggi le imprese hanno dimostrato un altissimo senso di responsabilità, sia al momento del possibile fallimento della municipalizzata, sia quotidianamente nel non aver mai fatto venir meno l’erogazione dei servizi, permettendo alla città di Livorno di non divenire una discarica a cielo aperto; ma se Aamps ed il comune continueranno ad essere un muro di gomma, questo ormai non possiamo più garantirlo.
Non possiamo infatti che prendere atto che sull’intera materia della gestione dei rifiuti l’Amministrazione Comunale non ha inteso fino ad oggi, confrontarsi (ma noi speriamo ancora che lo faccia) con le Associazioni di Categoria nè sull’aumento della tariffa, nè sulla sua composizione, nè tanto meno sui cronici ritardi dei pagamenti alle imprese fornitrici di lavori e servizi.
Di fronte ad una situazione di grande difficoltà dell’imprenditoria locale l’unica risposta ad oggi su questo versante è stata quella di aumentare la già salata ed ingiusta tariffa sui rifiuti e di non saldare i crediti alle aziende cui, è bene ricordarlo, fu chiesto di dare non solo fiducia all’Aamps ed al comune, ma anche sacrificio in termini di oneri finanziari che le aziende si sono dovute sobbarcare per sopportare l’indebitamento dovuto alla mancata riscossione: i termini di quell’accordo oggi non vengono rispettati e le aziende vantano crediti divenuti insopportabili.
A Cna come rappresentanza delle Imprese, interessa il giusto il dibattito in Consiglio Comunale incentrato su chi va via, su chi entra e sulle qualità o meno dell’attuale Amministratore Unico: lasciamo tutto questo volentieri alla politica; a Cna e alle imprese interessa capire come rendere equilibrato il rapporto tariffa e servizio, interessa sapere le prospettive strategiche di AAMPS, ma soprattutto interessa sapere quando saranno pagate le imprese. Le imprese sono stufe di lavorare con l’incertezza perenne di quando e quanto incasseranno: correttezza vorrebbe che incassassero con la stessa rapidità con cui il Comune incassa la tariffa e con le stesse condizioni.
E’ finito il tempo delle procedure inique: quando si deve incassare il Comune è pronto ed è rapido a colpire i ritardatari con interessi e penali, quando deve pagare no! I lavoratori delle imprese fornitrici hanno lo stesso diritto di riscuotere lo stipendio dei dipendenti di Aamps e di quelli del Comune! Il Comune continuerà invece nel metodo del silenzio assoluto? Sarebbe invece già importante metterci la faccia dicendo alle imprese ufficialmente, e non attraverso voci di corridoio, cosa si intende fare. Entro il 16 Febbraio – conclude Talini – le imprese attendono che siano onorati gli impegni assunti da Aamps sia sulla moratoria che sul corrente scaduto (in alcuni casi addirittura da Agosto!): dopo questa data Cna valuterà con le imprese le azioni da intraprendere per tutelare i loro diritti e non continuare ad accumulare ulteriori crediti”.
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