Apre nuovo centro accoglienza: 25 posti

In ottobre aprirà un nuovo centro di emergenza abitativa per soggetti in condizione di grave marginalità sociale in via Terreni (ex Asili Notturni): è il nuovo Centro Sefa (Social Emergency First Aid), centro diurno e notturno che darà ospitalità a 25 utenti. Ne ha dato notizia l’assessore al sociale Ina Dhimgjini nel corso di una conferenza stampa organizzata per illustrare i bandi ministeriali e regionali in materia sociale cui l’amministrazione comunale ha partecipato o parteciperà dopo aver effettuato una ricognizione su quelli che sono i bisogni emergenti della città. Il nuovo Centro Sefa, che si aggiunge al Centro Homeless e Casa delle Donne, andrà a sostituire l’attuale (al momento si trova localizzato in due piccoli appartamenti di proprietà privata in grado di ospitare solo 8 utenti) ed offrirà spazi più ampi ed attrezzati. La gestione sarà affidata con una nuova procedura di gara che, come ha sottolineato l’assessore Dhimgjini, “si aprirà a tutte le imprese, in qualunque modo costituite”. Alla gara di evidenza pubblica potranno accedere l’imprenditoria, così come le organizzazioni non lucrative, quali le associazioni di volontariato, di promozione sociale e le cooperative sociali. Una ulteriore novità riguarderà anche la riduzione della spesa a base d’asta della gestione; per cui se precedentemente si indicava una spesa triennale di oltre 1 milione di euro (per l’esattezza 1.138,287) oggi il nuovo prezzo a base d’asta è di 900 mila euro, a decorrere dall’affidamento. “ Si amplia dunque il servizio – ha sottolineato l’assessore – si amplia la rosa dei soggetti che potranno concorrere alla futura gestione e, al tempo stesso, per i recenti tagli al bilancio si è abbassata necessariamente la base d’asta”.

Quanto ai numerosi progetti che l’amministrazione comunale ha presentato nel corso di questo primo anno di mandato per accedere ai finanziamenti da destinare al settore sociale, l’assessore ha ricordato il progetto ministeriale Unrra 2015 per coabitazione donne con minori e l’eventuale integrazione del pasto principale per servizio Sefa. In attesa della pubblicazione del bando regionale sono stati inoltre proposti alla Regione Toscana 5 progetti che riguardano:  “Matti per la Vela”, recupero e inclusione lavorativa adolescenti a rischio. Attivazione di una nuova struttura per l’ospitalità di 40 persone senza fissa dimora, sviluppando la rete dei partner per i servizi di supporto all’accoglienza, sperimentando nuove forme di sostegno attivo per gli ospiti. Esperienze residenziali per persone in condizioni di forte marginalità, con problematiche di ordine psichiatrico e di abuso di alcool e/o sostanze. Sperimentazione Pronto Intervento Sociale mediante l’assegnazione di voucher per anziani non autosufficienti e disabili gravi (adulti e minori). Re-Immissione e immissione nel mercato del lavoro di persone svantaggiate e condivisione nel campo delle produzione agricole di qualità, associando all’aspetto produttivo dell’azienda sociale agricola quello della riabilitazione sociale.
Altri 5 progetti sono stati presentati alla Fondazione Livorno e riguardano: integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole primarie e secondarie della Zona Distretto Livornese. Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione in merito all’affidamento familiare. Sensibilizzazione dei giovani alle attività svolte dalle organizzazioni no profit. Organizzazione corso base di inglese per profughi richiedenti asilo. Trasformazione di un fondo commerciale di proprietà Casalp in alloggio da locare a soggetto con disabilità fisiche. E’ stato già approvato con un finanziamento di 25 mila euro , il progetto regionale per la promozione del Centro Affidi mentre è stata avanzata la richiesta di un nuovo finanziamento per il progetto Risk-Lab destinato a fornire supporto psicologico alla famiglie con minori con problematiche.

 

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