Venezia, i residenti: “Ztl, spariti 70 posti auto”

Le proposte del comitato residenti della Venezia per migliorare la ztl. Il neo assessore alla mobilità: "Serve un periodo di rodaggio. Se ce ne sarà bisogno non vedo la difficoltà nel poter cambiare qualcosa, come gli orari di accesso per gli abitanti"

di letizia

Entrata in vigore da poco di più di due mesi, la Ztl notturna in Venezia continua a creare notevoli disagi agli abitanti dello storico quartiere. “Rispetto alla zona a traffico limitato – ha spiegato il 31 marzo, durante la sesta commissione consiliare (vivibilità urbana), Giuseppe Bondi del comitato dei residenti della Venezia – noi non siamo contrari, anzi su certe questioni che riguardano un miglioramento della vivibilità, dell’educazione civica siamo molto concordi. Tuttavia non accettiamo le modalità con le quali è stata attuata. Non siamo d’accordo, in particolare, con l’istituzione della nuova zona pedonale tra gli scali del Ponte di Marmo e quelli del Monte Pio: è una scelta che non comprendiamo poiché in quell’area non c’è un’offerta culturale o di particolari servizi. Con questo provvedimento abbiamo visto sparire 70 posti auto”.
Presente in commissione anche Luigi Suardi che abita da decenni nel rione: “La ztl ci è piovuta addosso stravolgendo le nostre abitudini e per quanto mi riguarda non vedo nessuna logica in questo provvedimento. Ci sentiamo ghettizzati, per noi la situazione è insostenibile, soprattutto per quanto riguarda le fasce d’ingresso riservate ai residenti (dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 15.00 alle 16.00, ndr). Non vogliamo la macchina sotto casa o il parcheggio per forza, ma un’azione che vada a favore di chi vive nel quartiere e non contro”.
Il comitato dei residenti della Venezia propone: un allargamento territoriale della ztl ma non dell’orario (attualmente attiva dalle 20 alle 7:30, ma dai 5 stelle fanno sapere che si è ipotizzato di ridurre l’orario alle 5:30), un’ottimizzazione dell’uso dei tre posti a disposizione della polizia 24 ore su 24 sugli scali del Vescovado (visto che al massimo ne è occupato uno solo durante la giornata); una revisione, magari rapportata all’orario di apertura delle aule di giustizia, dei posti auto che spettano ai dipendenti del Tribunale; di chiedere ai locali della Venezia di contribuire al pagamento del parcheggio dei loro clienti (per esempio del posteggio di Piazza del Luogo Pio) così come sta avvenendo in altre parti della città e che secondo il comitato aiuterebbe la fidelizzazione della clientela. Ma la richiesta principale che viene dai residenti è la trasformazione della nuova zona pedonale in zona a zona traffico limitato. Anche una mozione firmata dalle opposizioni è sulla stessa lunghezza d’onda.

“Che senso ha avuto – ha chiesto Marco Cannito (Città diversa) – inserire quest’area pedonale?”. Mentre Monica Ria (Pd) ricorda come la zona a traffico limitato notturna è stata proposta per cercare di ovviare ai problemi di sosta selvaggia e di sicurezza: “Trovo sbagliatissima l’idea della pedonalizzazione: con la giunta precedente era stato deciso di sospendere il provvedimento, introducendolo solo in un secondo tempo dopo l’entrata in vigore della ztl”. Giovanna Cepparello (Buongiorno Livorno) ha puntato il dito invece sulla partecipazione:” Voi siete dei 5 stelle strani, decisioni così per il quartiere dovevano essere prese in altro modo, non aver coinvolto gli abitanti è stato un errore”. Dal canto suo il consigliere di maggioranza Edoardo Marchetti rivendica il coinvolgimento dei cittadini: “Il percorso della ztl è stato partorito nel 2013, con alle spalle tre anni di incontri. Questi possono essere rifatti, ma è falso dire che non c’è stato un confronto coi cittadini. L’attuale amministrazione ha semplicemente attuato sia sulla ztl sia sulla pedonalizzazione scelte fatte in precedenza. La pedonalizzazione degli scali del Ponte di Marmo – ha continuato – nasce dal fatto di voler lasciare una porzione di fosso libera sia sulla sponda sinistra sia sulla destra. Da parte nostra c’è l’apertura a rivedere l’area pedonale, bisogna capire come arrivarci”. Anche Barbara Lenzi (M5S) rispedisce al mittente l’accusa di poca democrazia: “Sono stati fatti dei percorsi partecipativi, ma per quanto ci riguarda siamo favorevoli a rivedere la decisione, dal momento che il nostro obiettivo è quello di valorizzare la Venezia”. Il neo-assessore alla mobilità Giuseppe Vece ha spiegato che come per ogni cosa nuova anche per la ztl “servirà un periodo di rodaggio e di messa a punto. Tuttavia se ce ne sarà bisogno non vedo la difficoltà di poter cambiare qualcosa, come gli orari di accesso per i residenti. Rispetto alla pedonalizzazione, non credo sia stata fatta per penalizzare qualcuno, vedremo però se sarà possibile cambiare i criteri d’uso nei vari periodi dell’anno”.

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