Aurigi: “Piano Regolatore? Ok entro l’anno”
di letizia
“Il nostro intento è di approvare il piano regolatore cittadino entro la fine del 2015. Sappiamo che si tratta di un obiettivo ambizioso, ma è ciò che tenteremo di fare”.
Ad annunciarlo, lunedì 15 giugno in conferenza stampa, è stato l’assessore all’urbanistica Alessandro Aurigi durante la presentazione del secondo incontro che si svolgerà martedì 17 giugno alle 15 nell’auditorium Pamela Ognissanti in via Gobetti. Dopo le due giornate dell’aprile scorso, che si sono svolte alla Goldonetta e dove sono stati presentati i primi esiti del lavoro conoscitivo per il nuovo piano strutturale, l’amministrazione comunale chiama nuovamente a raccolta tutti i cittadini, a cui sono state invitate anche le associazioni di categoria, questo secondo incontro sarà dedicato alle idee e alle proposte che saranno presentate dall’associazione temporanea d’impresa formata dallo studio Gregotti di Milano (già autore del piano attualmente in vigore che risale al 1997), la Sintesis di Livorno e la Modimar di Roma che si sta occupando della redazione del nuovo piano strutturale. “Il progettista, Augusto Cagnardi, durante l’appuntamento all’auditorium Ognissanti – ha spiegato Aurigi – potrà proporre all’amministrazione, e in questo caso anche alla cittadinanza, osservazioni e proposte alternative. Sarà un incontro che costituirà uno spartiacque e per quanto mi riguarda auspico che la città partecipi attivamente, in modo da comprendere passo passo le varie tematiche e le fasi che porteranno a delineare questo importante strumento”.
Non solo consigli e commissioni comunali, ciò che interessa all’amministrazione pentastellata è di aprirsi alla città attraverso assemblee: “Le decisioni saranno prese all’interno del Consiglio e della quarta commissione consiliare (Assetto del territorio), nel contempo miriamo – ha continuato il responsabile all’urbanistica – a coinvolgere la città su ciò che stiamo facendo”. Oltre all’incontro di domani, ha fatto sapere l’assessore, saranno previsti altri due appuntamenti, nei quali verranno fornite informazioni sullo stato dei lavori: “Questo percorso, salvo per il pezzo fatto dalla precedente amministrazione comunale che ha provveduto ad affidare i lavori e a fare buona parte del piano conoscitivo – ha sottolineato Aurigi – potremo seguirlo direttamente, come già abbiamo fatto riguardo al piano regolatore portuale”. Sui tempi d’approvazione del piano strutturale (in una seconda fase dovrà essere approvato il piano operativo) peserà tuttavia, come ha fatto presente il dirigente del settore pianificazione del territorio Paolo Danti, la recente ratifica da parte della Regione del piano del paesaggio, il quale impone di porre attenzione su determinate scelte e aree; per esempio su Livorno potrebbe incidere sulla zona collinare: “L’ufficio sta studiando il territorio palmo a palmo – ha detto Danti – e il piano sarà diversificato a seconda delle delle zone”. “Se ci sarà il bisogno di discutere più approfonditamente su alcuni temi lo faremo – ha assicurato l’assessore – anche se ci fosse il rischio di procrastinare i tempi d’approvazione. Nonostante ciò la nostra intenzione è quella di fornire quanto prima alla città il piano strutturale”.
In relazione ad alcune dichiarazioni dell’assessore Aurigi in occasione della commissione consiliare di questa mattina,sul percorso del Nuovo Piano Strutturale a presidente del Consiglio Comunale Giovanna Cepparello precisa:
“Alla luce di quanto emerso nell’ambito della IV Commissione Consiliare Permanente, riunitasi in data 15 giugno, mi auguro che la Giunta contribuisca ad avviare quanto prima un percorso di discussione preliminare sul Piano Strutturale nelle opportune sedi istituzionali, a partire proprio dalla IV Commissione Consiliare. Ricordo che il Piano Strutturale rappresenta uno degli atti fondamentali di competenza del Consiglio; è quindi di fondamentale importanza che ogni singolo Consigliere, di maggioranza o di opposizione, venga messo nelle condizioni ottimali per contribuire alla definizione di un atto di pianificazione di tale importanza, e per poter esprimere il proprio voto finale nella più piena consapevolezza di tutti i risvolti della questione. Le iniziative di carattere partecipativo, aperte alla comunità locale, che la Giunta o i vari soggetti politici cittadini vorranno intraprendere, sono assolutamente legittime, ed in linea con la vigente normativa, ma non possono né devono sostituire il percorso istituzionale, quanto piuttosto opportunamente integrarlo e stimolarlo.
Mi preme, infine, ribadire quanto ho detto stamani in Commissione, anche rispetto alle dichiarazioni rese dall’Assessore Aurigi.
Dichiarazioni dal mio punto di vista fuorvianti, in quanto tendevano ad attibuire alla Presidenza del Consiglio Comunale la responsabilità del mancato coinvolgimento, ad oggi, dell’assemblea elettiva della città nell’iter che porterà all’approvazione del Piano Regolatore. A tal proposito sottolineo che qualora l’Assessore mi avesse chiesto di iscrivere all’ordine dei lavori del Consiglio Comunale un punto riguardante il Piano Strutturale, avrei accolto la proposta addirittura con entusiasmo. La richiesta che le mie segretarie hanno invece ricevuto riguardava semplicemente l’utilizzo della Sala Consiliare per una ‘giornata di lavoro’ aperta. Il mio suggerimento circa l’opportunità di utilizzare un’altra sede, per ragioni logistiche e per evitare di sovrapporre percorsi diversi, non ha ovviamente niente a che vedere con il coinvolgimento del Consiglio: utilizzare la Sala Consiliare non significa coinvolgere il Consiglio Comunale. La richiesta della Sala Consiliare per una ‘giornata di lavoro’ sul Piano Strutturale non può quindi in alcun modo essere interpretata come segno della volontà, da parte dell’Assessore, di iniziare un percorso istituzionale in materia, volontà che peraltro l’Assessore mi ha garantito, anche a seguito delle mie sollecitazioni in tal senso. Per dare avvio al percorso istituzionale sul Piano Strutturale si proceda quindi, rapidamente, nelle sedi adeguate, portando il dibattito in Commissione e in Consiglio, e non in ‘una sorta di Consiglio in veste più o meno ufficiale’.
Il Consiglio Comunale non può in alcun modo essere identificato con la sede nella quale, di regola, si svolgono le adunanze. Per gli appassionati di storia, direi che il Giuramento della Pallacorda risulta definitivo su questo punto: ‘ovunque i suoi membri sono riuniti, là è l’Assemblea Nazionale’. O, in questo caso, il Consiglio Comunale”.
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