Aamps, ecco il nuovo Cda: Castelnuovo presidente. La Regione convoca il Comune

Federico Castelnuovo, presidente; Paola Petrone, consigliera; Massimiliano Tolone, consigliere. L’assemblea è stata presieduta dal delegato del Sindaco, avvocato Luca Lanzalone

Nuovo capitolo nella spinosa questione di Aamps. L’assemblea dei soci di Aamps, riunitasi venerdì 22 gennaio, a Palazzo Comunale, ha preso atto della nomina del nuovo consiglio d’amministrazione. Federico Castelnuovo, presidente; Paola Petrone, consigliera; Massimiliano Tolone, consigliere. L’assemblea è stata presieduta dal delegato del Sindaco, avvocato Luca Lanzalone. Successivamente, in Sala delle Cerimonie, si è svolta la presentazione del nuovo cda, alla quale erano presenti:il sindaco Nogarin, l’assessore Lemmetti e i tre membri.
Il sindaco ha sottolineato i motivi della scelta dei tre nuovi amministratori: “Abbiamo deciso di conferire l’incarico a questi tre professionisti dal curriculum di evidente spessore perché la nostra volontà è ed è sempre stata quella di garantire la continuità aziendale di Aamps. Il presidente e i consiglieri sono certo sapranno dare prospettive e futuro a questa azienda. La loro scelta è dovuta anche al fatto che apporteranno tre differenti esperienze e capacità professionali. Massimiliano Tolone è esperto di management aziendale, Paola Petrone è una manager esperta nel settore rifiuti e in particolare della raccolta differenziata e il presidente Castelnuovo è un esperto di procedure concordatarie. Tutti e tre insieme possono quindi davvero riportare l’Azienda in bonis lavorando in sinergia”.
I nuovi amministratori di Aamps hanno ribadito la loro intenzione di attenersi al mandato ricevuto dall’amministrazione, in base ai punti elencati nell’atto di nomina, e letti dal sindaco Nogarin:
– prosecuzione delle linee di indirizzo definite dal socio unico, Comune di Livorno, relative al ricorso all’istituto del concordato preventivo in continuità aziendale;
– cooperazione col socio unico nell’elaborazione, e progressivo avvio, di un piano di interventi di carattere strategico–ambientale sul territorio di Livorno, ispirati ed orientati a politiche verso “Rifiuti Zero”;
– implementazione di un sistema oggettivo per il controllo di qualità delle prestazioni svolte dall’azienda in esecuzione dei contratti di servizio;
– razionalizzazione dei servizi al fine del loro efficientamento tendente alla riduzione del costo complessivo del servizio e, quindi, alla corrispondente riduzione della tariffa dei rifiuti;
– nel quadro degli obiettivi del concordato preventivo in continuità e del piano di risanamento aziendale, sulla scorta di analisi e valutazioni di fattibilità e sostenibilità ambientale, tecnica, economica e giuridica, elaborazione e sottoposizione al Socio unico di una o più proposte alternative (in specie con riferimento all’arco temporale ed alle modalità operative) tese al perseguimento dell’obiettivo strategico dell’Amministrazione Comunale di superamento dell’utilizzo dell’odierno inceneritore per lo smaltimento dei rifiuti e conseguente spegnimento dello stesso impianto;
– attuazione delle linee di indirizzo del socio, Comune di Livorno, con riferimento all’interruzione del percorso di conferimento della società A.am.p.s. in RetiAmbiente Spa con conseguente mantenimento in house della societa ed elaborazione del relativo piano industriale;
– predisposizione ed attuazione di un piano di interventi finalizzato ad ottenere il mantenimento/miglioramento dell’equilibrio, sia economico che finanziario, della società al fine di produrre maggiori benefici dal punto di vista strategico-operativo;
– attuazione degli indirizzi definiti dal Socio unico, Comune di Livorno, nella decisione di giunta n. 223/28.07.2015 recepiti dall’Assemblea dei soci del 28.06.2015 relativi alle linee di indirizzo per l’avvio del processo di risanamento e rilancio di AAMPS con riferimento al punti A) e B) nn. 1 e 2
– monitoraggio della situazione debitoria nei confronti di fornitori ed istituti di credito finalizzata ad una riduzione dell’indebitamento nel medio e lungo periodo;
– relazione costante con l’azionista unico della società al fine di realizzare un controllo stringente sugli obiettivi strategici ed operativi definiti dal socio;
– attenta e continua cura dell’andamento economico, finanziario e patrimoniale della società, finalizzata al miglioramento degli standard del servizio;
– revisione funzionale della macrostruttura aziendale attualmente vigente finalizzata ad ottenere una maggiore efficienza del servizio svolto dalla società ed economie di scala nella gestione del processo industriale e dei relativi costi operativi sostenuti dall’azienda.
– rendicontazione mensile al socio unico, Comune di Livorno, sullo stato di avanzamento degli obiettivi gestionali e strategici definiti nel presente atto di nomina.

La Regione convocherà il cda – La Regione convocherà i nuovi vertici aziendali di Aamps e il Comune di Livorno per favorire la riapertura di un confronto con i sindacati e conoscere gli impegni a salvaguardia dell’occupazione. È’ quanto emerso dalla riunione convocata oggi alla presidenza della Regione sulla vertenza della Aamps, la municipalizzata dei rifiuti del comune di Livorno. L’incontro era stato richiesto dai sindacati regionali per rappresentare alla Regione le loro preoccupazioni sul futuro dell’azienda e i rischi occupazionali, soprattutto per l’indotto, e richiedere un intervento diretto. Il consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, che ha coordinato la riunione, ha garantito la disponibilità della Regione in relazione ai rischi sui livelli occupazionali che con l’ipotizzata presentazione del concordato potrebbero aprirsi in particolare per l’indotto, e a svolgere, come in tutte le altre vertenze aziendali, un ruolo di mediazione sollecitando l’adozione, da parte dell’azienda e della proprietà, di tutte le misure a salvaguardia dell’occupazione. Pur in una questione di competenza diretta dell’amministrazione comunale, la Regione non ha potuto non notare come in questi mesi si siano susseguiti interventi e posizioni diverse con successivi cambi anche nella governance aziendale di Aamps. La Regione ha anche registrato l’isolamento che potrebbe determinarsi con la decisione di tenere fuori Aamps da Rete Ambiente, secondo scelte che non si muovono nell’ambito delle linee indicate dalle leggi regionali e nazionali. Decisione quest’ultima che oltre a creare innegabili problemi agli equilibri aziendali può produrre anche un rallentamento del processo di qualificazione e di riorganizzazione di tutto il sistema del trattamento dei rifiuti sulla costa. Nel pieno rispetto dell’autonomia del Comune sulla realtà aziendale, la Regione cercherà in ogni caso di svolgere un ruolo per la riapertura di un dialogo positivo tra le parti nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, con l’obiettivo anche di acquisire certezze per il futuro, visto anche che al centro della questione c’è un tema delicato come quello del trattamento dei rifiuti. Dopo l’incontro con i vertici aziendali e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale si terrà un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali

Lemmetti risponde sugli stipendi – L’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti risponde all’amministratore pro-tempore Francesco Carpano in merito alla questione dei 9,8 milioni di euro destinati ad Aamps nel 2016, come emerso durante la Commissione 2 di mercoledì 20 gennaio: “A chiarimento dell’intera vicenda voglio precisare la tempistica degli atti che si sono succeduti. Il 31 dicembre il presidente Iacomelli invia al Comune (in particolare a me e alla ragioneria comunale) e al Collegio Sindacale (quindi anche al dott. Carpano) l’aggiornamento della pianificazione finanziaria per il 2016 con la richiesta totale dei 9,8 milioni ancorché scaglionata nel piano di cassa allegato alla richiesta. Il giorno 5 gennaio la ragioneria comunale mi trasmette la scansione delle quote per garantire gli equilibri di cassa. Le 4 tranche di pagamenti all’Aamps vengono così suddivise: 2,2 ml entro 10 gennaio (già pagata), 3,3 ml entro il 31 gennaio, 2,2 ml entro il 1° marzo e 2,1 ml entro il 31 marzo. Con queste quote garantiamo, oltre ai costi correnti di gestione anche i pagamenti degli stipendi, che quindi non sono a rischio. Il giorno 8 gennaio il dott. Carpano si reca in ragioneria e prende visione del suddetto piano e durante il suo prolungato incontro con il direttore della ragioneria non trova niente da obbiettare. Anzi come leggo sulla stampa è lui stesso ad augurarsi che venga presto attivato “il cappello protettivo del concordato” per tutelare Aamps”. Quindi quanto da me dichiarato in commissione 2 corrisponde a verità”.

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