Ieri sciopero di edicolanti e pubblico impiego

Per l’intera giornata di lunedì 1° dicembre è andato in scena uno sciopero nazionale proclamato dal sindacato Cisl. Lo sciopero riguarda tutti i lavoratori del comparto pubblico. Le famiglie che usufruiscono dei nidi e delle scuole d’infanzia comunali saranno informate dello sciopero e delle modalità di erogazione dei servizi mediante locandine affisse presso ciascuna struttura scolastica.
In concomitanza con lo sciopero non sarà garantito il regolare funzionamento degli uffici comunali, salvo i servizi minimi essenziali:

– Stato civile: denunce di nascita e di morte;
– Servizi cimiteriali: ricevimento salme;
– Polizia Municipale: centrale operativa e pronto impiego.

Anche gli edicolanti in sciopero – E’ importante far notare la particolarità di questa agitazione visto che la categoria aveva sopportato fino ad ora in silenzio tutte le storture che ci sono lungo la filiera editoriale che si scaricano inevitabilmente sull’ultimo anello della catena. In pratica il SI.NA.GI ( Sindacato Nazionale Giornalai) denuncia la completa  mancanza di regole in un settore che erroneamente è ritenuto facente parte del commercio. Come si fa a considerare commercianti chi non decide né cosa tenere, né a quale prezzo vendere e nemmeno da chi servirsi? L’accordo  con gli editori  che dovrebbe regolare i diritti e doveri della categoria è scaduto da anni e risale ad un’altra era. La legge 170/2001 che aiuta a rendere sostenibile  il sistema non vale più con il risultato che in pochi anni hanno chiuso per sempre e nel silenzio più assordante 14000 edicole. Famiglie che per essere rimaste al servizio della collettività dall’alba al tramonto tutti i giorni  dell’anno si sono rovinate. Basta! O si regolarizza  il sistema o non garantiremo più la parità di trattamento, il che vuol dire la fine di un pezzo di democrazia per tutti.

SI.Na.Gi  cgil segreteria provinciale

Il gruppo consiliare Pd sullo sciopero degli edicolanti –  In occasione dello sciopero nazionale indetto oggi dagli edicolanti aderenti al sindacato Sinagi (affiliato Slc/Cgil), il Gruppo Consiliare del Pd ha incontrato una rappresentanza degli edicolanti. Intendiamo rilanciare la riflessione di questi lavoratori dei quali spesso non si conoscono le ragioni e le difficoltà. La riflessione e le ragioni dello sciopero riguardano la filiera editori-distributori-edicolanti. Riteniamo sbagliato che a farsi carico degli effetti delle liberalizzazioni, frutto delle politiche comunitarie recepite dal Governo Monti, sia l’anello più debole di questo sistema e cioè gli edicolanti. Liberalizzare solo le licenze e non tutto il settore, non compensando le prerogative degli edicolanti permettendo loro, ad esempio, di scegliere quantitativi e tipologie di prodotti da vendere, lede il concetto stesso di liberalizzazione.

Nella città di Livorno parliamo di oltre 90 attività che non devono essere viste solamente come attività commerciali ma meritano un riconoscimento come presidio territoriale ed anche come veicolo di informazione e cultura. Ci auguriamo che sia possibile arrivare ad un tavolo nazionale attraverso il quale riprendere le trattative che il Governo Letta aveva intavolato con un settore che dà lavoro ad oltre 40mila famiglie nel nostro paese.

Il Gruppo Consiliare PD

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